La città
L’associazione Obiettivo Giovani ripulisce il Parco in via Alfieri.
Il caldo non ferma nemmeno i residenti. Continua la raccolta firme per riqualificare l'area
Gravina - lunedì 30 giugno 2014
10.57
Nuova operazione pulizia per il parco di9 via Alfieri. Mentre tanti cittadini hanno affollato le spiagge pugliesi, i ragazzi dell'associazione Obbiettivo Giovani hanno mantenuto la promessa e muniti di forconi e taglia erba sono scesi in campo, o meglio nel Parco in via Alfieri per fare piazza pulita e ridare un minimo di decoro al quartiere.
Anche i residenti non si sono risparmiati e sotto un sole cuocente hanno raccolto tutta la spazzatura abbandonata nel verde tra cui anche buste di spazzatura, chiuse e lanciate nel parto. I 12 buon samaritani dell'associazione, con presidente e vicepresidente e guidare il gruppo, si sono dedicati al taglio e alla raccolta della vegetazione spontanea che ha praticamente seppellito l'area. Una pulizia completa che ha implicato il doppio del lavoro preventivato qualche giorno addietro, basti pensare che cassonetto messo a disposizione per la raccolta di carte e immondizia non è bastato, straripante di erbacce alte mezzo metro.
Dall'altra parte della strada, una spazio allestito dall'associazione per dare spazio ai consigli, idee e suggerimenti di come i residenti del quartiere vorrebbero rivedere il parco.
"Noi non ci siamo tirati indietro- riporta un cittadino armato di guanti e paletta -se ci crediamo in qualcosa andiamo fino in fondo. Ci dovrebbero ammirare tutti e lo stesso comune e l'A.S.L. dovrebbero prendere esempio da tutti noi"
"Mi sto divertendo e sto facendo anche qualcosa di utile- riporta un altro signore- È da ammirare questa associazione che senza ricevere nulla in cambio si sta mettendo al nostro servizio. Io ho voluto fare lo stesso accodandomi a loro e, credetemi, quando fai qualcosa di utile per te e per gli altri ti senti davvero soddisfatto".
Intanto prosegue la petizione promossa da Obiettivo giovani per riqualificare l'area di via Alfieri al fine di trasformare un luogo abbandonato in un parco divertimento per bambini diversamente abili.
Portata a termine la pulizia e scoperte le porte da calcio, oramai ridotte a un blocco di ferro arrugginito, nel parco arrivano dei ragazzini, armati di pallone e scarpe da ginnastica, per riscoprire il piacere di giocare sotto casa.
E la paura cede il passo alla soddisfazione.
(a cura di Erika Perrone)
Anche i residenti non si sono risparmiati e sotto un sole cuocente hanno raccolto tutta la spazzatura abbandonata nel verde tra cui anche buste di spazzatura, chiuse e lanciate nel parto. I 12 buon samaritani dell'associazione, con presidente e vicepresidente e guidare il gruppo, si sono dedicati al taglio e alla raccolta della vegetazione spontanea che ha praticamente seppellito l'area. Una pulizia completa che ha implicato il doppio del lavoro preventivato qualche giorno addietro, basti pensare che cassonetto messo a disposizione per la raccolta di carte e immondizia non è bastato, straripante di erbacce alte mezzo metro.
Dall'altra parte della strada, una spazio allestito dall'associazione per dare spazio ai consigli, idee e suggerimenti di come i residenti del quartiere vorrebbero rivedere il parco.
"Noi non ci siamo tirati indietro- riporta un cittadino armato di guanti e paletta -se ci crediamo in qualcosa andiamo fino in fondo. Ci dovrebbero ammirare tutti e lo stesso comune e l'A.S.L. dovrebbero prendere esempio da tutti noi"
"Mi sto divertendo e sto facendo anche qualcosa di utile- riporta un altro signore- È da ammirare questa associazione che senza ricevere nulla in cambio si sta mettendo al nostro servizio. Io ho voluto fare lo stesso accodandomi a loro e, credetemi, quando fai qualcosa di utile per te e per gli altri ti senti davvero soddisfatto".
Intanto prosegue la petizione promossa da Obiettivo giovani per riqualificare l'area di via Alfieri al fine di trasformare un luogo abbandonato in un parco divertimento per bambini diversamente abili.
Portata a termine la pulizia e scoperte le porte da calcio, oramai ridotte a un blocco di ferro arrugginito, nel parco arrivano dei ragazzini, armati di pallone e scarpe da ginnastica, per riscoprire il piacere di giocare sotto casa.
E la paura cede il passo alla soddisfazione.
(a cura di Erika Perrone)