Associazioni
L’Asso.T.Im. sugli impianti pubbliciari. Duro attacco all'Amministrazione e all'assessore Dibattista
Capone: "Abusivismo commerciale, nulla è cambiato dalla scorsa amministrazione". Richesto un Piano degli impianti pubblicitari
Gravina - martedì 5 ottobre 2010
12.31
L'Asso.T.Im., (Associazione Territoriale Imprenditori) si rivolge all'amministrazione comunale e non sono carezze…parole come "inefficienza dell'Amministrazione e più in particolare dell'Assessore allo sviluppo economico delegato Aldo Dibattista", "distanza tra le Amministrazioni Comunali e il mondo produttivo locale", "danni al sistema imprenditoriale", "abusivismo commerciale", "abusivismo edilizio", "scempio"…rientrano nel contenuto della lettera firmata da Michele Capone, presidente della Asso.T.Im.
"Si può dire che nulla e' cambiato in merito alla questione impianti pubblicitari tra la precedente Amministrazione Comunale e questa che pure abbiamo fortemente sostento anche per questo motivo, tutte e due hanno divelto costosi impianti pubblicitari arrecando danni al sistema imprenditoriale di decine di migliaia di euro senza affrontare il problema alla radice, e quindi approvando il "PIANO DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI" , realizzato e parcheggiato in qualche cassetto comunale da diverso tempo", quanto riportato integra parte della reprimenda.
Quello che l'Associazione chiede all'amministrazione è "l'approvazione del Piano degli impianti pubblicitari senza il quale si genera un disgustoso modo di installare gli impianti 3 x 6, come quelli all'ingresso della città che generano sperpero di soldi per gli installatori abusivi e sperpero di risorse per la Polizia Municipale costretta a combattere l'abusivismo con l'abbattimento e il sequestro degli stessi impianti, inoltre non c'e' allineamento e uniformità progettuale. Noi crediamo che questo scempio dia una immediata brutta immagine della città a chi entra per la prima volta… "
Continua così il Presidente dell'Asso.T.Im. Michele Capone nello scritto in questione: "Quello che da sempre abbiamo evidenziato e che :
- se esiste un abusivismo edilizio è perché l'Amministrazione Divella non approva il Piano Regolatore Generale in Edilizia (PUG);
- se esiste un abusivismo commerciale è perché l'Amministrazione Divella e non approva il Piano del Commercio;
- se esiste un abusivismo sulla istallazione degli impianti pubblicitari è perché l'Amministrazione Divella non approva il Piano degli impianti pubblicitari;
- se esistono gravi infrazioni al codice della strada con l'ingresso di TIR nel centro abitato è perché non si da un'alternativa al commercio all'ingrosso impossibile in questa città per mancanza di aree e per blocco delle pratiche del condono BERLUSCONI del 2004;
- se il centro storico e' deserto e' perchè non si approvano i piani di sviluppo del centro storico più volte presentati all'Amministrazione anche sotto forma di petizione popolare cosi come previsto dallo statuto comunale ( Centralità e Storia )…Noi crediamo che in molti Amministratori Comunali non ci sia coscienza di cosa vuol dire per una impresa utilizzare la comunicazione e nemmeno ci sia la coscienza di cosa vuol dire per un imprenditore della comunicazione procacciarsi un contratto pubblicitario che gli consente di lavorare e sostenere la propria famiglia e quella dei loro dipendenti, questo perchè voi amministratori, in molti casi, vivete in famiglie multistipendiate e sussidiate che anche in momenti di crisi hanno la protezione degli stipendi e delle pensioni. Noi Imprenditori del commercio, dell'Artigianato, dei servizi di comunicazione ecc…ogni giorno ci dobbiamo confrontare con il mercato, noi ogni giorno dobbiamo combattere la crisi, ….. Non continuate a farci combattere anche con la burocrazia e l'inefficienza di alcuni. Noi abbiamo bisogno di regole certe non contaminate dalla politica".
Quanto riportato integra parte del lungo comunicato pervenutoci, il quale ha come obiettivo denunciare "un altro danno per le imprese cittadine e il sistema produttivo locale".
"Si può dire che nulla e' cambiato in merito alla questione impianti pubblicitari tra la precedente Amministrazione Comunale e questa che pure abbiamo fortemente sostento anche per questo motivo, tutte e due hanno divelto costosi impianti pubblicitari arrecando danni al sistema imprenditoriale di decine di migliaia di euro senza affrontare il problema alla radice, e quindi approvando il "PIANO DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI" , realizzato e parcheggiato in qualche cassetto comunale da diverso tempo", quanto riportato integra parte della reprimenda.
Quello che l'Associazione chiede all'amministrazione è "l'approvazione del Piano degli impianti pubblicitari senza il quale si genera un disgustoso modo di installare gli impianti 3 x 6, come quelli all'ingresso della città che generano sperpero di soldi per gli installatori abusivi e sperpero di risorse per la Polizia Municipale costretta a combattere l'abusivismo con l'abbattimento e il sequestro degli stessi impianti, inoltre non c'e' allineamento e uniformità progettuale. Noi crediamo che questo scempio dia una immediata brutta immagine della città a chi entra per la prima volta… "
Continua così il Presidente dell'Asso.T.Im. Michele Capone nello scritto in questione: "Quello che da sempre abbiamo evidenziato e che :
- se esiste un abusivismo edilizio è perché l'Amministrazione Divella non approva il Piano Regolatore Generale in Edilizia (PUG);
- se esiste un abusivismo commerciale è perché l'Amministrazione Divella e non approva il Piano del Commercio;
- se esiste un abusivismo sulla istallazione degli impianti pubblicitari è perché l'Amministrazione Divella non approva il Piano degli impianti pubblicitari;
- se esistono gravi infrazioni al codice della strada con l'ingresso di TIR nel centro abitato è perché non si da un'alternativa al commercio all'ingrosso impossibile in questa città per mancanza di aree e per blocco delle pratiche del condono BERLUSCONI del 2004;
- se il centro storico e' deserto e' perchè non si approvano i piani di sviluppo del centro storico più volte presentati all'Amministrazione anche sotto forma di petizione popolare cosi come previsto dallo statuto comunale ( Centralità e Storia )…Noi crediamo che in molti Amministratori Comunali non ci sia coscienza di cosa vuol dire per una impresa utilizzare la comunicazione e nemmeno ci sia la coscienza di cosa vuol dire per un imprenditore della comunicazione procacciarsi un contratto pubblicitario che gli consente di lavorare e sostenere la propria famiglia e quella dei loro dipendenti, questo perchè voi amministratori, in molti casi, vivete in famiglie multistipendiate e sussidiate che anche in momenti di crisi hanno la protezione degli stipendi e delle pensioni. Noi Imprenditori del commercio, dell'Artigianato, dei servizi di comunicazione ecc…ogni giorno ci dobbiamo confrontare con il mercato, noi ogni giorno dobbiamo combattere la crisi, ….. Non continuate a farci combattere anche con la burocrazia e l'inefficienza di alcuni. Noi abbiamo bisogno di regole certe non contaminate dalla politica".
Quanto riportato integra parte del lungo comunicato pervenutoci, il quale ha come obiettivo denunciare "un altro danno per le imprese cittadine e il sistema produttivo locale".