La città
In ritardo la consegna delle cartelle Tari
Calculli assicura: “Nessuna sanzione”. Riduzioni per attività commerciali
Gravina - lunedì 2 novembre 2020
09.00
Le cartelle della Tari non arrivano e i cittadini si chiedono se sia stata abolita, rinviata o semplicemente notificata in ritardo e vogliono capire come comportarsi per non vedersi poi recapitare sanzioni per il pagamento posticipato.
L'ultima rata della Tari, la tassa sui rifiuti del 2020, infatti è scaduta lo scorso 15 ottobre, ma in città, al momento, sono in pochi quelli che hanno ricevuto le cartelle con gli importi da pagare. Un disguido che ha messo in allarme più di un contribuente, volendo capire se questa terza trance fosse stata eliminata, rimandata o semplicemente ci fossero dei ritardi nella notifica della gabella da versare al Comune e soprattutto se questo potesse comportare un rincaro della somma da versare, causata da una eventuale mora.
A fare chiarezza sull'argomento è intervenuto l'assessore al ramo Paolo Calculli, che ha voluto tranquillizzare la popolazione gravinese e spiegare come stanno le cose.
"Per quel che concerne il saldo Tari per le utenze domestiche la terza rata in consegna riporta come data di pagamento il 15 ottobre, ma il termine non è perentorio in quanto sappiamo che la consegna ad alcuni è giunta in ritardo, pertanto non preoccupatevi non ci sono sanzioni"- ha garantito Calculli, che ha fatto un distinguo rispetto al pagamento della tassa per le utenze commerciali, in particolare quelle che hanno subito il blocco delle attività nei mesi di marzo, aprile e maggio, per via del Lockdown causato della pandemia da covid. Queste utenze, infatti, potranno usufruire di una riduzione della rata proporzionale ai mesi di inattività. Per questi esercizi commerciali vale la dichiarazione tramite l'invio all'ufficio tributi del codice Ateco, dichiarando anche eventuali pagamenti delle precedenti rate, alle quali verranno sottratte le riduzioni stabilite, per quest'anno, dall'amministrazione comunale.
Nella circostanza Calculli ha anche fatto chiarezza su altri tributi, non di competenza comunale, come per la seconda rata dell'Imu. "Il governo ha comunicato che non verrà pagata, ovviamente il riferimento è sempre alle attività che, a causa della seconda ondata covid, hanno chiuso o hanno avuto ridotti gli orari di lavoro. Su questa vicenda aspettiamo però ulteriori precisazioni che giungeranno dal governo, per capire con esattezza chi sarà escluso dal pagamento, in quanto l'Imu è tassa di competenza statale"- ha precisato l'assessore.
L'ultima rata della Tari, la tassa sui rifiuti del 2020, infatti è scaduta lo scorso 15 ottobre, ma in città, al momento, sono in pochi quelli che hanno ricevuto le cartelle con gli importi da pagare. Un disguido che ha messo in allarme più di un contribuente, volendo capire se questa terza trance fosse stata eliminata, rimandata o semplicemente ci fossero dei ritardi nella notifica della gabella da versare al Comune e soprattutto se questo potesse comportare un rincaro della somma da versare, causata da una eventuale mora.
A fare chiarezza sull'argomento è intervenuto l'assessore al ramo Paolo Calculli, che ha voluto tranquillizzare la popolazione gravinese e spiegare come stanno le cose.
"Per quel che concerne il saldo Tari per le utenze domestiche la terza rata in consegna riporta come data di pagamento il 15 ottobre, ma il termine non è perentorio in quanto sappiamo che la consegna ad alcuni è giunta in ritardo, pertanto non preoccupatevi non ci sono sanzioni"- ha garantito Calculli, che ha fatto un distinguo rispetto al pagamento della tassa per le utenze commerciali, in particolare quelle che hanno subito il blocco delle attività nei mesi di marzo, aprile e maggio, per via del Lockdown causato della pandemia da covid. Queste utenze, infatti, potranno usufruire di una riduzione della rata proporzionale ai mesi di inattività. Per questi esercizi commerciali vale la dichiarazione tramite l'invio all'ufficio tributi del codice Ateco, dichiarando anche eventuali pagamenti delle precedenti rate, alle quali verranno sottratte le riduzioni stabilite, per quest'anno, dall'amministrazione comunale.
Nella circostanza Calculli ha anche fatto chiarezza su altri tributi, non di competenza comunale, come per la seconda rata dell'Imu. "Il governo ha comunicato che non verrà pagata, ovviamente il riferimento è sempre alle attività che, a causa della seconda ondata covid, hanno chiuso o hanno avuto ridotti gli orari di lavoro. Su questa vicenda aspettiamo però ulteriori precisazioni che giungeranno dal governo, per capire con esattezza chi sarà escluso dal pagamento, in quanto l'Imu è tassa di competenza statale"- ha precisato l'assessore.