Politica
La Dc denuncia: "Le aziende del settore eolico non mantengono i patti col Comune"
Aldo Dibattista: "Intervenga il commissario prefettizio"
Gravina - mercoledì 15 febbraio 2012
19.03
Una pala eolica? E' energia pulita. Ma se gira senza lasciar quattrini (nei forzieri pubblici), è solo uno scempio ambientale.
Aldo Dibattista torna sulla scena. Lo fa lanciando, da commissario provinciale della Democrazia cristiana, una crociata per il dilagare dell'eolico a gratis. Che starebbe attecchendo, afferma, anche nelle campagne gravinesi, privando di benifici concreti le casse municipali.
In una lettera indirizzata al commissario prefettizio del Comune di Gravina, l'esponente politico democristiano segnala infatti la propria "preoccupazione e quella del partito che rappresento, e credo di tutta la comunità gravinese, circa la forte invasività di decine e decine di mega torri eoliche di circa 100 metri di altezza, che a breve deturperanno il nostro bellissimo paesaggio". Timori legati, spiega Dibattista, "ai progetti autorizzati dalla Regione Puglia: circa 60 pali eolici saranno installati nel nostro territorio, in netto contrasto con la sua vocazione naturalistica. Eppure, nel 2008 il Comune, quando decise di avvalersi delle energie rinnovabili, lo fece con grande senso di responsabilità, approvando anche uno schema di convenzione che prevedeva, a vantaggio dell'ente, dei corrispettivi economici vantaggiosi per mitigare l'impatto ambientale e pianificare opere pubbliche, turistiche, ambientali".
S'arriva così, seguendo il filo del tempo e della memoria, agli anni del governo civico a guida Divella. "Quella amministrazione comunale di cui anch'io facevo parte", ricorda il commissario provinciale della Dc, "su mia proposta chiedeva impegni seri agli imprenditori del vento, a tutela della comunità gravinese: il rifacimento di diversi chilometri di strade urbane, royalties e la sottoscrizione della convenzione del 2008. Inoltre si chiedeva che fosse costruita una torre da un megawatt da donare al Comune per le sue esigenze". Adesso però, secondo Dibattista, si starebbe deviando dalla via tracciata. E la responsabilità sarebbe tutta degli attuali inquilini del Municipio. "Mi risulta che si stia procedendo a rilasciare permessi e autorizzazioni senza che le aziende ventose", scrive testualmente Dibattista nella missiva indirizzata al prefetto Ciro Trotta, "abbiano mantenuto gli impegni assunti per sopperire ai danni che arrecheranno alla natura". Motivo per il quale "si chiede di sospendere immediatamente il rilascio dei permessi e di convocare un tavolo tecnico-politico-sindacale per far sì che al danno non si aggiunga la beffa, nel silenzio dei tanti partiti e uomini politici che non parlano di queste cose".
Attenti alle pale: la Dc non fa sconti. A nessuno.
Aldo Dibattista torna sulla scena. Lo fa lanciando, da commissario provinciale della Democrazia cristiana, una crociata per il dilagare dell'eolico a gratis. Che starebbe attecchendo, afferma, anche nelle campagne gravinesi, privando di benifici concreti le casse municipali.
In una lettera indirizzata al commissario prefettizio del Comune di Gravina, l'esponente politico democristiano segnala infatti la propria "preoccupazione e quella del partito che rappresento, e credo di tutta la comunità gravinese, circa la forte invasività di decine e decine di mega torri eoliche di circa 100 metri di altezza, che a breve deturperanno il nostro bellissimo paesaggio". Timori legati, spiega Dibattista, "ai progetti autorizzati dalla Regione Puglia: circa 60 pali eolici saranno installati nel nostro territorio, in netto contrasto con la sua vocazione naturalistica. Eppure, nel 2008 il Comune, quando decise di avvalersi delle energie rinnovabili, lo fece con grande senso di responsabilità, approvando anche uno schema di convenzione che prevedeva, a vantaggio dell'ente, dei corrispettivi economici vantaggiosi per mitigare l'impatto ambientale e pianificare opere pubbliche, turistiche, ambientali".
S'arriva così, seguendo il filo del tempo e della memoria, agli anni del governo civico a guida Divella. "Quella amministrazione comunale di cui anch'io facevo parte", ricorda il commissario provinciale della Dc, "su mia proposta chiedeva impegni seri agli imprenditori del vento, a tutela della comunità gravinese: il rifacimento di diversi chilometri di strade urbane, royalties e la sottoscrizione della convenzione del 2008. Inoltre si chiedeva che fosse costruita una torre da un megawatt da donare al Comune per le sue esigenze". Adesso però, secondo Dibattista, si starebbe deviando dalla via tracciata. E la responsabilità sarebbe tutta degli attuali inquilini del Municipio. "Mi risulta che si stia procedendo a rilasciare permessi e autorizzazioni senza che le aziende ventose", scrive testualmente Dibattista nella missiva indirizzata al prefetto Ciro Trotta, "abbiano mantenuto gli impegni assunti per sopperire ai danni che arrecheranno alla natura". Motivo per il quale "si chiede di sospendere immediatamente il rilascio dei permessi e di convocare un tavolo tecnico-politico-sindacale per far sì che al danno non si aggiunga la beffa, nel silenzio dei tanti partiti e uomini politici che non parlano di queste cose".
Attenti alle pale: la Dc non fa sconti. A nessuno.