La città
La via Appia va in consiglio comunale
Sindaco Lagreca: "Stiamo lavorando, non è un capitolo chiuso".
Gravina - martedì 30 luglio 2024
10.42
Traspira un certo ottimismo tra le file dell'esecutivo e tra i banchi della maggioranza circa la possibilità di poter ancora far rientrare Gravina nel tracciato della Via Appia, e dunque essere annoverata tra i comuni del neo sito patrimonio Unesco. E questo nonostante le critiche piovute in questi giorni dai social e giunte dai banchi dell'opposizione, che per bocca di Valente si è lamentata dello scarso coinvolgimento sulla vicenda sia della opposizione che della città.
"Dopo la prima riunione la minoranza non è stata mai coinvolta- ha detto l'ex sindaco, che ha lamentato i ritardi della relazione conclusiva da parte dell'università di Foggia, incaricata di trovare le necessarie tracce di evidenza del passaggio della Regina Viarum dalla città di Gravina. "L'amministrazione avrebbe dovuto dare un tempo di consegna ai consulenti che non hanno preparato la relazione prima della scadenza. Nessuno sa cosa sia stato fatto su questo tema" - ha affermato Valente.
All'ex primo cittadino hanno voluto rispondere l'attuale sindaco Lagreca e il consigliere Ignazio Lovero, incaricato di seguire da vicino la vicenda. Se Lagreca ha voluto rassicurare tutti con poche, ma significative parole, Lovero ha ricostruito la vicenda e ha dettagliato il consiglio di ciò che avverrà nei prossimi mesi. Le critiche piovute sull'amministrazione non sono piaciute al primo cittadino che sulla questione è apparso cautamente ottimista. "Non è un capitolo chiuso. Ci sono tutti i requisiti per il riconoscimento" - ha detto lapidario Lagreca. Lovero, invece, nel ricostruire la vicenda ha ricordato come nel 2023 il comune ha ricevuto una nota nella quale si sottolineava la mancanza di evidenza scientifica del passaggio della via Appia da Gravina. Evidenza scientifica che è un requisito "sine qua non" per il riconoscimento. Ecco perché- spiega Lovero in risposta a Valente- "L'evidenza scientifica va trovata e noi abbiamo fatto un percorso partecipato con il contributo di diversi studiosi della città che ha portato a cercare un consulente che potesse darci questa evidenza scientifica". Così è stato dato mandato all'università di Foggia che sta lavorando e che in autunno- preannuncia il consigliere di maggioranza- presenterà pubblicamente l'esito di questi studi.
Si riuscirà così a dimostrare il passaggio della Regina Viarum da Gravina? Si può già archiviare la pratica come opportunità persa o, essere speranzosi che la vicenda possa andare a buon fine? La verità è figlia del tempo.
"Dopo la prima riunione la minoranza non è stata mai coinvolta- ha detto l'ex sindaco, che ha lamentato i ritardi della relazione conclusiva da parte dell'università di Foggia, incaricata di trovare le necessarie tracce di evidenza del passaggio della Regina Viarum dalla città di Gravina. "L'amministrazione avrebbe dovuto dare un tempo di consegna ai consulenti che non hanno preparato la relazione prima della scadenza. Nessuno sa cosa sia stato fatto su questo tema" - ha affermato Valente.
All'ex primo cittadino hanno voluto rispondere l'attuale sindaco Lagreca e il consigliere Ignazio Lovero, incaricato di seguire da vicino la vicenda. Se Lagreca ha voluto rassicurare tutti con poche, ma significative parole, Lovero ha ricostruito la vicenda e ha dettagliato il consiglio di ciò che avverrà nei prossimi mesi. Le critiche piovute sull'amministrazione non sono piaciute al primo cittadino che sulla questione è apparso cautamente ottimista. "Non è un capitolo chiuso. Ci sono tutti i requisiti per il riconoscimento" - ha detto lapidario Lagreca. Lovero, invece, nel ricostruire la vicenda ha ricordato come nel 2023 il comune ha ricevuto una nota nella quale si sottolineava la mancanza di evidenza scientifica del passaggio della via Appia da Gravina. Evidenza scientifica che è un requisito "sine qua non" per il riconoscimento. Ecco perché- spiega Lovero in risposta a Valente- "L'evidenza scientifica va trovata e noi abbiamo fatto un percorso partecipato con il contributo di diversi studiosi della città che ha portato a cercare un consulente che potesse darci questa evidenza scientifica". Così è stato dato mandato all'università di Foggia che sta lavorando e che in autunno- preannuncia il consigliere di maggioranza- presenterà pubblicamente l'esito di questi studi.
Si riuscirà così a dimostrare il passaggio della Regina Viarum da Gravina? Si può già archiviare la pratica come opportunità persa o, essere speranzosi che la vicenda possa andare a buon fine? La verità è figlia del tempo.