Politica
L’accordo c’è, ma niente consiglio comunale venerdì
Il Sindaco non si sarebbe presentato all’importante appuntamento. E la minoranza cittadina insorge con un duro comunicato
Gravina - venerdì 23 luglio 2010
Sembravano esserci tutte le condizioni per celebrare il consiglio comunale nella mattinata di venerdì 23 luglio ma alla fine la seduta è andata deserta. Eppure già dalla serata di giovedì la maggioranza sembrava aver trovato la giusta quadratura come attesta il comunicato pubblicato dal nostro portale (vedi articolo "Ecco l'accordo che risolve la crisi") in cui sostanzialmente si chiudeva la verifica politica (con la cessione della delega all'urbanistica al partito di Alleanza per Gravina) e si ripartiva nuovamente "uniti" per realizzare quei punti tracciati nel programma pre-elettorale.
Ma evidentemente persistevano ancora malumori che hanno quindi portato i consiglieri di maggioranza a disertare l'adunanza pubblica. E così la celebrazione del consiglio comunale (richiesto, tra l'altro, in maniera urgente) non c'è stata per mancanza del numero legale. Se ne riparlerà sabato in seconda convocazione. Ma pare che a non presentarsi all'importante appuntamento sia stato proprio il primo cittadino di Gravina, Giovanni Divella.
La minoranza consiliare (forze di centro-sinistra più i tre rappresentanti del Gruppo delle Libertà) è insorta provvedendo a diramare un duro comunicato in cui viene denunciato il "comportamento irregolare, illegittimo ed irresponsabile tenuto da questa Amministrazione. Nessuno dei punti indicati dall'ordine del giorno – si legge nella nota diramata – riveste caratteri di urgenza […]. Nonostante tale palese ed illegittima "forzatura", proprio la maggioranza, alle prese con una crisi infinita che non riesce a celare, ha disertato l'aula consiliare, gremita di cittadini e lavoratori in attesa di provvedimenti che potessero rilanciare lo sviluppo dell'economia locale". Per la minoranza gravinese, insomma, "l'attuale compagine amministrativa non ha più la maggioranza". Gli stessi consiglieri di centro-sinistra hanno, infine, chiesto al Prefetto di Bari (al quale il documento, di cui abbiam fatto riferimento, è indirizzato) un intervento "per porre termine a questa lunga agonia che sta portando la città al collasso".
Una riflessione merita l'assenza del Sindaco di Gravina venerdì mattina alla convocazione del consiglio comunale accennata brevemente più su. Il documento redatto dalla maggioranza sulla conclusione delle verifica politica è indirizzato allo stesso Divella e sembrerebbe quasi un invito a non "mollare" il governo della città nonostante i problemi della squadra di governo. Quella sua assenza – ci chiediamo - può essere interpretata come segno di "stanchezza" e come primo passo verso l'ipotesi clamorosa delle dimissioni?
I consiglieri comunali sono ora attesi al varco della seconda convocazione. Un'occasione reale per capire – e per far capire ai cittadini – come stanno realmente le cose.
Ma evidentemente persistevano ancora malumori che hanno quindi portato i consiglieri di maggioranza a disertare l'adunanza pubblica. E così la celebrazione del consiglio comunale (richiesto, tra l'altro, in maniera urgente) non c'è stata per mancanza del numero legale. Se ne riparlerà sabato in seconda convocazione. Ma pare che a non presentarsi all'importante appuntamento sia stato proprio il primo cittadino di Gravina, Giovanni Divella.
La minoranza consiliare (forze di centro-sinistra più i tre rappresentanti del Gruppo delle Libertà) è insorta provvedendo a diramare un duro comunicato in cui viene denunciato il "comportamento irregolare, illegittimo ed irresponsabile tenuto da questa Amministrazione. Nessuno dei punti indicati dall'ordine del giorno – si legge nella nota diramata – riveste caratteri di urgenza […]. Nonostante tale palese ed illegittima "forzatura", proprio la maggioranza, alle prese con una crisi infinita che non riesce a celare, ha disertato l'aula consiliare, gremita di cittadini e lavoratori in attesa di provvedimenti che potessero rilanciare lo sviluppo dell'economia locale". Per la minoranza gravinese, insomma, "l'attuale compagine amministrativa non ha più la maggioranza". Gli stessi consiglieri di centro-sinistra hanno, infine, chiesto al Prefetto di Bari (al quale il documento, di cui abbiam fatto riferimento, è indirizzato) un intervento "per porre termine a questa lunga agonia che sta portando la città al collasso".
Una riflessione merita l'assenza del Sindaco di Gravina venerdì mattina alla convocazione del consiglio comunale accennata brevemente più su. Il documento redatto dalla maggioranza sulla conclusione delle verifica politica è indirizzato allo stesso Divella e sembrerebbe quasi un invito a non "mollare" il governo della città nonostante i problemi della squadra di governo. Quella sua assenza – ci chiediamo - può essere interpretata come segno di "stanchezza" e come primo passo verso l'ipotesi clamorosa delle dimissioni?
I consiglieri comunali sono ora attesi al varco della seconda convocazione. Un'occasione reale per capire – e per far capire ai cittadini – come stanno realmente le cose.