La città
La chiusura dell’ufficio di collocamento tiene ancora banco
L’esecutivo approva la delibera. "Si attende che le segreterie provinciali lunedì propongano una serie di modifiche"
Gravina - domenica 22 luglio 2012
09.00
Si attendeva che l'amministrazione ponesse in essere tutti gli atti amministrativi necessari per "risolvere definitivamente la questione ufficio di collocamento".
E così è arrivata la delibera.
Porta la data del 20 luglio 2012 il documento con cui la giunta ha deliberato di manifestare "la propria ferma contrarietà a qualsiasi ipotesi di dannosa soppressione del Policentro per l'Impiego"; "di formulare, istanza formale al Presidente della Provincia di Bari, affinché, accogliendo le osservazioni formulate, riveda in autotutela quanto disposto con la deliberazione G.P.n.64/2012, nella parte inerente la soppressione del Policentro; di impegnarsi, a porre in essere allo scopo, ogni forma di collaborazione istituzionale utile, anche in ordine alle rappresentate esigenze di natura organizzativa".
In riferimento a quest'ultimo punto il sindaco ha precisato che "l'amministrazione non si opporrà a qualsivoglia decisione prenderà la provincia sulla riorganizzazione dell'ufficio, ad una eventuale richiesta di riduzione del personale, o di sostegno al pagamento di qualche utenza, perché a noi interessa il servizio".
Alla base della ferma contrarietà alla chiusura del centro il "disagio di dover raggiungere altri paesi per un semplice certificato di disoccupazione. Del resto diventa difficile comprendere tale decisione della Provincia alla luce dei dati relativi al Centro per l'Impiego di Gravina con circa 50.000 abitanti come bacino d'utenza e di circa 9000 pratiche evase ogni anno, dati di gran lunga superiori rispetto ad altri uffici rimasti in vita", si legge nella relazione a firma del sindaco.
"Che sia chiaro a tutti, ad oggi l'atto di chiusura dell'ufficio è rimasto invariato. Si attende che le segreterie provinciali propongano lunedì una serie di modifiche all'attuale situazione, considerando che si è presa consapevolezza del fatto che la chiusura arrecherebbe molti più disagi rispetto ai risparmi dei costi", ha precisato il segretario della CGIL, il consigliere Varrese.
E così è arrivata la delibera.
Porta la data del 20 luglio 2012 il documento con cui la giunta ha deliberato di manifestare "la propria ferma contrarietà a qualsiasi ipotesi di dannosa soppressione del Policentro per l'Impiego"; "di formulare, istanza formale al Presidente della Provincia di Bari, affinché, accogliendo le osservazioni formulate, riveda in autotutela quanto disposto con la deliberazione G.P.n.64/2012, nella parte inerente la soppressione del Policentro; di impegnarsi, a porre in essere allo scopo, ogni forma di collaborazione istituzionale utile, anche in ordine alle rappresentate esigenze di natura organizzativa".
In riferimento a quest'ultimo punto il sindaco ha precisato che "l'amministrazione non si opporrà a qualsivoglia decisione prenderà la provincia sulla riorganizzazione dell'ufficio, ad una eventuale richiesta di riduzione del personale, o di sostegno al pagamento di qualche utenza, perché a noi interessa il servizio".
Alla base della ferma contrarietà alla chiusura del centro il "disagio di dover raggiungere altri paesi per un semplice certificato di disoccupazione. Del resto diventa difficile comprendere tale decisione della Provincia alla luce dei dati relativi al Centro per l'Impiego di Gravina con circa 50.000 abitanti come bacino d'utenza e di circa 9000 pratiche evase ogni anno, dati di gran lunga superiori rispetto ad altri uffici rimasti in vita", si legge nella relazione a firma del sindaco.
"Che sia chiaro a tutti, ad oggi l'atto di chiusura dell'ufficio è rimasto invariato. Si attende che le segreterie provinciali propongano lunedì una serie di modifiche all'attuale situazione, considerando che si è presa consapevolezza del fatto che la chiusura arrecherebbe molti più disagi rispetto ai risparmi dei costi", ha precisato il segretario della CGIL, il consigliere Varrese.