La città
Irregolarità al cimitero: il Comune revoca diverse concessioni
I provvedimenti legati alla cessione non autorizzata dei loculi. Nel mirino i concessionari privati.
Gravina - sabato 29 dicembre 2012
10.00
Violata la legge, revocata la concessione.
I termini per regolarizzare le proprie posizioni erano scaduti a gennaio 2012. Quasi un anno dopo, l'amministrazione comunale ha deciso di di rimettere in riga quanti, ed a sentire il dirigente dell'ufficio tecnico comunale sarebbero tanti, non avrebbero regolarizzato la propria posizione in merito alle concessioni per l'occupazione dei loculi cimiteriali.
Il dirigente Michele Stasi parla di "coloro che hanno alienato a terzi una proprietà avuta in concessione dall'amministrazione comunale", per spiegare che in questi giorni sono state dichiarate decadute le concessioni dei lotti cimiteriali dati per 99 anni ad alcuni cittadini che però, nonostante un contratto stipulato con il Comune, avrebbero violato il regolamento cimiteriale. In pratica, l'amministrazione comunale negli anni '80 dava l'avvio all'assegnazione, ai cittadini che ne avevano fatto richiesta, di lotti cimiteriali "per la durata di novantanove anni, con l'obbligo di costruirvi una tomba o edicola funeraria di famiglia", specificando nel successivo contratto che "i loculi sono destinati alla tumulazione di persone di famiglia e nello specifico all'assegnatario, al congiuge, agli ascendenti e discendenti in linea retta ed ai germani, così che la tumulazione di persone diverse da quelle sopra contemplate non è ammessa". Ed invece nel 2010, si accertò che i beneficiari delle concessioni avevano sì costruito una cappella, ma hanno anche provveduto ad "alienare a terzi" una proprietà pubblica, contravvenendo alle disposizioni regolamentari.
E se adesso Stasi non si sbilancia, affannandosi nella ricerca dei sinonimi, il provvedimenti di matrice comunale è chiaro, sostenendo che "è stata compiuta una cessione irregolare dei loculi oggetto della concessione". In pratica compravendite illegittime, fatte attraverso scritture private mai ratificate dinanzi ad un notaio. Ora decadute le concessioni, i loculi ceduti indebitamente torneranno nella piena diponibilità del Comune che, "per evitare tumulazioni poco piacevoli", spiega Stasi, "sta invitando i cittadini a regolarizzare le proprie posizioni".
I termini per regolarizzare le proprie posizioni erano scaduti a gennaio 2012. Quasi un anno dopo, l'amministrazione comunale ha deciso di di rimettere in riga quanti, ed a sentire il dirigente dell'ufficio tecnico comunale sarebbero tanti, non avrebbero regolarizzato la propria posizione in merito alle concessioni per l'occupazione dei loculi cimiteriali.
Il dirigente Michele Stasi parla di "coloro che hanno alienato a terzi una proprietà avuta in concessione dall'amministrazione comunale", per spiegare che in questi giorni sono state dichiarate decadute le concessioni dei lotti cimiteriali dati per 99 anni ad alcuni cittadini che però, nonostante un contratto stipulato con il Comune, avrebbero violato il regolamento cimiteriale. In pratica, l'amministrazione comunale negli anni '80 dava l'avvio all'assegnazione, ai cittadini che ne avevano fatto richiesta, di lotti cimiteriali "per la durata di novantanove anni, con l'obbligo di costruirvi una tomba o edicola funeraria di famiglia", specificando nel successivo contratto che "i loculi sono destinati alla tumulazione di persone di famiglia e nello specifico all'assegnatario, al congiuge, agli ascendenti e discendenti in linea retta ed ai germani, così che la tumulazione di persone diverse da quelle sopra contemplate non è ammessa". Ed invece nel 2010, si accertò che i beneficiari delle concessioni avevano sì costruito una cappella, ma hanno anche provveduto ad "alienare a terzi" una proprietà pubblica, contravvenendo alle disposizioni regolamentari.
E se adesso Stasi non si sbilancia, affannandosi nella ricerca dei sinonimi, il provvedimenti di matrice comunale è chiaro, sostenendo che "è stata compiuta una cessione irregolare dei loculi oggetto della concessione". In pratica compravendite illegittime, fatte attraverso scritture private mai ratificate dinanzi ad un notaio. Ora decadute le concessioni, i loculi ceduti indebitamente torneranno nella piena diponibilità del Comune che, "per evitare tumulazioni poco piacevoli", spiega Stasi, "sta invitando i cittadini a regolarizzare le proprie posizioni".