Eventi
La Regione Puglia si mobilita in difesa delle donne
No alla violenza di genere. Gravina assente dal cartellone delle iniziative su scala regionale.
Gravina - venerdì 23 novembre 2012
12.34
La Regione Puglia dice no alla violenza contro le donne.
In preparazione della Giornata mondiale contro la violenza di genere, l'assessore regionale Elena Gentile unitamente alla consigliera di parità Serenella Molendini ha illustrato nel corso di una conferenza stampa i risultati raggiunti e gli interventi effettuati dall'assessorato regionale per tutelare donne e minori. Oltre a fornire i dati aggiornati sui servizi erogati, sono state presentate le azioni specifiche che saranno adottate per diffondere i principi, gli obiettivi e gli interventi della "Convenzione di Istanbul", promossa dal Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, che è stata sottoscritta dal Ministro del Lavoro lo scorso 27 settembre. Un documento che sottolinea dati allarmanti secondo cui in Italia, milioni di donne sono vittime di violenza, soprattutto domestica.
Un quadro allarmante che in Italia non trova ancora conferma nei dati ufficiali anche se secondo le Nazioni Unite "uomini e donne, in Italia vengono rappresentati in maniera sessista e stereotipata nei media e nella pubblicità".
La convenzione, sottoscritta da molte associazioni nazionali che sarà presentata alle istituzioni nazionali proprio in occasione del 25 novembre, mira a ribadire il concetto secondo cui "la violenza maschile sulle donne non è una questione privata ma politica ed è un fenomeno di pericolosità sociale per donne e uomini".
Un obbiettivo difficile da raggiungere senza un vero e concreto cambiamento culturale che, secondo i proponenti della convenzione, può avvenire solo con l'attuazione di programmi politico-sociali da attuare a tutti i livelli istituzionali partendo dalla discussione in Parlamento delle norme per tutelare le donne sino alle Giunte Regionali e i Comuni che devono invitare "le realtà aderenti alla Convenzione, le associazioni e i centri antiviolenza presenti sui territori locali a prendere impegni precisi per concretizzare le raccomandazioni provenienti dall'Onu partendo dalla costituzione e dal rafforzamento della rete locale dei centri antiviolenza".
La Regione Puglia, da sempre una delle più attive nel sociale, in questi anni ha realizzato numerose attività promuovendo la nascita dei centri di ascolto e destinando risorse alle comunità. A novembre 2012 risultano attivi sul territorio regionale complessivamente 18 Centri antiviolenza di cui 10 autorizzati e regolarmente iscritti nel registro regionale e 8 che hanno avviato le procedure di autorizzazione, a cui si affiancano 6 case rifugio attive in tutta la regione. A queste si aggiungono tutta una serie di servizi a cui le donne vittime di violenza possono accedere, compreso uno sportello anti-stalking.
E Gravina? Della città del grano e del vino non c'è traccia nel calendario regionale degli eventi in programmazione in questi giorni per sensibilizzare la gente al rispetto delle donne.
In preparazione della Giornata mondiale contro la violenza di genere, l'assessore regionale Elena Gentile unitamente alla consigliera di parità Serenella Molendini ha illustrato nel corso di una conferenza stampa i risultati raggiunti e gli interventi effettuati dall'assessorato regionale per tutelare donne e minori. Oltre a fornire i dati aggiornati sui servizi erogati, sono state presentate le azioni specifiche che saranno adottate per diffondere i principi, gli obiettivi e gli interventi della "Convenzione di Istanbul", promossa dal Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, che è stata sottoscritta dal Ministro del Lavoro lo scorso 27 settembre. Un documento che sottolinea dati allarmanti secondo cui in Italia, milioni di donne sono vittime di violenza, soprattutto domestica.
Un quadro allarmante che in Italia non trova ancora conferma nei dati ufficiali anche se secondo le Nazioni Unite "uomini e donne, in Italia vengono rappresentati in maniera sessista e stereotipata nei media e nella pubblicità".
La convenzione, sottoscritta da molte associazioni nazionali che sarà presentata alle istituzioni nazionali proprio in occasione del 25 novembre, mira a ribadire il concetto secondo cui "la violenza maschile sulle donne non è una questione privata ma politica ed è un fenomeno di pericolosità sociale per donne e uomini".
Un obbiettivo difficile da raggiungere senza un vero e concreto cambiamento culturale che, secondo i proponenti della convenzione, può avvenire solo con l'attuazione di programmi politico-sociali da attuare a tutti i livelli istituzionali partendo dalla discussione in Parlamento delle norme per tutelare le donne sino alle Giunte Regionali e i Comuni che devono invitare "le realtà aderenti alla Convenzione, le associazioni e i centri antiviolenza presenti sui territori locali a prendere impegni precisi per concretizzare le raccomandazioni provenienti dall'Onu partendo dalla costituzione e dal rafforzamento della rete locale dei centri antiviolenza".
La Regione Puglia, da sempre una delle più attive nel sociale, in questi anni ha realizzato numerose attività promuovendo la nascita dei centri di ascolto e destinando risorse alle comunità. A novembre 2012 risultano attivi sul territorio regionale complessivamente 18 Centri antiviolenza di cui 10 autorizzati e regolarmente iscritti nel registro regionale e 8 che hanno avviato le procedure di autorizzazione, a cui si affiancano 6 case rifugio attive in tutta la regione. A queste si aggiungono tutta una serie di servizi a cui le donne vittime di violenza possono accedere, compreso uno sportello anti-stalking.
E Gravina? Della città del grano e del vino non c'è traccia nel calendario regionale degli eventi in programmazione in questi giorni per sensibilizzare la gente al rispetto delle donne.