Politica
"L’opposizione fa polemica strumentale"
La presidente Digiesi si difende
Gravina - lunedì 2 dicembre 2019
13.00
Polemiche strumentali e nessuna violazione del regolamento. Non si è fatta attendere la reazione della presidente del consiglio comunale Maria Pina Digiesi che pur all'estero, ha fatto recapitale il proprio disappunto nei confronti del comunicato stampa sottoscritto dall'intera opposizione consiliare nel quel veniva accusata di aver "strumentalmente rinviato il consiglio comunale del 29 novembre per tutelare gli equilibri di maggioranza".
Parole che non sono piaciute alla presidente la quale, attraverso una nota stampa diffusa dal Comune, ha fatto sapere che "il rinvio che si assume come presunta, inaudita violazione delle norme, è un differimento di soli 4 giorni, dal 29 Novembre al 3 Dicembre: nessuna cancellazione o rinvio sine die, dunque, ma un posticipo di 96 ore".
Peraltro, osserva la presidente, "il rinvio in questione si è reso opportuno per miei impegni personali all'estero: dal momento che i punti in discussione sono di rilevante importanza, ho chiesto un breve differimento, per poter presenziare ai lavori e presiederli personalmente. Inizialmente, in via informale, un po' tutti i colleghi si erano detti disponibili ad accogliere questa richiesta, vista anche l'esiguità del rinvio. Poi, strada facendo, qualcuno ha cambiato idea".
"Le opposizioni, esercitando una prerogativa propria di ciascun consigliere, hanno presentato tre distinte richieste di convocazione del consiglio su punti diversi, da tenersi nell'arco di venti giorni. In conferenza dei capigruppo, vista l'esigenza di programmare tre distinte sedute, era stato deciso di svolgerne una prima il 22 Novembre, una la seconda il 29. Al momento di chiedere di posticipare la seduta del 29 Novembre al 3 Dicembre, non ho deciso in autonomia, come pure il Regolamento consente dal momento che la conferenza dei capigruppo è un organo consultivo, ma ho comunque ritenuto doveroso riconvocare la conferenza dei capigruppo. In quella sede, assenti quasi tutti i gruppi di opposizione, a larga maggioranza si è comunque deciso di spostare la seduta di 4 giorni".
Aggiunge ancora Digiesi: "Nell'assumere anche questa scelta il Regolamento è stato sempre ben considerato, specie nella parte, forse non molta nota, in cui prevede che la convocazione del consiglio, effettuata dal presidente, deve in ogni caso tener conto delle esigenze dei suoi componenti". "Alla luce dei chiarimenti forniti, le accuse lanciate con clamore volutamente mediatico appaiono fuori luogo, comunque eccessive. Auspico pertanto che le ragioni della dialettica politica, necessaria e sempre legittima, tengano sempre nella dovuta considerazione e nel doveroso riguardo le istituzioni e gli organi di garanzia".
Parole che non sono piaciute alla presidente la quale, attraverso una nota stampa diffusa dal Comune, ha fatto sapere che "il rinvio che si assume come presunta, inaudita violazione delle norme, è un differimento di soli 4 giorni, dal 29 Novembre al 3 Dicembre: nessuna cancellazione o rinvio sine die, dunque, ma un posticipo di 96 ore".
Peraltro, osserva la presidente, "il rinvio in questione si è reso opportuno per miei impegni personali all'estero: dal momento che i punti in discussione sono di rilevante importanza, ho chiesto un breve differimento, per poter presenziare ai lavori e presiederli personalmente. Inizialmente, in via informale, un po' tutti i colleghi si erano detti disponibili ad accogliere questa richiesta, vista anche l'esiguità del rinvio. Poi, strada facendo, qualcuno ha cambiato idea".
"Le opposizioni, esercitando una prerogativa propria di ciascun consigliere, hanno presentato tre distinte richieste di convocazione del consiglio su punti diversi, da tenersi nell'arco di venti giorni. In conferenza dei capigruppo, vista l'esigenza di programmare tre distinte sedute, era stato deciso di svolgerne una prima il 22 Novembre, una la seconda il 29. Al momento di chiedere di posticipare la seduta del 29 Novembre al 3 Dicembre, non ho deciso in autonomia, come pure il Regolamento consente dal momento che la conferenza dei capigruppo è un organo consultivo, ma ho comunque ritenuto doveroso riconvocare la conferenza dei capigruppo. In quella sede, assenti quasi tutti i gruppi di opposizione, a larga maggioranza si è comunque deciso di spostare la seduta di 4 giorni".
Aggiunge ancora Digiesi: "Nell'assumere anche questa scelta il Regolamento è stato sempre ben considerato, specie nella parte, forse non molta nota, in cui prevede che la convocazione del consiglio, effettuata dal presidente, deve in ogni caso tener conto delle esigenze dei suoi componenti". "Alla luce dei chiarimenti forniti, le accuse lanciate con clamore volutamente mediatico appaiono fuori luogo, comunque eccessive. Auspico pertanto che le ragioni della dialettica politica, necessaria e sempre legittima, tengano sempre nella dovuta considerazione e nel doveroso riguardo le istituzioni e gli organi di garanzia".