Territorio
La tassa sui canaloni si deve pagare
Fumata nera dall’incontro tra l’amministrazione e i vertici del consorzio di Bonifica
Gravina - lunedì 23 gennaio 2023
Non c'è niente da fare: la tassa sui canaloni si deve pagare. Questo è l'esito dell'incontro svoltosi la scorsa settimana tra una delegazione dell'amministrazione comunale e il consorzio di Bonifica Terre d'Apulia. Un colloquio che non ha prodotto i risultati sperati.
Una riunione nella quale i rappresentanti del comune hanno voluto manifestare il disappunto della popolazione rispetto alla decisione di comprendere nel piano di contribuzione dell'ente anche il centro abitato della città di Gravina, con la consegna delle cartelle esattoriali ai cittadini gravinesi, relative agli anni che vanno dal 2018 al 2023.
Dall'ente hanno spiegato che per gli anni pregressi non ci sono margini di contrattazione e trattativa per una tassa che era stata sospesa per alcuni anni per via di vicende di natura amministrativa e che adesso bisognerà continuare a pagare. Per il futuro occorrerà attendere la programmazione triennale per vedere quali saranno i termini con cui il consorzio gestirà il balzello.
A rappresentare le ragioni della città sono stati gli assessori Varrese e Vicino, accompagnati dai consiglieri Lapolla e Stragapede e dall'architetto Mastrodonato dell'ufficio tecnico. Al consorzio è stata strappata la promessa che, per venire incontro alle esigenze della popolazione, nella sede di Gravina verranno dirottati due impiegati dell'ente, che saranno a disposizione della cittadinanza per informazioni e chiarimenti.
Si conclude così la vicenda che ha creato malcontenti e disappunto da parte della comunità che non si capacità del pagamento di una tassa definita "inopportuna ed iniqua", per un servizio che molti ritengono inesistente.
Una riunione nella quale i rappresentanti del comune hanno voluto manifestare il disappunto della popolazione rispetto alla decisione di comprendere nel piano di contribuzione dell'ente anche il centro abitato della città di Gravina, con la consegna delle cartelle esattoriali ai cittadini gravinesi, relative agli anni che vanno dal 2018 al 2023.
Dall'ente hanno spiegato che per gli anni pregressi non ci sono margini di contrattazione e trattativa per una tassa che era stata sospesa per alcuni anni per via di vicende di natura amministrativa e che adesso bisognerà continuare a pagare. Per il futuro occorrerà attendere la programmazione triennale per vedere quali saranno i termini con cui il consorzio gestirà il balzello.
A rappresentare le ragioni della città sono stati gli assessori Varrese e Vicino, accompagnati dai consiglieri Lapolla e Stragapede e dall'architetto Mastrodonato dell'ufficio tecnico. Al consorzio è stata strappata la promessa che, per venire incontro alle esigenze della popolazione, nella sede di Gravina verranno dirottati due impiegati dell'ente, che saranno a disposizione della cittadinanza per informazioni e chiarimenti.
Si conclude così la vicenda che ha creato malcontenti e disappunto da parte della comunità che non si capacità del pagamento di una tassa definita "inopportuna ed iniqua", per un servizio che molti ritengono inesistente.