Eventi
Il teatro dei Peuceti fa centro con “U scarpoir”
Ancora uno spettacolo sold out per la storica compagnia gravinese
Gravina - martedì 4 aprile 2023
10.43
Una piéce comica in vernacolo che ha soddisfatto il pubblico presente, molto divertito dalla recitazione e dalle battute dei personaggi della rappresentazione teatrale "U scarpoir" messa in scena l'altra sera presso il vivaio digitale Mac&nil dalla compagnia "Il teatro dei Peuceti", per la regia di Giorgio Zuccaro.
Un sodalizio che calca i palcoscenici da oltre 40 anni, visto che la data di nascita della compagnia è segnata al 1980. Un gruppo di attori che negli anni si sono alternati facendo perno però sempre sulla figura del capocomico storico della compagnia, Peppino Zuccaro, che in questa nuova avventura è accompagnato dai suoi due figli Teta (Maria Teresa) e Giorgio. Con loro sul palco anche Leo Coviello e Franco Laico, formando così un gruppo affiatato di attori che hanno dato vita ad una farsa in vernacolo che ha assicurato un po' di leggerezza e di sano divertimento ai numerosi avventori della sala convegni dell'azienda gravinese.
La rappresentazione si svolge all'interno della casa/bottega di Coletto (Nicola Stregapede) di professione calzolaio, interpretato magistralmente da Peppino Zuccaro. In questo luogo si alternato una galleria di personaggi che ruotano attorno alla figura di Don Coletto, come la moglie Lenuccia (Mariateresa Zuccaro), il fratello di lei e quindi cognato de "U Scarpoir" Ciruzzo (nei cui panni ha recitato Franco Laico); il professore (Giorgio Zuccaro) e il commendatore (Leo Coviello).
Giochi di parole, lazzi e termini in lingua italiana "storpiati" con maestria per suscitare ilarità nel pubblico presente, che ha molto apprezzato questo tipo di comicità. Filo conduttore dello spettacolo non una vera e propria trama intesa in senso tradizionale, ma una serie di gag che coinvolgono i personaggi che, di volta in volta, si alternano sul palcoscenico, dominato dal decano della compagnia Peppino Zuccaro. Una commedia dialettale in due atti che ha divertito il pubblico che gremiva il vivaio digitale della Mac& Nil, subissando di applausi gli attori.
Un'altra freccia nell'arco della compagnia, con il mattatore Peppino Zuccaro che – come ricorda il figlio alla fine dello spettacolo- da più di 60 anni porta il "made in Gravina" in giro per l'Italia e anche all'estero. Una esperienza emozionante anche per gli stessi attori che hanno calcato la scena, con un passaggio generazionale sul palco (con la dinastia degli Zuccaro) e anche tra il pubblico, come spiega Giorgio.
"Ciò che mi ha emozionato - ci dice l'attore e regista- è stato vedere i bambini che vengono accompagnati agli spettacoli dai genitori, che a loro volta, da bambini, venivano accompagnati dai propri genitori agli spettacoli della compagnia".
Un sodalizio che calca i palcoscenici da oltre 40 anni, visto che la data di nascita della compagnia è segnata al 1980. Un gruppo di attori che negli anni si sono alternati facendo perno però sempre sulla figura del capocomico storico della compagnia, Peppino Zuccaro, che in questa nuova avventura è accompagnato dai suoi due figli Teta (Maria Teresa) e Giorgio. Con loro sul palco anche Leo Coviello e Franco Laico, formando così un gruppo affiatato di attori che hanno dato vita ad una farsa in vernacolo che ha assicurato un po' di leggerezza e di sano divertimento ai numerosi avventori della sala convegni dell'azienda gravinese.
La rappresentazione si svolge all'interno della casa/bottega di Coletto (Nicola Stregapede) di professione calzolaio, interpretato magistralmente da Peppino Zuccaro. In questo luogo si alternato una galleria di personaggi che ruotano attorno alla figura di Don Coletto, come la moglie Lenuccia (Mariateresa Zuccaro), il fratello di lei e quindi cognato de "U Scarpoir" Ciruzzo (nei cui panni ha recitato Franco Laico); il professore (Giorgio Zuccaro) e il commendatore (Leo Coviello).
Giochi di parole, lazzi e termini in lingua italiana "storpiati" con maestria per suscitare ilarità nel pubblico presente, che ha molto apprezzato questo tipo di comicità. Filo conduttore dello spettacolo non una vera e propria trama intesa in senso tradizionale, ma una serie di gag che coinvolgono i personaggi che, di volta in volta, si alternano sul palcoscenico, dominato dal decano della compagnia Peppino Zuccaro. Una commedia dialettale in due atti che ha divertito il pubblico che gremiva il vivaio digitale della Mac& Nil, subissando di applausi gli attori.
Un'altra freccia nell'arco della compagnia, con il mattatore Peppino Zuccaro che – come ricorda il figlio alla fine dello spettacolo- da più di 60 anni porta il "made in Gravina" in giro per l'Italia e anche all'estero. Una esperienza emozionante anche per gli stessi attori che hanno calcato la scena, con un passaggio generazionale sul palco (con la dinastia degli Zuccaro) e anche tra il pubblico, come spiega Giorgio.
"Ciò che mi ha emozionato - ci dice l'attore e regista- è stato vedere i bambini che vengono accompagnati agli spettacoli dai genitori, che a loro volta, da bambini, venivano accompagnati dai propri genitori agli spettacoli della compagnia".