Eventi
L’APRP porta in scena "L'anima non è come appare"
Gli alunni dell’IC “S.G. Bosco-Benedetto XIII” spettatori dell’iniziativa tra arte e solidarietà
Gravina - venerdì 16 febbraio 2024
Il messaggio è chiaro: le disabilità sono un limite superabile, che non ti impedisce di fare le più svariate attività. E lo hanno capito bene i 115 alunni dell'Istituto comprensivo San Giovanni Bosco-Benedetto XIII-Poggiorsini e i loro docenti, attenti spettatori di una iniziativa tra arte e solidarietà. Si è tradotto in un successo la rappresentazione teatrale dello spettacolo "L'anima non è come appare". Un'opera presentata al teatro Vida, per la regia di Rosalba Pascali, liberamente tratta dalla Divina Commedia, portata in scena dall'Associazione Pugliese per la Retinite Pigmentosa (APRP), malattia genetica che porta alla cecità e ad altre menomazioni. Infatti, questo appuntamento è frutto di un progetto di teatroterapia che ha visto impegnati sul palco una decina di attori dilettanti con disabilità visiva e per alcuni anche uditiva.
Un esperimento ben riuscito, finalizzato alla sensibilizzazione verso le problematiche legate alla disabilità. In particolare -spiegano i protagonisti della APRP- sono due i messaggi che questo progetto intende lanciare: da un lato essere consci delle proprie potenzialità e dall'altro diventare consapevoli che le difficoltà derivanti da una limitazione fisica, possono essere superate attraverso la solidarietà che nasce tra normodotati e persone con disabilità. L'auspicio- dicono dal sodalizio- è che tale modello sia d'ispirazione per la vita di tutti i giorni.
Un messaggio condiviso dagli studenti e dalla dirigente Antonia Masserio che ha sottolineato come "la vita si può affrontare sempre, basta trovare un modo".
Uno spettacolo rivolto soprattutto alle generazioni future nelle quali piantare quel seme solidale che possa attraverso l'inclusione, la gioiosità e la condivisione, forgiare un mondo migliore, che si guardi con l'anima e non solo con gli occhi.
Un esperimento ben riuscito, finalizzato alla sensibilizzazione verso le problematiche legate alla disabilità. In particolare -spiegano i protagonisti della APRP- sono due i messaggi che questo progetto intende lanciare: da un lato essere consci delle proprie potenzialità e dall'altro diventare consapevoli che le difficoltà derivanti da una limitazione fisica, possono essere superate attraverso la solidarietà che nasce tra normodotati e persone con disabilità. L'auspicio- dicono dal sodalizio- è che tale modello sia d'ispirazione per la vita di tutti i giorni.
Un messaggio condiviso dagli studenti e dalla dirigente Antonia Masserio che ha sottolineato come "la vita si può affrontare sempre, basta trovare un modo".
Uno spettacolo rivolto soprattutto alle generazioni future nelle quali piantare quel seme solidale che possa attraverso l'inclusione, la gioiosità e la condivisione, forgiare un mondo migliore, che si guardi con l'anima e non solo con gli occhi.