La città
Il verde di Puglia sulle tavole d'Italia
Un'imprenditrice gravinese agli onori delle cronache nazionali. La scelta coraggiosa di produrre cibo biologico.
Gravina - mercoledì 17 ottobre 2012
18.35
Esiste una coraggiosa scelta di tornare a guardare la terra per produrre cibo biologico.
I principi tradizionali dell'agricoltura biologica si fondano sul rispetto dell'ambiente, sulla tutela di acqua e suolo: una vera filosofia dietro il modo di coltivare le piante e allevare gli animali. Quella stessa filosofia che ha cambiato il destino di molte donne, tra cui Maria Desiante. Si parla anche di lei nel libro "Cibo vero - storie di passione per la terra", edito da Giunti. "Per fare un'agricoltura vera, ci vogliono persone vere che ci offrono un'opportunità incredibile: ridare senso all'atto del nutrirsi", scrive nella post-fazione al libro Carlo Petrini, presidente di Slow Food Internazionale. E Maria Desiante con il silenzio e la tranquillità delle campagne gravinesi ci convive quotidianamente. Almeno da 6 anni. Da quando ha intrapreso la strada del biologico.
La fuga dallo stress quotidiano e dai rumori, il bisogno di riscoprire ritmi di vita più idonei al proprio equilibrio, la ricerca di un'alimentazione più sana e genuina, tra le ragioni della strada imboccata dalla trentaquattrenne gravinese. "Tu vedi il periodo della semina e ti chiedi come andrà quest'anno; arriva la primavera e vedi il tuo campo che continua a crescere; arriva l'estate e il tuo prodotto diventa giallo, arriva a maturazione", dice lei con lo sguardo che si perde tra gli ettari della sua terra, commentando la sua esperienza sulle colonne di "D", il settimanale di Repubblica dal quale è tratta anche la foto e che alle giovani imprenditrici italiane dedica un servizio.
Per la giovane produttrice e la sua azienda il biologico è stata soprattutto una questione di attaccamento alla terra, ma anche al futuro e alla salute. "Il biologico fa bene a noi, fa bene agli animali, al terreno, a tutto", racconta ancora la Desiante. Nella filosofia bio, infatti, è vietato l'uso di fertilizzanti e pesticidi chimici; è favorita la rotazione delle colture che rende il terreno fertile e protegge la biodiversità; è escluso il ricorso ad allevamenti intensivi, come pure ad antibiotici e ormoni.
Insomma, una scelta che cambia la vita e ripaga di tanti sacrifici. Quando i sogni valgono la pena di essere vissuti!
I principi tradizionali dell'agricoltura biologica si fondano sul rispetto dell'ambiente, sulla tutela di acqua e suolo: una vera filosofia dietro il modo di coltivare le piante e allevare gli animali. Quella stessa filosofia che ha cambiato il destino di molte donne, tra cui Maria Desiante. Si parla anche di lei nel libro "Cibo vero - storie di passione per la terra", edito da Giunti. "Per fare un'agricoltura vera, ci vogliono persone vere che ci offrono un'opportunità incredibile: ridare senso all'atto del nutrirsi", scrive nella post-fazione al libro Carlo Petrini, presidente di Slow Food Internazionale. E Maria Desiante con il silenzio e la tranquillità delle campagne gravinesi ci convive quotidianamente. Almeno da 6 anni. Da quando ha intrapreso la strada del biologico.
La fuga dallo stress quotidiano e dai rumori, il bisogno di riscoprire ritmi di vita più idonei al proprio equilibrio, la ricerca di un'alimentazione più sana e genuina, tra le ragioni della strada imboccata dalla trentaquattrenne gravinese. "Tu vedi il periodo della semina e ti chiedi come andrà quest'anno; arriva la primavera e vedi il tuo campo che continua a crescere; arriva l'estate e il tuo prodotto diventa giallo, arriva a maturazione", dice lei con lo sguardo che si perde tra gli ettari della sua terra, commentando la sua esperienza sulle colonne di "D", il settimanale di Repubblica dal quale è tratta anche la foto e che alle giovani imprenditrici italiane dedica un servizio.
Per la giovane produttrice e la sua azienda il biologico è stata soprattutto una questione di attaccamento alla terra, ma anche al futuro e alla salute. "Il biologico fa bene a noi, fa bene agli animali, al terreno, a tutto", racconta ancora la Desiante. Nella filosofia bio, infatti, è vietato l'uso di fertilizzanti e pesticidi chimici; è favorita la rotazione delle colture che rende il terreno fertile e protegge la biodiversità; è escluso il ricorso ad allevamenti intensivi, come pure ad antibiotici e ormoni.
Insomma, una scelta che cambia la vita e ripaga di tanti sacrifici. Quando i sogni valgono la pena di essere vissuti!