Territorio
La tutela degli stagni nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia
Al via il progetto di ricerca “Batracomurgia”. WWF e Ente Parco insieme per un'iniziativa naturalistica
Gravina - mercoledì 13 ottobre 2010
Ha preso avvio nei giorni scorsi il progetto di ricerca "BatracoMurgia". L'iniziativa, sviluppata dal WWF Italia e dalla società "WWF Oasi" con il supporto dell'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia, prevede il censimento e il monitoraggio delle aree umide, delle specie di anfibi e di altre entità faunistiche legate a questi ambienti all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Si tratta, in maniera particolare, di zone di accumulo di acque meteoriche (stagni temporanei), riconosciuti habitat prioritari da salvaguardare ai sensi della normativa europea per la protezione della natura.
Il progetto ha l'obiettivo di elaborare una cartografia di dettaglio delle raccolte d'acqua superficiale (naturali e seminaturali), degli habitat e delle singole specie ad essi associate, nonché approfondire le conoscenze sulla loro presenza e sul loro status di conservazione.
"Tra le finalità del progetto – sottolinea il direttore dell'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia Fabio Modesti – vi è la predisposizione di piani di intervento finalizzati alla salvaguardia di siti, di comunità o di singole popolazioni, con rilevante attenzione alle specie, in particolare di anfibi e di rettili, incluse nelle normative comunitarie".
Al termine del progetto "BatracoMurgia", previsto per il prossimo ottobre 2011, sarà possibile avere un primo significativo apporto di dati funzionali anche al Piano per il Parco e al Regolamento del Parco, attualmente adottati dall'Ente e sottoposti alla fase di consultazione pubblica.
Il progetto ha l'obiettivo di elaborare una cartografia di dettaglio delle raccolte d'acqua superficiale (naturali e seminaturali), degli habitat e delle singole specie ad essi associate, nonché approfondire le conoscenze sulla loro presenza e sul loro status di conservazione.
"Tra le finalità del progetto – sottolinea il direttore dell'Ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia Fabio Modesti – vi è la predisposizione di piani di intervento finalizzati alla salvaguardia di siti, di comunità o di singole popolazioni, con rilevante attenzione alle specie, in particolare di anfibi e di rettili, incluse nelle normative comunitarie".
Al termine del progetto "BatracoMurgia", previsto per il prossimo ottobre 2011, sarà possibile avere un primo significativo apporto di dati funzionali anche al Piano per il Parco e al Regolamento del Parco, attualmente adottati dall'Ente e sottoposti alla fase di consultazione pubblica.