Politica
L'opposizione all'attacco di Valente
Antonio Stragapede intima la resa all'amministrazione comunale. "Il vecchio teatrino della politica è finito".
Gravina - domenica 3 marzo 2013
17.10
Nuove bordate all'indirizzo dell'amministrazione comunale arrivano dalle forze di minoranza.
Ad intimare letteralmente la resa a Palazzo di città è il consigliere Antonio Stragapede, eletto tra le fila del movimento "La Puglia per Vendola". Afferma l'esponente vendoliano: "Ormai anche Gravina è sull'orlo del baratro, spinta dal primo cittadino Valente che non avendo da mesi la maggioranza continua a sedere sulla poltrona di sindaco, non curandosi del totale abbandono e immobilismo della macchina amministrativa e della totale carenza di politiche di programmazione economica e sociale per tentare di dare risposta ai bisogni dei cittadini di Gravina". Prosegue Stragapede: "L'assenza di qualsiasi iniziativa politica, che prenda atto del fallimento di questa amministrazione, ci fa capire, purtroppo, che ancora una volta si antepongono i propri interessi di bottega al dramma che vive la nostra città".
In coda, l'affondo: "Si continua ad anteporre il mercatino delle trattative da bar e da corridoi ad un'azione di verità, trasparenza e di responsabilità. Ma il vecchio teatrino della politica è finito: bisogna arrendersi".
Ad intimare letteralmente la resa a Palazzo di città è il consigliere Antonio Stragapede, eletto tra le fila del movimento "La Puglia per Vendola". Afferma l'esponente vendoliano: "Ormai anche Gravina è sull'orlo del baratro, spinta dal primo cittadino Valente che non avendo da mesi la maggioranza continua a sedere sulla poltrona di sindaco, non curandosi del totale abbandono e immobilismo della macchina amministrativa e della totale carenza di politiche di programmazione economica e sociale per tentare di dare risposta ai bisogni dei cittadini di Gravina". Prosegue Stragapede: "L'assenza di qualsiasi iniziativa politica, che prenda atto del fallimento di questa amministrazione, ci fa capire, purtroppo, che ancora una volta si antepongono i propri interessi di bottega al dramma che vive la nostra città".
In coda, l'affondo: "Si continua ad anteporre il mercatino delle trattative da bar e da corridoi ad un'azione di verità, trasparenza e di responsabilità. Ma il vecchio teatrino della politica è finito: bisogna arrendersi".