Pubbliredazionale
La Puglia sbanca a "Terra Madre - Salone del Gusto"
Tra le aziende pugliesi, anche il Caseificio Derosa di Gravina in Puglia
Gravina - mercoledì 28 settembre 2016
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Sono state ben 47 le aziende e 13 i presidi del gusto a rappresentare la Puglia dei gusti e dei sapori di tradizione a "Terra Madre - Salone del Gusto", tenutosi a Torino nei giorni dal 22 al 26 settembre 2016, la cui partecipazione è stata organizzata da Unioncamere Puglia e Regione Puglia, Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Tutela dell'Ambiente, nell'ambito del "Programma promozionale 2016" attuato in convenzione.
L'evento, realizzato da Slow Food Promozione, si è svolto per la prima volta nel centro di Torino, nel Parco Valentino, all'interno del Mercato italiano e internazionale e in altri punti del capoluogo, dove sono state allocate le postazioni ("bancarelle") da destinare agli espositori.
Olio extra vergine di oliva, anche Dop e Bio, taralli artigianali, fichi secchi mandorlati e al cioccolato, oli aromatizzati, ortaggi sott'olio, sughi pronti, confetture e marmellate, birra artigianale, birra biologica artigianale, creme vegetali, insaccati freschi e stagionati, farina, semola, pane, pasta e prodotti da forno latticini e formaggi stagionati, ricotta e altri prodotti caseari, vincotto primitivo, insieme ai presidi del gusto sono i tantissimi prodotti che la Puglia ha messo in vetrina a Torino.
Non solo prodotti di grande qualità e di rinomata tradizione, ma anche informazione culinaria, affrontando tematiche interconnesse al lavoro di Slow Food e di Terra Madre, o declinate ad argomenti quali la lotta alla fame, la malnutrizione e la cattiva alimentazione, facce della stessa medaglia, e ancora l'educazione alimentare, il rapporto tra cibo e ambiente e il rispetto dei territori e delle tradizioni.
"Il fatto che in questa ventesima edizione sia stato modificato il nome dell'evento, anteponendo Terra Madre al Salone del Gusto, è espressione della scelta precisa di assegnare un ruolo da protagonisti a chi coltiva e produce cibo, valorizzando le economie locali ed enfatizzando valori come la responsabilità sociale d'impresa e la sostenibilità. In Puglia moltissime aziende hanno fatto questa scelta, che è di natura sociale prima ancora che economica", dichiara Alessandro Ambrosi, presidente di Unioncamere Puglia. "I presidi del gusto sono pacifici avamposti di tradizione di territori e comunità, oltre che forzieri di specialità produttive che nessuna globalizzazione potrà mai riprodurre. I contesti naturali non sono imitabili e il doppio filo che li lega al gusto ed alla salubrità dei prodotti è garanzia di qualità unica".
Anche in questa edizione, l'Associazione, composta da tre produttori (due di Gravina in Puglia e uno di Santeramo), per la Tutela e la Valorizzazione del Pallone di Gravina - presidio Slow Food dal 2012 - era presente nella persona della presidente Rosamaria Derosa, la quale ha affermato: "Oltre a portare a Torino il Pallone di Gravina al Salone del Gusto, abbiamo portato la cultura e la tradizione delle nostre terre, cercando di far conoscere le peculiarità che contraddistinguono la nostra bella città; una città che si può fregiare di personaggi famosi, come il Papà Benedetto XIII, e delle nostre amate gravine e di ancora tanto altro."
L'evento, realizzato da Slow Food Promozione, si è svolto per la prima volta nel centro di Torino, nel Parco Valentino, all'interno del Mercato italiano e internazionale e in altri punti del capoluogo, dove sono state allocate le postazioni ("bancarelle") da destinare agli espositori.
Olio extra vergine di oliva, anche Dop e Bio, taralli artigianali, fichi secchi mandorlati e al cioccolato, oli aromatizzati, ortaggi sott'olio, sughi pronti, confetture e marmellate, birra artigianale, birra biologica artigianale, creme vegetali, insaccati freschi e stagionati, farina, semola, pane, pasta e prodotti da forno latticini e formaggi stagionati, ricotta e altri prodotti caseari, vincotto primitivo, insieme ai presidi del gusto sono i tantissimi prodotti che la Puglia ha messo in vetrina a Torino.
Non solo prodotti di grande qualità e di rinomata tradizione, ma anche informazione culinaria, affrontando tematiche interconnesse al lavoro di Slow Food e di Terra Madre, o declinate ad argomenti quali la lotta alla fame, la malnutrizione e la cattiva alimentazione, facce della stessa medaglia, e ancora l'educazione alimentare, il rapporto tra cibo e ambiente e il rispetto dei territori e delle tradizioni.
"Il fatto che in questa ventesima edizione sia stato modificato il nome dell'evento, anteponendo Terra Madre al Salone del Gusto, è espressione della scelta precisa di assegnare un ruolo da protagonisti a chi coltiva e produce cibo, valorizzando le economie locali ed enfatizzando valori come la responsabilità sociale d'impresa e la sostenibilità. In Puglia moltissime aziende hanno fatto questa scelta, che è di natura sociale prima ancora che economica", dichiara Alessandro Ambrosi, presidente di Unioncamere Puglia. "I presidi del gusto sono pacifici avamposti di tradizione di territori e comunità, oltre che forzieri di specialità produttive che nessuna globalizzazione potrà mai riprodurre. I contesti naturali non sono imitabili e il doppio filo che li lega al gusto ed alla salubrità dei prodotti è garanzia di qualità unica".
Anche in questa edizione, l'Associazione, composta da tre produttori (due di Gravina in Puglia e uno di Santeramo), per la Tutela e la Valorizzazione del Pallone di Gravina - presidio Slow Food dal 2012 - era presente nella persona della presidente Rosamaria Derosa, la quale ha affermato: "Oltre a portare a Torino il Pallone di Gravina al Salone del Gusto, abbiamo portato la cultura e la tradizione delle nostre terre, cercando di far conoscere le peculiarità che contraddistinguono la nostra bella città; una città che si può fregiare di personaggi famosi, come il Papà Benedetto XIII, e delle nostre amate gravine e di ancora tanto altro."