Eventi
La Fidapa dice NO alla violenza sulle donne
Un convegno per informare e salvare
Gravina - martedì 26 novembre 2019
10.21
Si è svolto nei saloni del Museo Civico di Gravina, il Convegno promosso dalla Fidapa in occasione dalla "Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne".
Spaventosi i numeri in Italia. Dall'inizio dell'anno, ci sono stati 96 femminicidi, ogni quarto d'ora un caso di stalking o maltrattamenti. "Il bilancio dei femminicidi ci restituisce la fotografia di una agghiacciante e inaccettabile mattanza di genere – ha dichiarato il presidente del Senato Elisabetta Casellati - una violenza che va fermata con la formazione, la prevenzione, il contrasto e senza concedere sconti a nessun atteggiamento di sopraffazione, da quello fisico a quello psicologico. Nessuna misura penale, processuale o amministrativa potrà mai avere piena efficacia se non vi sarà un impegno altrettanto incisivo sul piano dell'educazione. Le leggi non bastano se le menti non cambiano".
A Gravina l'appuntamento organizzato dalla Fidapa è stato occasione per riflettere, informare e discutere su quella che è una piaga sociale con numeri in continua crescita.
Ad accogliere i presenti, la presidente della FIDAPA di Gravina, Maria Giovanna Buonamassa che si è detta soddisfatta dalla risposta della cittadinanza unita al grido unanime delle socie: "NO alla violenza sulle donne".
"Informare per fermare" il titolo del convegno, perché "Informarsi per Conoscere significa Salvarsi".
E informazioni chiare, dettagliate, attendibili perché supportate da esperienze sul campo e da documenti ufficiali sono venute dalle relatrici: la psicologa-psicoterapeuta Marialucia Lorusso, Maria Pia Vigilante presidente dell'associazione G.I.R.A.F.F.A. onlus e Eufemia Ippolito Past Presidente Nazionale FIDAPA BPW Italy e Legal Advice International.
Se si vuole arginare il fenomeno fino a tentare di sconfiggerlo, bisogna conoscere la psicologia dell'aggressore che mette in atto determinati comportamenti per privare la donna di autostima, man mano la isolano, fino a renderla dipendente dallo stesso: giunta a questo punto, la vittima ormai è entrata in un tunnel oscuro dal quale è difficile uscire. Bisogna chiedere aiuto già dalle prime avvisaglie e rivolgersi ai centri antiviolenza. Inoltre, ha ribadito la Presidente, c'è bisogno di un mutamento culturale, che deve partire dalla scuola; bisogna sconfiggere gli stereotipi, abbattere il muro della discriminazione di genere e attribuire alla bambina fin dalla nascita le stesse opportunità dei coetanei maschi.
All'incontro ha preso parte anche l'assessore comunale alle Pari opportunità, Claudia Stimola, che ha sottolineato l'importanza della denuncia da parte delle vittime, confermando anche l'apertura del primo centro antiviolenza a Gravina.
Durante la serata sono state declamate poesie di Alda Merini, da componenti della Compagnia teatrale METIS, la cui storia ci insegna come la violenza possa scalfire la vita di una persona, però l'ardore supera le ferite della violenza e non spegne l'impeto e la passione. L'impegno della Fidapa, a conclusione, è stato quello di onorare tutte coloro che non ce l'hanno fatta.
Angela Mazzotta
Spaventosi i numeri in Italia. Dall'inizio dell'anno, ci sono stati 96 femminicidi, ogni quarto d'ora un caso di stalking o maltrattamenti. "Il bilancio dei femminicidi ci restituisce la fotografia di una agghiacciante e inaccettabile mattanza di genere – ha dichiarato il presidente del Senato Elisabetta Casellati - una violenza che va fermata con la formazione, la prevenzione, il contrasto e senza concedere sconti a nessun atteggiamento di sopraffazione, da quello fisico a quello psicologico. Nessuna misura penale, processuale o amministrativa potrà mai avere piena efficacia se non vi sarà un impegno altrettanto incisivo sul piano dell'educazione. Le leggi non bastano se le menti non cambiano".
A Gravina l'appuntamento organizzato dalla Fidapa è stato occasione per riflettere, informare e discutere su quella che è una piaga sociale con numeri in continua crescita.
Ad accogliere i presenti, la presidente della FIDAPA di Gravina, Maria Giovanna Buonamassa che si è detta soddisfatta dalla risposta della cittadinanza unita al grido unanime delle socie: "NO alla violenza sulle donne".
"Informare per fermare" il titolo del convegno, perché "Informarsi per Conoscere significa Salvarsi".
E informazioni chiare, dettagliate, attendibili perché supportate da esperienze sul campo e da documenti ufficiali sono venute dalle relatrici: la psicologa-psicoterapeuta Marialucia Lorusso, Maria Pia Vigilante presidente dell'associazione G.I.R.A.F.F.A. onlus e Eufemia Ippolito Past Presidente Nazionale FIDAPA BPW Italy e Legal Advice International.
Se si vuole arginare il fenomeno fino a tentare di sconfiggerlo, bisogna conoscere la psicologia dell'aggressore che mette in atto determinati comportamenti per privare la donna di autostima, man mano la isolano, fino a renderla dipendente dallo stesso: giunta a questo punto, la vittima ormai è entrata in un tunnel oscuro dal quale è difficile uscire. Bisogna chiedere aiuto già dalle prime avvisaglie e rivolgersi ai centri antiviolenza. Inoltre, ha ribadito la Presidente, c'è bisogno di un mutamento culturale, che deve partire dalla scuola; bisogna sconfiggere gli stereotipi, abbattere il muro della discriminazione di genere e attribuire alla bambina fin dalla nascita le stesse opportunità dei coetanei maschi.
All'incontro ha preso parte anche l'assessore comunale alle Pari opportunità, Claudia Stimola, che ha sottolineato l'importanza della denuncia da parte delle vittime, confermando anche l'apertura del primo centro antiviolenza a Gravina.
Durante la serata sono state declamate poesie di Alda Merini, da componenti della Compagnia teatrale METIS, la cui storia ci insegna come la violenza possa scalfire la vita di una persona, però l'ardore supera le ferite della violenza e non spegne l'impeto e la passione. L'impegno della Fidapa, a conclusione, è stato quello di onorare tutte coloro che non ce l'hanno fatta.
Angela Mazzotta