Eventi
“La calunnia” approda al Teatro Vida
Ingiuria, diffamazione e calunnia: i temi caldi dello spettacolo
Gravina - lunedì 5 dicembre 2011
18.44
"Può una calunnia mettere in subbuglio la vita di un essere umano?" : questa la riflessione che la Filodrammatica Ciccio Clori ha voluto suscitare con la messa in scena dello spettacolo "La calunnia" tratto da "the children's hour" di Lillian Hellman con adattamento e regia Nico Manghisi.
Il dramma racconta la storia di Karen e Martha, due insegnanti che dirigono una scuola privata femminile che va molto bene nell'America dei primi anni '60. Karen prepara le nozze con il suo promesso sposo, il dottore locale e tutto sembra scorrere per il meglio fino a quando la calunnia di una delle studentesse sul tipo di rapporto tra le due insegnanti rovina la vita di tutti.
Un'interpretazione commovente quella dell'insegnante che attraverso la calunnia sente davvero di provare un sentimento profondo per la sua collega tanto da trovare come unica soluzione al dramma che vive, il suicidio. Una recitazione veritiera quella della studentessa che mette in giro la calunnia, la quale suscita nel pubblico voglia di prendela a schiaffi per la sua malvagità.
La platea, come di consueto, numerosa ed attenta, sabato sera con il commissario prefettizio in prima fila, ha molto apprezzato la commedia.
Il finale ha, però, lasciato tutti con un po' di amaro in bocca… forse ci si aspettava un lieto fine o per lo meno un finale diverso… "E' forse la maestra innamorata del futuro sposo della sua collega? Questo è il suo dramma interiore? Oppure è gelosa della sua collega perchè ne è innamorata?" – queste le voci in sala pochi minuti prima del finale.
Il dramma racconta la storia di Karen e Martha, due insegnanti che dirigono una scuola privata femminile che va molto bene nell'America dei primi anni '60. Karen prepara le nozze con il suo promesso sposo, il dottore locale e tutto sembra scorrere per il meglio fino a quando la calunnia di una delle studentesse sul tipo di rapporto tra le due insegnanti rovina la vita di tutti.
Un'interpretazione commovente quella dell'insegnante che attraverso la calunnia sente davvero di provare un sentimento profondo per la sua collega tanto da trovare come unica soluzione al dramma che vive, il suicidio. Una recitazione veritiera quella della studentessa che mette in giro la calunnia, la quale suscita nel pubblico voglia di prendela a schiaffi per la sua malvagità.
La platea, come di consueto, numerosa ed attenta, sabato sera con il commissario prefettizio in prima fila, ha molto apprezzato la commedia.
Il finale ha, però, lasciato tutti con un po' di amaro in bocca… forse ci si aspettava un lieto fine o per lo meno un finale diverso… "E' forse la maestra innamorata del futuro sposo della sua collega? Questo è il suo dramma interiore? Oppure è gelosa della sua collega perchè ne è innamorata?" – queste le voci in sala pochi minuti prima del finale.