Palazzo di città
La Giunta sostiene il DDL "La Buona Scuola" della Regione Puglia
Riforma giudicata: penalizzante per il tessuto sociale gravinese e pugliese
Gravina - domenica 31 luglio 2016
La Giunta comunale, nella riunione tenutasi il giorno 20 Luglio 2016, ha manifestato con voto unanime il proprio consenso nel sostenere il disegno di legge della Regione Puglia su "La Buona Scuola", nel quale - contrariamente a quanto sancito nella riforma "La Buona Scuola" - è ritenuto penalizzante, per il tessuto socio-economico e culturale gravinese e pugliese, il trasferimento dei docenti per l'anno 2016/2017 in altre regioni italiane per due motivi: in primis, per un depauperamento del nostro patrimonio intellettuale che rischia di essere disperso nelle regioni centro-settentrionali; in più è insensato per quei docenti, che hanno sempre prestato servizio nelle province pugliesi, in quanto potrebbero ricoprire i posti disponibili presso le istituzioni scolastiche del nostro territorio.
Con l'approvazione della delibera, la Giunta ha espresso la propria disponibilità nell'instaurare, in sede di Conferenza Permanente tra Stato e Regioni, un confronto finalizzato a rendere la situazione del personale docente, che ha svolto servizio pluriennale presso le istituzioni scolastiche pugliesi, stabile e duraturo e che siano realizzate le basi per una rimodulazione dell'organico, bilanciando le cattedre di organico di diritto e i posti di potenziamento a seconda della necessità delle scuole pugliesi, dando la possibilità ai docenti residenti in Puglia e provenienti dalle Gae provinciali, di rientrare nei propri ambiti scolastici di residenza.
Con l'approvazione della delibera, la Giunta ha espresso la propria disponibilità nell'instaurare, in sede di Conferenza Permanente tra Stato e Regioni, un confronto finalizzato a rendere la situazione del personale docente, che ha svolto servizio pluriennale presso le istituzioni scolastiche pugliesi, stabile e duraturo e che siano realizzate le basi per una rimodulazione dell'organico, bilanciando le cattedre di organico di diritto e i posti di potenziamento a seconda della necessità delle scuole pugliesi, dando la possibilità ai docenti residenti in Puglia e provenienti dalle Gae provinciali, di rientrare nei propri ambiti scolastici di residenza.