Politica
La giunta parte per san Giuliano e lascia la guerra a casa
Richiesta di chiarimenti bipartisan inviata al primo cittadino
Gravina - venerdì 12 settembre 2014
16.24
Se l'amministrazione comunale a San Giuliano ci è andata per firmare un patto di amicizia, al suo rientro a Gravina dovrà augurarsi di sottoscrivere almeno un armistizio.
Mentre assessori, dipendenti e staff sono pronti per dare il via alla tre giorni milanese per portare un pezzo di Gravina tra i suoi concittadini emigranti nel Nord Italia, in terra natia infiammano le polemiche.
Alla vigilia della partenza della delegazione cittadina, organizzata dal Consorzio del Turismo e guidata dall'assessore Sergio Varvara, sulla scrivania del presidente del consiglio, Giacinto Lupoli, è arrivata una richiesta di chiarimenti da parte di alcuni consiglieri comunali in merito all'organizzazione della trasferta.
Una richiesta bipartisan che coinvolge esponenti dell'opposizione ma anche nomi di primo piano della maggioranza targata Valente tra cui consiglieri del Pd e del Fli, che chiedono di capire perché non sono stati informati del gemellaggio con il Comune di San Giuliano e della relativa presenza di una delegazione del Comune di Gravina "in cui non è prevista nessuna rappresentanza del consiglio comunale". In effetti a san Giuliano sono attesi ben otto, tra assessori e dipendenti che accompagneranno la compagnia teatrale dei Peuceti in questa tre giorni di scambi culturali. Una trasferta da 6.300,00 euro a carico del bilancio comunale per coprire le spese di grafica, materiale promozionale, trasporto totem e gigantografie, nolo totem, trasporto totem e scenografie teatrali, allestimento mostra, degustazione e show cooking, trasporto, vitto e alloggio per i membri della compagnia teatrale oltre alle spese di missione per amministratori e collaboratori.
A questo punto non resta che attendere le giustificazioni del primo cittadino a cui il presidente Lupoli ha inoltrato la richiesta di chiarimenti dopo aver preso atto "che ancora una volta sono state disattese le aspettative dei consiglieri comunali".
Mentre assessori, dipendenti e staff sono pronti per dare il via alla tre giorni milanese per portare un pezzo di Gravina tra i suoi concittadini emigranti nel Nord Italia, in terra natia infiammano le polemiche.
Alla vigilia della partenza della delegazione cittadina, organizzata dal Consorzio del Turismo e guidata dall'assessore Sergio Varvara, sulla scrivania del presidente del consiglio, Giacinto Lupoli, è arrivata una richiesta di chiarimenti da parte di alcuni consiglieri comunali in merito all'organizzazione della trasferta.
Una richiesta bipartisan che coinvolge esponenti dell'opposizione ma anche nomi di primo piano della maggioranza targata Valente tra cui consiglieri del Pd e del Fli, che chiedono di capire perché non sono stati informati del gemellaggio con il Comune di San Giuliano e della relativa presenza di una delegazione del Comune di Gravina "in cui non è prevista nessuna rappresentanza del consiglio comunale". In effetti a san Giuliano sono attesi ben otto, tra assessori e dipendenti che accompagneranno la compagnia teatrale dei Peuceti in questa tre giorni di scambi culturali. Una trasferta da 6.300,00 euro a carico del bilancio comunale per coprire le spese di grafica, materiale promozionale, trasporto totem e gigantografie, nolo totem, trasporto totem e scenografie teatrali, allestimento mostra, degustazione e show cooking, trasporto, vitto e alloggio per i membri della compagnia teatrale oltre alle spese di missione per amministratori e collaboratori.
A questo punto non resta che attendere le giustificazioni del primo cittadino a cui il presidente Lupoli ha inoltrato la richiesta di chiarimenti dopo aver preso atto "che ancora una volta sono state disattese le aspettative dei consiglieri comunali".