La città
L'assessore Grillo e la (presunta) incompatibilità
La Prefettura torna a chiedere chiarimenti. Ma dal Comune: "Tutto in regola". E lei: "Non so cosa vogliano".
Gravina - lunedì 28 gennaio 2013
08.30
"Preso atto di quanto comunicato dal dirigente dell'area tecnica di codesto Comune in data 19 novembre scorso, si prega di voler far conoscere le eventuali iniziative adottate in merito alla presunta incompatibilità dell'architetto Maddalena Grillo con la carica di assessore".
La Prefettura di Bari torna a scrivere al sindaco per chiede spiegazioni. Nel mirino, ancora una volta, l'assessore all'ambiente Maddalena Grillo (nella foto). Sul caso della delegata municipale all'ambiente la Prefettura avrebbe aperto un fascicolo a seguito di un esposto nel quale si lamentava la presunta incompatibilità tra l'incarico assessorile e la professione svolta, in particolare quale componente della direzione dei lavori per il completamento del quartiere fieristico.
Interpellata sul punto, la Grillo mostra ai cronisti la documentazione da cui s'evince come in data 2 giugno 2012 il neo assessore scrivesse al primo cittadino e contestualmente anche al responsabile del procedimento per i lavori nel quartiere fieristico ed al capo gruppo della commissione per "comunicare la propria disponibilità a rimettere l'incarico in argomento benchè non applicabile espressamente tale fattispecie di procedimenti in corso e in considerazione della circostanza che il medesimo incarico è oramai in esaurimento". Una lettera alla quale se ne aggiungeva un'altra, pochi giorno dopo, spedita ai medesimi destinatari per "ribadire le dimissioni dall'incarico al fine di fugare qualsiasi dubbio di natura conflittuale tra l'incarico rivestito in amministrazione quale assessore e quello tecnico di libero professionista".
Dichiarazioni che tuttavia, secondo le obiezioni racchiuse nell'esposto, firmato dall'avvocato Grazia Lagreca, sarebbero "delle rassicurazioni semplicemente verbali in quanto non assistite alcuna prova documentale circa la rinuncia all'incarico che poneva il ridetto assessore in una situazione di contrasto con la legge e che anzi devono considerarsi menzognere atteso che dalla lettura della determina dirigenziale n. 557 emerge, senza alcun dubbio, che l'assessore Maddalena Grillo, lungi dall'aver rinunciato all'incarico affidatole, è pienamente coinvolta ad interessata al completamento dei lavori, se è vero che risulta per tabulas che in data 27 giugno 2012 ha provveduto al deposito degli atti tecnico-contabili relativi al quinto Sal dei lavori eseguiti a tutto il 10 maggio del 2012".
Già ad ottobre la Prefettura aveva chiesto lumi, ottenendo in risposta una nota del 19 novembre a firma del dirigente dell'area tecnica Michele Stasi nella quale si affermava, tra l'altro, che l'asserita incompatibilità era da intendersi infondata, facendosi altresì presente, "quanto alla determinazione dirigenziale n. 557 del 17 settembre 2012, che la medesima afferisce l'approvazione del quinto stato di avanzamento lavori eseguiti a tutto il 10 maggio 2012", mentre "essendo stata effettuata la nomina assessorile il 1° giugno 2012, solo a partire da quella data si potrebbe parlare di incompatibilità". La missiva recava con sè anche la copia delle dimissioni dall'incarico professionale sottoscritte dall'assessore Grillo.
Eppure, ciò non è bastato a chiudere il caso, visto che nei giorni scorsi il Prefetto ha richiesto ulteriori chiarimenti. "Non capisco cosa vogliano. Ho già dimostrato di aver rinunciato a quell'incarico", chiosa dal canto suo la Grillo. Ed ora la parola torna a Palazzo di città.
La Prefettura di Bari torna a scrivere al sindaco per chiede spiegazioni. Nel mirino, ancora una volta, l'assessore all'ambiente Maddalena Grillo (nella foto). Sul caso della delegata municipale all'ambiente la Prefettura avrebbe aperto un fascicolo a seguito di un esposto nel quale si lamentava la presunta incompatibilità tra l'incarico assessorile e la professione svolta, in particolare quale componente della direzione dei lavori per il completamento del quartiere fieristico.
Interpellata sul punto, la Grillo mostra ai cronisti la documentazione da cui s'evince come in data 2 giugno 2012 il neo assessore scrivesse al primo cittadino e contestualmente anche al responsabile del procedimento per i lavori nel quartiere fieristico ed al capo gruppo della commissione per "comunicare la propria disponibilità a rimettere l'incarico in argomento benchè non applicabile espressamente tale fattispecie di procedimenti in corso e in considerazione della circostanza che il medesimo incarico è oramai in esaurimento". Una lettera alla quale se ne aggiungeva un'altra, pochi giorno dopo, spedita ai medesimi destinatari per "ribadire le dimissioni dall'incarico al fine di fugare qualsiasi dubbio di natura conflittuale tra l'incarico rivestito in amministrazione quale assessore e quello tecnico di libero professionista".
Dichiarazioni che tuttavia, secondo le obiezioni racchiuse nell'esposto, firmato dall'avvocato Grazia Lagreca, sarebbero "delle rassicurazioni semplicemente verbali in quanto non assistite alcuna prova documentale circa la rinuncia all'incarico che poneva il ridetto assessore in una situazione di contrasto con la legge e che anzi devono considerarsi menzognere atteso che dalla lettura della determina dirigenziale n. 557 emerge, senza alcun dubbio, che l'assessore Maddalena Grillo, lungi dall'aver rinunciato all'incarico affidatole, è pienamente coinvolta ad interessata al completamento dei lavori, se è vero che risulta per tabulas che in data 27 giugno 2012 ha provveduto al deposito degli atti tecnico-contabili relativi al quinto Sal dei lavori eseguiti a tutto il 10 maggio del 2012".
Già ad ottobre la Prefettura aveva chiesto lumi, ottenendo in risposta una nota del 19 novembre a firma del dirigente dell'area tecnica Michele Stasi nella quale si affermava, tra l'altro, che l'asserita incompatibilità era da intendersi infondata, facendosi altresì presente, "quanto alla determinazione dirigenziale n. 557 del 17 settembre 2012, che la medesima afferisce l'approvazione del quinto stato di avanzamento lavori eseguiti a tutto il 10 maggio 2012", mentre "essendo stata effettuata la nomina assessorile il 1° giugno 2012, solo a partire da quella data si potrebbe parlare di incompatibilità". La missiva recava con sè anche la copia delle dimissioni dall'incarico professionale sottoscritte dall'assessore Grillo.
Eppure, ciò non è bastato a chiudere il caso, visto che nei giorni scorsi il Prefetto ha richiesto ulteriori chiarimenti. "Non capisco cosa vogliano. Ho già dimostrato di aver rinunciato a quell'incarico", chiosa dal canto suo la Grillo. Ed ora la parola torna a Palazzo di città.