Politica
L'Udc prenota la verifica: "Va fatta, ma a giugno"
Tonino Masiello spiega la posizione del partito. Intanto Sel annuncia ricorso al Consiglio di Stato.
Gravina - domenica 28 ottobre 2012
7.51
"La squadra non si cambia. Almeno sino al suo primo compleanno".
Parola di Tonino Masiello. Il vicecoordinatore provinciale dell'Udc, all'indomani della sentenza con cui il Tar pugliese ha cassato il ricorso presentato da Domenico Leanza (Sel), non ha nessun voglia di presentare il conto all'amministrazione Valente. Resteranno forse delusi quanti s'aspettavano un'Udc pronta a dichiarar guerra ora che il gruppo consiliare scudocrociato rappresenta la seconda batteria, dopo quella democratica, in seno all'assemblea consiliare. "Non abbiamo nessuna intenzione di chiedere nulla a questa amministrazione", taglia però corto l'avvocato, escludendo ogni possibilità di rimpasto all'interno della compagine amministrativa. quantomeno per il momento: "E' ancora presto per chiedere dei cambiamenti in una giunta che è al lavoro appena da 5 mesi. Portiamo pazienza e aspettiamo i risultati". Lui, Antonio Masiello, l'ex vice sindaco dell'era Divella, "un'amministrazione flagellata dai continui tumulti interni", dice oggi, è deciso a tutelare la stabilità di governo: "All'indomani della crisi interna al Fli, e questo lo dico con vanto, proprio noi dell'Udc abbiamo preteso che la giunta restasse invariata".
Del resto, aggiunge il dirigente provinciale centrista, "la storia non è ancora finita perché certamente Sel ricorrerà al Consiglio di Stato". E lo stesso Masiello sottolinea la diversa interpretazione data dai magistrati baresi rispetto all'orientamento seguito da altri Tar: "A Bari hanno deciso di tutelare il principio della governabilità, ma la giurisprudenza è tutt'altro che chiara".
Ma è sulla verifica e sul possibile rimpasto che Masiello si mostra più realista del re. E se l'attuale vicesindaco Gino Lorusso si mostra pronto a stappare lo champagne per suggellare la consacrazione dell'Udc al ruolo di seconda forza della coalizione, dunque con diritto "a veder riconosciuto il suo peso politico all'interno della coalizione", l'ex vicesindaco tira invece il freno: "Aspettiamo". Ma l'attesa pare essere a tempo: "Al primo compleanno di questa giunta - chiosa Masiello - apriremo una verifica e allora sì che potremo far valere il nostro peso, non in termini di numeri, ma di risultati raggiunti".
Sul fronte Sel, intanto, ci si lecca le ferite e si pensa già al ricorso al Consiglio di Stato.
Parola di Tonino Masiello. Il vicecoordinatore provinciale dell'Udc, all'indomani della sentenza con cui il Tar pugliese ha cassato il ricorso presentato da Domenico Leanza (Sel), non ha nessun voglia di presentare il conto all'amministrazione Valente. Resteranno forse delusi quanti s'aspettavano un'Udc pronta a dichiarar guerra ora che il gruppo consiliare scudocrociato rappresenta la seconda batteria, dopo quella democratica, in seno all'assemblea consiliare. "Non abbiamo nessuna intenzione di chiedere nulla a questa amministrazione", taglia però corto l'avvocato, escludendo ogni possibilità di rimpasto all'interno della compagine amministrativa. quantomeno per il momento: "E' ancora presto per chiedere dei cambiamenti in una giunta che è al lavoro appena da 5 mesi. Portiamo pazienza e aspettiamo i risultati". Lui, Antonio Masiello, l'ex vice sindaco dell'era Divella, "un'amministrazione flagellata dai continui tumulti interni", dice oggi, è deciso a tutelare la stabilità di governo: "All'indomani della crisi interna al Fli, e questo lo dico con vanto, proprio noi dell'Udc abbiamo preteso che la giunta restasse invariata".
Del resto, aggiunge il dirigente provinciale centrista, "la storia non è ancora finita perché certamente Sel ricorrerà al Consiglio di Stato". E lo stesso Masiello sottolinea la diversa interpretazione data dai magistrati baresi rispetto all'orientamento seguito da altri Tar: "A Bari hanno deciso di tutelare il principio della governabilità, ma la giurisprudenza è tutt'altro che chiara".
Ma è sulla verifica e sul possibile rimpasto che Masiello si mostra più realista del re. E se l'attuale vicesindaco Gino Lorusso si mostra pronto a stappare lo champagne per suggellare la consacrazione dell'Udc al ruolo di seconda forza della coalizione, dunque con diritto "a veder riconosciuto il suo peso politico all'interno della coalizione", l'ex vicesindaco tira invece il freno: "Aspettiamo". Ma l'attesa pare essere a tempo: "Al primo compleanno di questa giunta - chiosa Masiello - apriremo una verifica e allora sì che potremo far valere il nostro peso, non in termini di numeri, ma di risultati raggiunti".
Sul fronte Sel, intanto, ci si lecca le ferite e si pensa già al ricorso al Consiglio di Stato.