donne Scienze e materie STEM
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Convegni

L’impegno di Gravina nella lotta per la parità di genere

Incontro su “le donne nelle Scienze e nelle materie STEM”.

È con orgoglio che Gravina per Natale non si tinge solo di rosso, ma anche… di rosa.
Sabato scorso presso ex Mattatoio si è tenuto l'evento intitolato "Le donne nelle Scienze e nelle Materie STEM".
Ad inaugurare questo convegno celebrativo, tutto al femminile, è stata l'interpretazione della poesia "La ballata delle donne" di Edoardo Sanguineti, accompagnata dalla proiezione di immagini fortemente evocative, recitata da alcune ragazze del Liceo scientifico, con altri studenti dello stesso istituto scolastico che hanno dato il loro contributo suonando due brani musicali, seguiti dal discorso introduttivo dell'assessore alle pari opportunità Antonella Lorusso, che ha sottolineato l'importanza che eventi di questa portata hanno nell' incoraggiare sempre più donne ad intraprendere una carriera nell'ambito scientifico, dimostrando la sua totale adesione agli ideali di molte associazioni che si occupano di diffondere cultura come strumento di emancipazione, libertà e indipendenza.

Associazioni che operano anche sul nostro territorio, come la Dominae Muricis Ets, che ha organizzato l'evento, e di cui una delle fondatrici, l'avv. Diletta D'Addario, è intervenuta per presentare e moderare delle donne straordinarie che hanno raccontato la propria testimonianza da remoto.
In questa staffetta di menti brillanti hanno preso la parola per prima la dott.ssa Laura Nacci, Direttrice della formazione dell'ente no profit SHETECH, nonché divulgatrice linguistica, che ha guidato il proprio discorso portando la platea a riflettere su come la parità di genere nell'ambito lavorativo parta anche dal modo in cui comunichiamo e come sia veicolata dalle scelte linguistiche o lessicali; ha proseguito raccontandoci di come, negli anni sessanta del secolo scorso, si pensava che la programmazione e l'informatica fossero lavori prettamente femminili, anch'esso un preconcetto generato sulla base di stereotipi, ciononostante, adesso la tendenza si è invertita al punto che le donne che lavorano nel settore del digital e dell'informatica sono in evidente minoranza rispetto agli uomini. La Direttrice della SHETECH, ha concluso il suo discorso dicendo che "stereotipi sociali e pregiudizi inconsci influenzano noi, le nostre percezioni, aspettative e scelte." Ed è proprio sugli stereotipi e i pregiudizi che ha voluto far luce la dott.ssa Sveva Avveduto, presidente dell'associazione donne e scienza, grazie alla visione di un video, reperibile anche su youtube, dal titolo "Not my cup of tea", che vede la partecipazione di ragazzi e ragazze di diverse fasce d'età ai quali vengono sottoposte alcune domande e le cui risposte fanno emergere in maniera allarmante come la percezione delle donne nella scienza sia viziata e vittima di stereotipi sessisti ben radicati, anche nelle nuove generazioni.

L'ultima donna ad aver preso la parola da remoto è stata la dott.ssa Simona Derosa, che ha infuso coraggio, trasmettendo il suo entusiasmo, a tutte le giovani donne presenti, raccontando la sua storia e la sua brillante carriera, che adesso l'ha portata a poter vantare l'incarico di UX Research lead in Google, insieme alle preoccupazioni in cui una donna che lavora in un ambiente prevalentemente maschile può incorrere, eppure spronando a "costruire ponti e mettere sempre passione e duro lavoro al primo posto in ciò che si fa".

L'accompagnamento musicale della serata è proseguito con un brano di una compositrice greca, Eleni Karaindrou, eseguito da una docente dell'istituto comprensivo Santomasi-Scacchi, preceduto da una breve riflessione sulle donne compositrici e sul loro ruolo nella musica.

Un'altra donna che riveste un ruolo di spicco nella comunità scientifica è intervenuta in seguito per raccontare, in loco, la propria esperienza: la dott.ssa Cinzia Giannini, Direttrice dell'Istituto di Cristallografia presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Bari ha parlato dell'importanza che abbia per lei rivestire questa carica, essendo la prima donna dopo oltre un secolo a cui viene affidato questo incarico e di come sia fondamentale ruolo di supporto della famiglia nel percorso di realizzazione personale.

L'unico uomo ad aver partecipato in veste di divulgatore è stato il dott. Raffaele Mugnuolo, capo Ufficio Esplorazione e Infrastrutture Orbitanti Agenzia Spaziale Italiana sede di Matera, che ha curato un affascinate presentazione sul ruolo delle donne nell'astronomia, attraverso un excursus storico dai babilonesi ai tempi moderni, da Ipazia di Alessandria a Sally Ride, con un focus su Samantha Cristoforetti e le eccellenze italiane.
L'ultimo intervento che ha interessato le scuole è quello che ha visto come protagonisti gli alunni dell'istituto IPSIA Galilei che hanno presentato un robot da loro realizzato che ha li ha portati a partecipare ad un importante evento di robotica ad Atene.

Lo spettacolo conclusivo è stato una suggestiva performance teatrale curata delle studentesse della scuola secondaria dell'istituto comprensivo Santomasi-Scacchi dal titolo "La forza di sognare e di contare", che narra la storia di quattro donne, il cui contributo alla comunità scientifica è stato, non solo rilevante, ma fondamentale e che sono state innalzate a modello di come, con tenacia e perseveranza, chiunque possa realizzare i propri sogni.

Gli stessi studenti che si sono cimentati nella rappresentazione finale, hanno anche allestito una mostra d'arte, esponendo i quadri da loro realizzati.

Al termine dell'evento l'associazione Assieme, si è occupata di servire un modesto rinfresco a base di tarallo, pop corn e pettole calde!
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