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Eventi

La Costruzione

Sul palco la compagnia Luna Nova. Appuntamento al Vida

Racchiusa in 35 pagine di copione una vicenda storica, per certi versi inquietante, sicuramente emblematica, il cui epilogo colpisce : l'autore, Roberto Russo, che ne scrive; e noi, che la scopriamo, la leggiamo e proviamo a metterla in scena.
Sensibili, come siamo, alla tematica. Volendo rendere prossime a tutti noi le difficoltà, le contraddizioni, le ingiustizie che costellano l' esistenza di alcuni, di nulla colpevoli, se non di non essere 'omologabili', affrontiamo a viso aperto l'argomento dell'omosessualità con una commedia di 'parola' che, attraverso il processo a De Barbieri, mette , in realtà, sotto accusa la "manipolazione" continua e senza tregua alla quale siamo sottoposti.
Chi sono De Barbieri Luigi e Marchese Antonio? Due amici? Due compagni? Due amanti ? Sicuramente due persone, due innamorati che ,un giorno del 1883 prendono una stanza nell'Albergo del Sole a Genova e vi si rifugiano. Accade che un vicino di stanza ascolta qualcosa attraverso la parete confinante e la interpreta a suo modo, esagerando? Chissà!? Certo è che quanto egli afferma sarà sufficiente a far condannare De Barbieri e Marchese per atti contrari alla pubblica decenza e a macchiare per sempre la loro esistenza.
Russo, e noi con lui, riporta questa vicenda ai giorni nostri e la sottopone al parere del pubblico che diventa così una giuria ideale.

Tre i personaggi:
De Barbieri Luigi stesso e la pudica Lanza Antonietta ,a volte signorina e a volte signora, secondo il grado della sua 'verginità morale'; entrambi catturati nel loro tempo e catapultati nell'oggi – a rimarcarlo saranno i costumi di scena e la recitazione i cui toni e ritmi ricorderanno l' "educazione" del tempo.
Il Consigliere Parini, terzo personaggio, di cui non conosciamo nemmeno il nome di battesimo, è , a nostro avviso, un uomo senza tempo. Vissuto allora.. oggi.. domani.. Onnipresente, con gli stessi modi, le identiche parole; la sua toga è eterna, nulla nel suo abbigliamento, nel suo parlare, nei suoi gesti, potrà storicamente collocarlo .
Lo stesso luogo della vicenda è un luogo avulso . Scarno. Essenziale. E' il luogo non luogo del Parini. Forse l'aula di un fantomatico tribunale.
Parini che, tra la strenua difesa del De barbieri, a tratti vincente, e le candide osservazioni della Lanza, svela il suo reale progetto, il suo vero obiettivo:non c'è pensiero che attraversi la nostra mente, o azione che poniamo in essere; che non sia stata decisa da lui e da quelli come lui che "ci controllano e ci guidano" per il nostro bene..

Ecco la costruzione.
Ma sarà proprio la candida, tenera, banale, spesso fuori luogo 'signorina' Lanza, Lei, la Voce del Popolo, l'Opinione Pubblica, a scardinare l'ingranaggio, a distruggere la "costruzione".
Qualche pennellata di musica qua e là a sottolineare la vera ragione di fondo che ha mosso De Barbieri e a cui spesso Luigi fa riferimento : l'AMORE.
Le note saranno quelle di Chajkovskij , anch'egli vissuto allora, costretto a matrimoni di convenienza per mascherare la sua omosessualità e morto suicida. I brani saranno quelli da lui composti per gli innamorati più famosi al mondo : Romeo e Giulietta.
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