Scuola e Università
L'istituto Ingannamorte premiato al Festival dantesco
Primo premio nella categoria animazione con il fumetto animato
Gravina - venerdì 15 aprile 2022
10.18
Il fumetto animato dell'Istituto comprensivo "Ingannamorte" di Gravina ha vinto il primo premio nella categoria Animazione del Festival dantesco, ricevendo i complimenti della giuria sia per la qualità delle immagini, sia per l'uso innovativo e didattico del dialetto.
Ha fatto centro, quindi, il progetto scolastico ideato per il Dantedì, con gli alunni della 2A protagonisti, e presentato al Festival dantesco dell'associazione Xenia di Roma. Realizzato un lavoro che mette insieme il fumetto e il video. L'utilizzo del fumetto parlato è lo strumento con cui la scuola ha voluto avvicinare i giovani alla conoscenza della Divina commedia di Dante.
Il progetto è intitolato "Dal ponte di Gravina giù fino all'Inferno" e in questo modo per la trasposizione l'espediente narrativo ha anche una collocazione geografica ben riconoscibile. "Se l'identità di un popolo si manifesta attraverso la propria lingua, allora il dialetto diventa intima espressione delle nostre radici culturali", si legge nel progetto, per spiegare come il progetto si è sviluppato. D'altronde lo fece anche Dante: esaltare il volgare fiorentino fino a renderlo lingua nazionale.
Il risultato è diventato un video (per vederlo copia e incolla il link: https://www.youtube.com/watch?v=e00snrjMIvw) mentre i successivi episodi si potranno vedere sui social Facebook (Istituto Comprensivo N. Ingannamorte) e Instagram (ingannamorte_22).
Ha fatto centro, quindi, il progetto scolastico ideato per il Dantedì, con gli alunni della 2A protagonisti, e presentato al Festival dantesco dell'associazione Xenia di Roma. Realizzato un lavoro che mette insieme il fumetto e il video. L'utilizzo del fumetto parlato è lo strumento con cui la scuola ha voluto avvicinare i giovani alla conoscenza della Divina commedia di Dante.
Il progetto è intitolato "Dal ponte di Gravina giù fino all'Inferno" e in questo modo per la trasposizione l'espediente narrativo ha anche una collocazione geografica ben riconoscibile. "Se l'identità di un popolo si manifesta attraverso la propria lingua, allora il dialetto diventa intima espressione delle nostre radici culturali", si legge nel progetto, per spiegare come il progetto si è sviluppato. D'altronde lo fece anche Dante: esaltare il volgare fiorentino fino a renderlo lingua nazionale.
Il risultato è diventato un video (per vederlo copia e incolla il link: https://www.youtube.com/watch?v=e00snrjMIvw) mentre i successivi episodi si potranno vedere sui social Facebook (Istituto Comprensivo N. Ingannamorte) e Instagram (ingannamorte_22).