Cronaca
Irregolarità nella gestione dell'Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario
Dirigente percepiva indennità per ferie non godute. Danno erariale di circa 127mila euro.
Puglia - mercoledì 15 dicembre 2010
16.38
Irregolarità nella gestione dell'A.Di.Su., Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario Puglia, sono state riscontrate dal Nucleo di Polizia Tributaria del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Bari. I militari hanno segnalato alla locale Procura della Corte dei Conti un danno erariale di circa 127mila euro contro l'Ente al Diritto allo Studio.
La segnalazione è scaturita in seguito ad un'indagine condotta fra il 2002 ed il 2009. Ad un dirigente sarebbero state indebitamente liquidate delle indennità per ferie non godute, in violazione dell'art. 17 del contratto collettivo nazionale della dirigenza del comparto regioni ed enti locali (che dispone il divieto di monetizzazione delle ferie non godute per gli appartenenti alla categoria). Nei suoi confronti sarebbero stati indebitamente monetizzati 277 giorni di ferie non godute, con una conseguente indebita percezione quantificata in circa 100mila euro. Spesso le indennità sono state liquidate dallo stesso beneficiario, in quanto responsabile dell'ufficio competente in materia.
Nel corso delle indagini, inoltre, è stato accertato che ad un altro dirigente sarebbe stata liquidata una retribuzione di posizione superiore ai limiti massimi consentiti dai contratti collettivi nazionali, per un importo di oltre 27mila euro.
La segnalazione è scaturita in seguito ad un'indagine condotta fra il 2002 ed il 2009. Ad un dirigente sarebbero state indebitamente liquidate delle indennità per ferie non godute, in violazione dell'art. 17 del contratto collettivo nazionale della dirigenza del comparto regioni ed enti locali (che dispone il divieto di monetizzazione delle ferie non godute per gli appartenenti alla categoria). Nei suoi confronti sarebbero stati indebitamente monetizzati 277 giorni di ferie non godute, con una conseguente indebita percezione quantificata in circa 100mila euro. Spesso le indennità sono state liquidate dallo stesso beneficiario, in quanto responsabile dell'ufficio competente in materia.
Nel corso delle indagini, inoltre, è stato accertato che ad un altro dirigente sarebbe stata liquidata una retribuzione di posizione superiore ai limiti massimi consentiti dai contratti collettivi nazionali, per un importo di oltre 27mila euro.