Territorio
Impianti fotovoltaici, interpellanza del consigliere Verna
Preoccupazione per un forte impatto cumulativo degli impianti su terreni votati all’agricoltura
Gravina - mercoledì 31 maggio 2023
12.38
Preoccupazione del consigliere Comunale di "una bella storia" Saverio Verna sulla possibile collocazione di un impianto agrivoltaico a poche centinaia di metri da un altro parco fotovoltaico.
In particolare Verna ha inviato una interpellanza al governo cittadino nella quale segnala la questione relativa alla richiesta di autorizzazione per un impianto agrivoltaico, con pannelli posizionati su strutture infisse a terra, in località "Fermata Pellicciari", nel Comune di Gravina, in un sito a destinazione prettamente agricola.
"La Società ha volontariamente deciso di non avviare la fase preliminare di Verifica di Assoggettabilità (screening), ma di attivare direttamente la Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale che, in caso di parere positivo, otterrebbe l'Autorizzazione Unica alla costruzione ed esercizio ai sensi del D.Lgs. n. 387/2003" - sottolinea Verna nella sua missiva, evidenziando come a distanza di poche centinaia di metri sia in corso una identica operazione, creando così un effetto cumulativo.
"In caso di approvazione di quest'ultimo impianto si verrebbe a creare un forte impatto cumulativo: il proposto campo fotovoltaico della società Mysun S.r.l. disterebbe poche centinaia di metri da quello di Pellicciari (170 mt di distanza per la precisione!) … la circostanza comporterebbe un notevole stravolgimento paesaggistico e ambientale di quella parte di territorio".
Secondo Verna l'azienda non ha tenuto conto degli impianti di fonti rinnovabili già esistenti o in fase di realizzazione nell'area. Una circostanza che renderebbe l'area non idonea.
"Nell'agro di Gravina in Puglia, la porzione posta a sud-ovest appare letteralmente presa d'assalto: le società SmartEnergyIT2111 S.r.l., Mysun S.r.l. e Alerion Servizi Tecnici e Sviluppo S.r.l. hanno presentato una superficie fotovoltaica che cumulativamente è pari a circa 250 ettari" - afferma il capogruppo di "Una Bella storia", che sottolinea come "ne rinviene come l'intera zona subirà inevitabilmente un profondo cambiamento sotto l'aspetto paesaggistico".
Per tutte queste ragioni Verna ha deciso di sottoporre all'attenzione dell'amministrazione la situazione che si sta venendo a creare, con "il rischio elevato di interferenza e di stravolgimento delle residue testimonianze delle aree tratturali, in particolare del bene archeologico Tratturello 71 Tolve-Gravina".
Infatti, "il progetto, cosi come elaborato, potrebbe provocare ingenti danni archeologici, senza le opportune cautele del caso, anche se l'aspetto più importante è la mancata tutela paesaggistica".
Di qui l'appello all'amministrazione affinché "nel termine indicato dalla Legge (30 giorni), si opponga a questo ennesimo progetto (di quasi 80 ettari di superficie fotovoltaica e delle relative opere di connessione alla RTN), ricadente sul territorio, per il semplice motivo che lo stesso si colloca in uno degli scenari paesaggistici più belli del nostro circondario". Un problema -conclude il consigliere di opposizione- "che va affrontato e gestito, sia dal punto di vista urbanistico che da quello ambientale, nel più breve tempo possibile. Nella speranza di poter far breccia tra coloro che tengono a cuore le sorti della città".
In particolare Verna ha inviato una interpellanza al governo cittadino nella quale segnala la questione relativa alla richiesta di autorizzazione per un impianto agrivoltaico, con pannelli posizionati su strutture infisse a terra, in località "Fermata Pellicciari", nel Comune di Gravina, in un sito a destinazione prettamente agricola.
"La Società ha volontariamente deciso di non avviare la fase preliminare di Verifica di Assoggettabilità (screening), ma di attivare direttamente la Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale che, in caso di parere positivo, otterrebbe l'Autorizzazione Unica alla costruzione ed esercizio ai sensi del D.Lgs. n. 387/2003" - sottolinea Verna nella sua missiva, evidenziando come a distanza di poche centinaia di metri sia in corso una identica operazione, creando così un effetto cumulativo.
"In caso di approvazione di quest'ultimo impianto si verrebbe a creare un forte impatto cumulativo: il proposto campo fotovoltaico della società Mysun S.r.l. disterebbe poche centinaia di metri da quello di Pellicciari (170 mt di distanza per la precisione!) … la circostanza comporterebbe un notevole stravolgimento paesaggistico e ambientale di quella parte di territorio".
Secondo Verna l'azienda non ha tenuto conto degli impianti di fonti rinnovabili già esistenti o in fase di realizzazione nell'area. Una circostanza che renderebbe l'area non idonea.
"Nell'agro di Gravina in Puglia, la porzione posta a sud-ovest appare letteralmente presa d'assalto: le società SmartEnergyIT2111 S.r.l., Mysun S.r.l. e Alerion Servizi Tecnici e Sviluppo S.r.l. hanno presentato una superficie fotovoltaica che cumulativamente è pari a circa 250 ettari" - afferma il capogruppo di "Una Bella storia", che sottolinea come "ne rinviene come l'intera zona subirà inevitabilmente un profondo cambiamento sotto l'aspetto paesaggistico".
Per tutte queste ragioni Verna ha deciso di sottoporre all'attenzione dell'amministrazione la situazione che si sta venendo a creare, con "il rischio elevato di interferenza e di stravolgimento delle residue testimonianze delle aree tratturali, in particolare del bene archeologico Tratturello 71 Tolve-Gravina".
Infatti, "il progetto, cosi come elaborato, potrebbe provocare ingenti danni archeologici, senza le opportune cautele del caso, anche se l'aspetto più importante è la mancata tutela paesaggistica".
Di qui l'appello all'amministrazione affinché "nel termine indicato dalla Legge (30 giorni), si opponga a questo ennesimo progetto (di quasi 80 ettari di superficie fotovoltaica e delle relative opere di connessione alla RTN), ricadente sul territorio, per il semplice motivo che lo stesso si colloca in uno degli scenari paesaggistici più belli del nostro circondario". Un problema -conclude il consigliere di opposizione- "che va affrontato e gestito, sia dal punto di vista urbanistico che da quello ambientale, nel più breve tempo possibile. Nella speranza di poter far breccia tra coloro che tengono a cuore le sorti della città".