Politica
La maggioranza convoca il Consiglio e poi non si presenta
Il Gruppo misto schierato con l'opposizione
Gravina - giovedì 25 settembre 2014
19.13
La maggioranza c'è ma non si vede. Perché lo psicodramma dell'amministrazione Valente si consuma a porte chiuse intorno al tavolo della giunta dove il primo cittadino tenta di mettere insieme i cocci di ciò che resta della sua coalizione. Volti tesi, passi svelti nei corridoi nessuno ha voglia di parlare. Nessuno sa cosa succederà nelle prossime ore.
L'opposizione intanto si accomoda in aula dove è convocato il consiglio per discutere l'assestamento di bilancio per il 2014 e dove, dopo diverse settimane al tavolo della giunta torna il presidente Giacinto Lupoli che chiama i consiglieri in aula. Dalla stanza dove la maggioranza è riunita arrivano le colombe Raffaele Lorusso e Mimmo Cardascia che chiamano a rapporto i quattro del Gruppo misto: "questo è l'ultimo disperato tentativo" mugugna qualcuno.
Parte l'appello: 14 assenti e 10 presenti tra cui si contano i consiglieri di opposizione Rino Vendola, Angelo Petrara, Mimmo Calderoni, Vincenzo Varrese, Nicola Lagreca, Salvatore De Benedictis, oltre ai quattro dissidenti del gruppo misto, Giacinto Lupoli, Michele Tedesco, Vito Mazzarella e Giuseppe Mazzilli rientrati in aula e decisi, ora che il sindaco ha rifiutato di azzerare la giunta e aprire la crisi politica, a manifestare il loro dissenso nei confronti dell'intera maggioranza.
Sui cellulari si sprecano messaggini e telefonate alla ricerca disperata di altro tempo: per riflettere, per trovare un accordo, per "andare avanti per il bene della città"
Con la mancanza del numero legale la seduta è rinviata al prossimo 6 ottobre in seconda convocazione e dal consigliere Angelo Petrara parte il primo urlo: "Vergognatevi convocate un consiglio e poi non vi presentate. Vergogna".
Valente e i suoi intanto restano chiusi in riunione alla ricerca di soluzioni. La tensione è evidente e le facce non fanno presagire nulla di buono. A parlare per tutti c'è il volto del primo cittadino.
Di seguito le interviste a caldo realizzate con i consiglieri Vito Mazzarella (Gruppo misto) e Vincenzo Varrese (Sel)
L'opposizione intanto si accomoda in aula dove è convocato il consiglio per discutere l'assestamento di bilancio per il 2014 e dove, dopo diverse settimane al tavolo della giunta torna il presidente Giacinto Lupoli che chiama i consiglieri in aula. Dalla stanza dove la maggioranza è riunita arrivano le colombe Raffaele Lorusso e Mimmo Cardascia che chiamano a rapporto i quattro del Gruppo misto: "questo è l'ultimo disperato tentativo" mugugna qualcuno.
Parte l'appello: 14 assenti e 10 presenti tra cui si contano i consiglieri di opposizione Rino Vendola, Angelo Petrara, Mimmo Calderoni, Vincenzo Varrese, Nicola Lagreca, Salvatore De Benedictis, oltre ai quattro dissidenti del gruppo misto, Giacinto Lupoli, Michele Tedesco, Vito Mazzarella e Giuseppe Mazzilli rientrati in aula e decisi, ora che il sindaco ha rifiutato di azzerare la giunta e aprire la crisi politica, a manifestare il loro dissenso nei confronti dell'intera maggioranza.
Sui cellulari si sprecano messaggini e telefonate alla ricerca disperata di altro tempo: per riflettere, per trovare un accordo, per "andare avanti per il bene della città"
Con la mancanza del numero legale la seduta è rinviata al prossimo 6 ottobre in seconda convocazione e dal consigliere Angelo Petrara parte il primo urlo: "Vergognatevi convocate un consiglio e poi non vi presentate. Vergogna".
Valente e i suoi intanto restano chiusi in riunione alla ricerca di soluzioni. La tensione è evidente e le facce non fanno presagire nulla di buono. A parlare per tutti c'è il volto del primo cittadino.
Di seguito le interviste a caldo realizzate con i consiglieri Vito Mazzarella (Gruppo misto) e Vincenzo Varrese (Sel)