La città
Inaugurato il centro “LiberaMente”
Primo sportello a Gravina per le donne vittime di violenza
Gravina - giovedì 28 novembre 2019
11.19
È stato inaugurato a Gravina, "LiberaMente" il primo sportello dedicato alle vittime della violenza di genere. Un nome emblematico e che racchiude lo scopo specifico di "curare il disagio" che tormenta purtroppo tantissime madri, mogli e figlie.
Il progetto afferisce alla progettualità del Piano Sociale di Zona portando a Gravina uno sportello satellite di quello già creato nel 2018 a Altamura.
La presentazione alla cittadinanza si è svolta nei locali adiacenti la chiesa San Domenico in via sottotenente Buonamassa 5, che già ospita un centro per anziani.
A tagliare il nastro l'assessore comunale alle Pari Opportunità, Claudia Stimola, che si è prodigata e battuta per l'apertura del centro e Lucia Rifino coordinatrice e psicologa del centro antiviolenza.
Ad introdurre la serata, la dottoressa Rifino che ha informato sugli obiettivi di prevenzione e contrasto agli abusi, tutela e assistenza alle vittime.
A seguire, l'assessore Stimola si è detta soddisfatta e orgogliosa del lavoro e dell'impegno assunto due anni fa per l'apertura del centro con lo scopo di contrastare a livello territoriale un fenomeno dilagante che, sono nel 2018, ha registrato in Italia la percentuale di femminicidi più alta di sempre.
Il nuovo centro, gratuito al pubblico, conta la presenza di un'equipe multi specialistica tutta femminile: una psicologa, educatrici professionali, assistenti sociali, criminologhe, avvocate civiliste e penaliste. I servizi che lo sportello offre sono: ascolto (anche telefonico), supporto psicologico, consulenza legale civile e penale, invio a case rifugio, orientamento all'inserimento lavorativo e all'autonomia abitativa, attività di sensibilizzazione e prevenzione garantendo riservatezza e anonimato.
La dottoressa Schiraldi, avvocata penalista del centro, ha informato la platea sulla nuova Convenzione di Istanbul, testo sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, grazie a cui si sono ristretti a 3 giorni i tempi di ascolto delle vittime e quindi i tempi del processo. Inoltre sono stati introdotti tre nuovi reati: il Revenge Porn, relativo alla diffusione illecita di immagini o di video sessualmente espliciti; la sfigurazione della vittima con l'acido che rientra nel tentato omicidio; i matrimoni precoci, in riferimento alla pratica diffusa in molte culture delle "spose bambine". L'avvocata civilista Cafiero ha ribadito come la violenza sulle donne sia attribuibile alla violazione dei diritti umani, riaffermando l'importanza della protezione e del sostegno alla vittima di abusi familiari.
Presenti anche il sindaco di Poggiorsini e le associazioni amiche delle donne, tra cui la Fidapa con l'intervento della presidente Maria Giovanna Buonamassa che ha ricordato l'alto valore dell'informazione corretta e attendibile, e parlato della "Carta dei diritti della bambina", documento che consta di 9 articoli, introdotto lo scorso anno anche nelle scuole. Parola poi a Raffaella Iannetti, presidente dell'associazione Sezione Aurea che da 7 anni porta avanti l'iniziativa "La rosa nera. Il lato oscuro dell'amore", un racconto insolito della violenza attraverso il filtro dell'arte.
Con una sala gremita e attenta, Gravina si è dimostrata sensibile ad un tema così importante e cruciale, impegnandosi a scalfire il muro di vergogna e silenzio in cui molto spesso si trovano le vittime.
Lo sportello sarà aperto due giorni alla settimana: il martedì dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 16 alle 18, in via sottotenente Buonamassa 5.
Il progetto afferisce alla progettualità del Piano Sociale di Zona portando a Gravina uno sportello satellite di quello già creato nel 2018 a Altamura.
La presentazione alla cittadinanza si è svolta nei locali adiacenti la chiesa San Domenico in via sottotenente Buonamassa 5, che già ospita un centro per anziani.
A tagliare il nastro l'assessore comunale alle Pari Opportunità, Claudia Stimola, che si è prodigata e battuta per l'apertura del centro e Lucia Rifino coordinatrice e psicologa del centro antiviolenza.
Ad introdurre la serata, la dottoressa Rifino che ha informato sugli obiettivi di prevenzione e contrasto agli abusi, tutela e assistenza alle vittime.
A seguire, l'assessore Stimola si è detta soddisfatta e orgogliosa del lavoro e dell'impegno assunto due anni fa per l'apertura del centro con lo scopo di contrastare a livello territoriale un fenomeno dilagante che, sono nel 2018, ha registrato in Italia la percentuale di femminicidi più alta di sempre.
Il nuovo centro, gratuito al pubblico, conta la presenza di un'equipe multi specialistica tutta femminile: una psicologa, educatrici professionali, assistenti sociali, criminologhe, avvocate civiliste e penaliste. I servizi che lo sportello offre sono: ascolto (anche telefonico), supporto psicologico, consulenza legale civile e penale, invio a case rifugio, orientamento all'inserimento lavorativo e all'autonomia abitativa, attività di sensibilizzazione e prevenzione garantendo riservatezza e anonimato.
La dottoressa Schiraldi, avvocata penalista del centro, ha informato la platea sulla nuova Convenzione di Istanbul, testo sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica, grazie a cui si sono ristretti a 3 giorni i tempi di ascolto delle vittime e quindi i tempi del processo. Inoltre sono stati introdotti tre nuovi reati: il Revenge Porn, relativo alla diffusione illecita di immagini o di video sessualmente espliciti; la sfigurazione della vittima con l'acido che rientra nel tentato omicidio; i matrimoni precoci, in riferimento alla pratica diffusa in molte culture delle "spose bambine". L'avvocata civilista Cafiero ha ribadito come la violenza sulle donne sia attribuibile alla violazione dei diritti umani, riaffermando l'importanza della protezione e del sostegno alla vittima di abusi familiari.
Presenti anche il sindaco di Poggiorsini e le associazioni amiche delle donne, tra cui la Fidapa con l'intervento della presidente Maria Giovanna Buonamassa che ha ricordato l'alto valore dell'informazione corretta e attendibile, e parlato della "Carta dei diritti della bambina", documento che consta di 9 articoli, introdotto lo scorso anno anche nelle scuole. Parola poi a Raffaella Iannetti, presidente dell'associazione Sezione Aurea che da 7 anni porta avanti l'iniziativa "La rosa nera. Il lato oscuro dell'amore", un racconto insolito della violenza attraverso il filtro dell'arte.
Con una sala gremita e attenta, Gravina si è dimostrata sensibile ad un tema così importante e cruciale, impegnandosi a scalfire il muro di vergogna e silenzio in cui molto spesso si trovano le vittime.
Lo sportello sarà aperto due giorni alla settimana: il martedì dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 16 alle 18, in via sottotenente Buonamassa 5.