La città
La Tra.De.Co inefficiente
Il movimento 5 stelle promuove una raccolta firme.
Gravina - mercoledì 30 ottobre 2013
09.03
La Tra.De.Co è da smaltire, secondo il Movimento cinque stelle gravinese.
Solo pochi giorni fa gli attivisti del movimento 5 stelle avevano inviato presso la Procura della Repubblica un esposto nel quale ipotizzavano una danno erariale da parte degli amministratori gravinesi che in questi anni non hanno mai vigilato sul servizio di raccolta differenziata. Ora, acquisiti tutti gli atti riguardanti l'appalto e le norme contrattuali che regolano i rapporti tra l'impresa altamurana e il municipio gravinese, e rilevate tutte le inadempienze della impresa incaricata di occuparsi dello smaltimento dei rifiuti, i grillini chiedono il sostegno dei cittadini gravinesi invitandoli a sottoscrivere la denuncia presentata alla Procura.
"Sin dal 1997 - scrivono gli attivisti del gruppo cittadino - il Decreto Ronchi, ha previsto l'obbligo di differenziare i rifiuti solidi urbani per tipologia di materiale da parte dei Comuni e sancito i seguenti obiettivi di raccolta differenziata: 15% entro due anni dall'entrata in vigore; 25% entro quattro anni dall'entrata in vigore; 35% a partire dal sesto anno successivo dall'entrata in vigore del decreto legislativo". Obiettivi, poi, modificati nel 2007 dalla legge finanziaria che ha innalzato le percentuali al 60% entro il 31 dicembre 2011 e al 65% entro il 31 dicembre 2012.
Numeri che per il comune di Gravina sembrano ancora ad oggi irraggiungibili, avendo certificato anche per il 2013 una percentuale di raccolta differenziata ferma al 7% rispetto alla raccolta di R.S.U. così come certificato dalla Regione Puglia. Un risultato che non solo vede Gravina agli ultimi posti della classifica regionale ma che ha permesso alla Regione di imporre un'addizionale sulla tassa di smaltimento dei rifiuti, la così detta ecotassa, che viene applicata sul quantitativo totale di scarti depositati in discarica.
Un ulteriore balzello "che ha significato un corposo aumento prima della TARSU ed oggi della TARES pagate dai cittadini di Gravina, fatto ancor più grave perché giunto in un momento di profonda crisi economica per famiglie ed imprese" denunciano i grillini.
"Il mancato rispetto dei limiti minimi previsti per la Raccolta Differenziata- spiegano ancora nella denuncia inviata alla corte dei conti- ha causato un danno erariale quantificabile nella differenza tra gli introiti ottenibili dalla vendita dei rifiuti differenziati e quelli effettivamente incamerati".
Convinzioni che hanno portato gli attivisti del Movimento 5 stelle a presentare un esposto indirizzato alla Corte dei Conti per accertare "se, a seguito dei fatti di cui sopra, sia o meno prefigurabile, a carico degli Amministratori del Comune di Gravina in Puglia, qualsivoglia responsabilità per danno erariale, avendo mancato il raggiungimento della soglia minima di raccolta differenziata negli anni dal 1997 ad oggi".
Inoltre, sotto la lente dei grillini è finito anche il lavoro della stessa Tra.de.co accusata di non aver effettuato tanto i servizi di raccolta differenziata quanto quelli di lavaggio e disinfestazione dei cassonetti oltre al lavaggio ed innaffiamento delle strade.
Completamente assenti anche "le macchinette schiaccia lattine previste all'uscita dei punti di ristoro, la raccolta dei rami derivati dalla potatura, previsto e pagato alla Tra.De.Co, viene effettuato da un'azienda privata che ha vinto la gara d'appalto per la gestione del verde pubblico. La sostituzione dei cassonetti rovinati con altri nuovi di ugual numero".
Dunque quanti condividono l'iniziativa e vogliono unirsi alla denuncia dei grillini, possono apporre la propria firma recandosi direttamente presso la sede del movimento in piazza Notar Domenico.
Solo pochi giorni fa gli attivisti del movimento 5 stelle avevano inviato presso la Procura della Repubblica un esposto nel quale ipotizzavano una danno erariale da parte degli amministratori gravinesi che in questi anni non hanno mai vigilato sul servizio di raccolta differenziata. Ora, acquisiti tutti gli atti riguardanti l'appalto e le norme contrattuali che regolano i rapporti tra l'impresa altamurana e il municipio gravinese, e rilevate tutte le inadempienze della impresa incaricata di occuparsi dello smaltimento dei rifiuti, i grillini chiedono il sostegno dei cittadini gravinesi invitandoli a sottoscrivere la denuncia presentata alla Procura.
"Sin dal 1997 - scrivono gli attivisti del gruppo cittadino - il Decreto Ronchi, ha previsto l'obbligo di differenziare i rifiuti solidi urbani per tipologia di materiale da parte dei Comuni e sancito i seguenti obiettivi di raccolta differenziata: 15% entro due anni dall'entrata in vigore; 25% entro quattro anni dall'entrata in vigore; 35% a partire dal sesto anno successivo dall'entrata in vigore del decreto legislativo". Obiettivi, poi, modificati nel 2007 dalla legge finanziaria che ha innalzato le percentuali al 60% entro il 31 dicembre 2011 e al 65% entro il 31 dicembre 2012.
Numeri che per il comune di Gravina sembrano ancora ad oggi irraggiungibili, avendo certificato anche per il 2013 una percentuale di raccolta differenziata ferma al 7% rispetto alla raccolta di R.S.U. così come certificato dalla Regione Puglia. Un risultato che non solo vede Gravina agli ultimi posti della classifica regionale ma che ha permesso alla Regione di imporre un'addizionale sulla tassa di smaltimento dei rifiuti, la così detta ecotassa, che viene applicata sul quantitativo totale di scarti depositati in discarica.
Un ulteriore balzello "che ha significato un corposo aumento prima della TARSU ed oggi della TARES pagate dai cittadini di Gravina, fatto ancor più grave perché giunto in un momento di profonda crisi economica per famiglie ed imprese" denunciano i grillini.
"Il mancato rispetto dei limiti minimi previsti per la Raccolta Differenziata- spiegano ancora nella denuncia inviata alla corte dei conti- ha causato un danno erariale quantificabile nella differenza tra gli introiti ottenibili dalla vendita dei rifiuti differenziati e quelli effettivamente incamerati".
Convinzioni che hanno portato gli attivisti del Movimento 5 stelle a presentare un esposto indirizzato alla Corte dei Conti per accertare "se, a seguito dei fatti di cui sopra, sia o meno prefigurabile, a carico degli Amministratori del Comune di Gravina in Puglia, qualsivoglia responsabilità per danno erariale, avendo mancato il raggiungimento della soglia minima di raccolta differenziata negli anni dal 1997 ad oggi".
Inoltre, sotto la lente dei grillini è finito anche il lavoro della stessa Tra.de.co accusata di non aver effettuato tanto i servizi di raccolta differenziata quanto quelli di lavaggio e disinfestazione dei cassonetti oltre al lavaggio ed innaffiamento delle strade.
Completamente assenti anche "le macchinette schiaccia lattine previste all'uscita dei punti di ristoro, la raccolta dei rami derivati dalla potatura, previsto e pagato alla Tra.De.Co, viene effettuato da un'azienda privata che ha vinto la gara d'appalto per la gestione del verde pubblico. La sostituzione dei cassonetti rovinati con altri nuovi di ugual numero".
Dunque quanti condividono l'iniziativa e vogliono unirsi alla denuncia dei grillini, possono apporre la propria firma recandosi direttamente presso la sede del movimento in piazza Notar Domenico.