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Imu agricola, l'Anci chiede l'annullamento del decreto

"Bene rinvio, ma non basta"

"La decisione del governo di prorogare il pagamento dell'Imu sui terreni agricoli montani, che accoglie una precisa richiesta avanzata dall'Anci, è una scelta di grande buon senso, che evita gravi ed immediate ripercussioni sui bilanci comunali e sui cittadini contribuenti".

Esprime parziale soddisfazione l'Anci al termine di una riunione straordinaria a Bari del comitato direttivo estesa a tutti i sindaci pugliesi, alla presenza dell'assessore regionale Domenico Incantalupo, al fine di affrontare la questione e assumere una posizione forte e condivisa tesa all'annullamento dell'imposta. La nuova tassa era stata definita dal presidente dell'associazione, il senatore coratino Luigi Perrone "provvedimento inaccettabile, ingiusto e scorretto" con "impatto devastante sul settore agricolo, sui cittadini e sui bilanci dei comuni, con i sindaci chiamati ancora una volta a fare gli esattori dello Stato".

"Da tempo l'Associazione dei Comuni – si legge nella nota dell'Anci - aveva segnalato i pesanti rischi derivanti dall'eventuale applicazione, a pochi giorni dalla scadenza del 16 dicembre e con grave ritardo nell'adozione del decreto ministeriale, delle disposizioni del Dl 66 sulle esenzioni dei terreni agricoli montani: su tutto, la riduzione del Fondo di solidarietà per 350 milioni di euro, in un momento in cui la stragrande maggioranza dei bilanci consuntivi è stata già approvata, e nell'oggettiva impossibilità per i Comuni di compensare le minori risorse attraverso la riscossione dell'Imu entro la data del 16 dicembre, avendo a disposizione pochissime ore per la comunicazione ai cittadini delle variazioni sui pagamenti Imu per i terreni agricoli montani".

Proprio in seguito alle proteste degli amministratori locali, l'esecutivo aveva parlato di revisione dei parametri e rinvio del decreto al 26 gennaio del prossimo anno, ma l'Anci Puglia non si accontenta della vittoria temporanea: "Il governo – conclude Perrone - sicuramente adotterà il palliativo del rinvio del termine versamenti, ma non basta, dobbiamo mobilitarci da subito per ottenere il definitivo annullamento del balzello".
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