Eventi
La Compagnia "La Torre del Drago" porta in scena al Vida "La Fiera delle Falsità"
Una parentesi sul mondo moderno che cerca la perfezione e rifiuta la diversità
Gravina - lunedì 7 novembre 2016
17.44
Fingere per sopravvivere in un mondo che non accetta la diversità. Questa è la morale della tragicommedia inscenata dalla compagnia "La Torre del Drago", ospite al Vida per la rassegna "Amattori...insieme".
Sei ragazzi in scena, Nik, Nok, Odd, Pam, Tam e Dream, attendono l'appuntamento mensile con la grande fiera di Strabilia, per scoprire le novità del mercante Mr. Strabilio. Pur consapevoli di essere attratti da vane illusioni, i giovani dimostrano di apprezzare gli oggetti 'strabilianti' del mercante, senza rivelare le proprie reali considerazioni ed emozioni. Una maschera che quotidianamente indossano di giorno per sentirsi accettati dal mondo, ma al calar della notte che smuove le coscienze e riaffiora i pensieri e i desideri più nascosti, i giovani vivono dolorosamente il conflitto con la realtà e fanno i conti con gli inevitabili sensi di colpa e di inadeguatezza, accentuato da uno splendido gioco di luci ed ombre.
C'è chi ama il proprio simile e rinnega i propri sentimenti, chi non accetta il proprio corpo e digiuna per giorni e chi mente costantemente per sentirsi parte della massa. Ragazzi 'marionette' vittime del pregiudizio di una società che aspira alla perfezione e non lascia spazio alla libertà di pensiero, né di amare incondizionatamente, e che spinge i protagonisti a stordire i pensieri tra il fumo e l'alcool pur di dar loro una tregua per qualche istante. Idee e sentimenti che soccombono in silenzi interiori.
Anoressia, alcolismo... è questa la perfezione? E se fosse il mondo ad essere inadeguato e il dolore quotidiano fosse il segno di una vita vissuta nella verità?
Sei ragazzi in scena, Nik, Nok, Odd, Pam, Tam e Dream, attendono l'appuntamento mensile con la grande fiera di Strabilia, per scoprire le novità del mercante Mr. Strabilio. Pur consapevoli di essere attratti da vane illusioni, i giovani dimostrano di apprezzare gli oggetti 'strabilianti' del mercante, senza rivelare le proprie reali considerazioni ed emozioni. Una maschera che quotidianamente indossano di giorno per sentirsi accettati dal mondo, ma al calar della notte che smuove le coscienze e riaffiora i pensieri e i desideri più nascosti, i giovani vivono dolorosamente il conflitto con la realtà e fanno i conti con gli inevitabili sensi di colpa e di inadeguatezza, accentuato da uno splendido gioco di luci ed ombre.
C'è chi ama il proprio simile e rinnega i propri sentimenti, chi non accetta il proprio corpo e digiuna per giorni e chi mente costantemente per sentirsi parte della massa. Ragazzi 'marionette' vittime del pregiudizio di una società che aspira alla perfezione e non lascia spazio alla libertà di pensiero, né di amare incondizionatamente, e che spinge i protagonisti a stordire i pensieri tra il fumo e l'alcool pur di dar loro una tregua per qualche istante. Idee e sentimenti che soccombono in silenzi interiori.
Anoressia, alcolismo... è questa la perfezione? E se fosse il mondo ad essere inadeguato e il dolore quotidiano fosse il segno di una vita vissuta nella verità?