Territorio
Incendio a Santa Maria d’Irsi, si è temuto per il bosco comunale
In fumo diversi ettari di terreni agricoli. Intervento dei canadair
Gravina - sabato 19 giugno 2021
11.56
Una giornata con il fiato sospeso fino a quando le fiamme non sono state domate. Un incendio divampato in territorio lucano, a Santa Maria d'Irsi, con le fiamme che spinte dallo scirocco, si sono avvicinata a Gravina, fino a lambire il bosco comunale Difesa Grande. Purtroppo ieri le prime ondate di calore africano e la mano criminale dell'uomo hanno portato al primo importante episodio incendiario che ha devastato ettari di campi coltivati a grano, arrecando gravissimi danni per gli agricoltori che si apprestavano in questi giorni a raccogliere il frutto di un anno di lavoro.
Ad andare in fumo una ottantina di ettari di avena, circa quindici ettari di terreni coltivati a grano e cinque ettari di macchia mediterranea, di proprietà privata. Per spegnere l'incendio ci sono volute diversi lanci di acqua e schiumogeni da parte dei canadair, diverse ore di lavoro per i vigili del fuoco, del personale dell'Arif e degli uomini della protezione civile della Polizia locale di Gravina, allertati allorquando le fiamme si sono avvicinate al territorio cittadino.
Adesso bisognerà indagare per trovare i responsabili di questo ennesimo episodio criminale contro la natura e contro chi, dopo un duro lavoro, rimarrà con un pugno di mosche in mano per aver perso tutto il proprio raccolto.
Ad andare in fumo una ottantina di ettari di avena, circa quindici ettari di terreni coltivati a grano e cinque ettari di macchia mediterranea, di proprietà privata. Per spegnere l'incendio ci sono volute diversi lanci di acqua e schiumogeni da parte dei canadair, diverse ore di lavoro per i vigili del fuoco, del personale dell'Arif e degli uomini della protezione civile della Polizia locale di Gravina, allertati allorquando le fiamme si sono avvicinate al territorio cittadino.
Adesso bisognerà indagare per trovare i responsabili di questo ennesimo episodio criminale contro la natura e contro chi, dopo un duro lavoro, rimarrà con un pugno di mosche in mano per aver perso tutto il proprio raccolto.