Eventi
Inaugurata nuova pinacoteca alla Fondazione Santomasi
Migliorano la fruizione delle opere e l'accessibilità per tutti
Gravina - mercoledì 11 dicembre 2019
18.30
"Oggi si inaugura un nuovo percorso museale". Con queste parole il presidente della fondazione Mario Burdi ha salutato l'apertura delle sale espositive della pinacoteca nella nuova versione, frutto di un lavoro di restauro e di ripensamento del percorso espositivo. La pinacoteca della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi si rifà il look e si rinnova ponendosi al passo con i tempi e aprendo la fruizione del proprio patrimonio a tutti, nessuno escluso.
Non solo una questione estetica, dunque, ma una scelta che risponde all'esigenza di aprire lo scrigno dei tesori pittorici della fondazione anche a chi per questioni logistiche, fino a ieri non aveva libero accesso alle sale espositive. Da oggi tutto questo è solo un ricordo.
Nel salutare le autorità presenti Burdi ha voluto ricordare come il progetto rientra nella mission del consiglio di amministrazione della Fondazione che nella sua visione ha sempre tenuto presente l'idea di migliorare il palazzo sede museale, tenendo fede ai dettami del Barone Ettore. Doti riconosciute ai membri del cda dell'ente morale anche da fiduciario della famiglia, Giovanni Colangelo perché "hanno servito la fondazione e non si sono serviti di essa". L'obiettivo del cda della fondazione è ottimizzare la sede museale e garantire l'accesso ai preziosi beni custoditi tra le mura della struttura a tutti. Per questo i lavori, tra le altre cose, hanno permesso di realizzare una rampa di accesso alle sale espositive direttamente dall'ascensore.
E ancora: in quest'ottica si indirizza l'idea messa a punto dall'Istituto Comprensivo Bosco-Benedetto XIII per la fondazione, che attraverso il progetto "una fruizione oltre l'immaginazione", ha voluto realizzare una guida in braille dei dipinti, aggiungendo anche una significativa riproduzione a rilievo dei quadri esposti su piccole formelle di argilla, in modo da far godere l'opera d'arte attraverso il tatto. Infine, si sono create delle didascalie dei quadri in QR-code, "anche perché- ha sottolineato la dirigente scolastica Lucia Pallucca- una pinacoteca per attrarre i giovani deve utilizzare un linguaggio moderno".
Un museo dunque che "custodisce la memoria del passato proiettandola al futuro"- ha detto il governatore del Lions che insieme agli eredi Pomarici Santomasi ha finanziato l'opera di restauro dei luoghi. Passato e futuro che sono un binomio che si coniuga con lo slogan del piano strategico della regione Puglia "radici e ali"- ha evidenziato Aldo Patruno, direttore del dipartimento regionale della cultura: "qui sono custodite le radici del passato attraverso le ali dell'innovazione".
A spiegare il percorso museale è stato lo storico dell'arte Mauro Vincenzo Fontana che ha curato l'allestimento, frutto di cinque anni di studio- ha detto Fontana in collegamento video con la fondazione. La pinacoteca diventa così il nuovo fiore all'occhiello della fondazione Santomasi, che non si ferma qui, perché- anticipa in chiusura il presidente Burdi-, ha in serbo altri progetti e ancora molte altre frecce nell'arco da scoccare.
Non solo una questione estetica, dunque, ma una scelta che risponde all'esigenza di aprire lo scrigno dei tesori pittorici della fondazione anche a chi per questioni logistiche, fino a ieri non aveva libero accesso alle sale espositive. Da oggi tutto questo è solo un ricordo.
Nel salutare le autorità presenti Burdi ha voluto ricordare come il progetto rientra nella mission del consiglio di amministrazione della Fondazione che nella sua visione ha sempre tenuto presente l'idea di migliorare il palazzo sede museale, tenendo fede ai dettami del Barone Ettore. Doti riconosciute ai membri del cda dell'ente morale anche da fiduciario della famiglia, Giovanni Colangelo perché "hanno servito la fondazione e non si sono serviti di essa". L'obiettivo del cda della fondazione è ottimizzare la sede museale e garantire l'accesso ai preziosi beni custoditi tra le mura della struttura a tutti. Per questo i lavori, tra le altre cose, hanno permesso di realizzare una rampa di accesso alle sale espositive direttamente dall'ascensore.
E ancora: in quest'ottica si indirizza l'idea messa a punto dall'Istituto Comprensivo Bosco-Benedetto XIII per la fondazione, che attraverso il progetto "una fruizione oltre l'immaginazione", ha voluto realizzare una guida in braille dei dipinti, aggiungendo anche una significativa riproduzione a rilievo dei quadri esposti su piccole formelle di argilla, in modo da far godere l'opera d'arte attraverso il tatto. Infine, si sono create delle didascalie dei quadri in QR-code, "anche perché- ha sottolineato la dirigente scolastica Lucia Pallucca- una pinacoteca per attrarre i giovani deve utilizzare un linguaggio moderno".
Un museo dunque che "custodisce la memoria del passato proiettandola al futuro"- ha detto il governatore del Lions che insieme agli eredi Pomarici Santomasi ha finanziato l'opera di restauro dei luoghi. Passato e futuro che sono un binomio che si coniuga con lo slogan del piano strategico della regione Puglia "radici e ali"- ha evidenziato Aldo Patruno, direttore del dipartimento regionale della cultura: "qui sono custodite le radici del passato attraverso le ali dell'innovazione".
A spiegare il percorso museale è stato lo storico dell'arte Mauro Vincenzo Fontana che ha curato l'allestimento, frutto di cinque anni di studio- ha detto Fontana in collegamento video con la fondazione. La pinacoteca diventa così il nuovo fiore all'occhiello della fondazione Santomasi, che non si ferma qui, perché- anticipa in chiusura il presidente Burdi-, ha in serbo altri progetti e ancora molte altre frecce nell'arco da scoccare.