Politica
La violenza sulle donne? Non interessa ai maschietti dell'Udc
La delegata alle pari opportunità critica gli esponenti del suo partito. E dice: "Non possiamo restare a guardare indifferenti".
Gravina - lunedì 26 novembre 2012
17.25
"Si vuole stigmatizzare in particolare l'indifferenza istituzionale al fenomeno. La stessa assenza di tutti i rappresentanti Udc eletti nelle istituzioni cittadine all'incontro nazionale delle donne, denota una scarsa sensibilità alle problematiche di genere e non aiuta a contrastare quella diffusa rappresentazione stereotipata e svilente delle donne e dei loro ruoli nella politica e nella società".
Non ha bisogno di grandi interpretazioni l'appello diffuso dalla delegata per le pari opportunità dell'Udc, Emmanuella Lorusso, all'indomani della Giornata contro la violenza sulle donne. Dall'inizio del 2012 sono ben 113 le donne uccise in Italia, 73 delle quali vittime del proprio partner.
"Una strage, una violazione perpetrata dei diritti umani", denunciano le associazioni che domenica si sono date appuntamento in tutte le piazze italiane per dire basta a questa barbarie che poco si addice ad un paese moderno. Una vera e propria emergenza che "deve essere affrontata in modo politico, come una piaga sociale, non come episodi di cronaca nera", chiedono con forza le promotrici delle associazioni femminili che mai come quest'anno, si sono mobilitate numerose.
Nello scorso fine settimana anche in Puglia sono state tante le manifestazioni organizzate dalle associazioni ma anche dai partiti, tra cui l'incontro organizzato a Bari dal Dipartimento nazionale delle pari opportunità dell'Udc, al quale ha preso parte anche il leader nazionale centrista, Pier Ferdinando Casini. L'Udc, infatti, di recente ha presentato un'interpellanza urgente al governo centrale per promuovere i centri anti violenza, invitando gli enti locali a fare un miglior uso dei fondi stanziati per il 2012-2013 per una più equa distribuzione degli stessi sul territorio.
All'incontro ha risposto anche una delegazione di donne gravinesi. "Occorre sensibilizzare sul problema della vittimizzazione di genere, cambiare la cultura e promuovere i centri anti violenza - aggiunge ancora Emmanuella Lorusso - e ciò può avvenire solo con una partecipazione più attiva delle donne alla vita politica e sociale. Purtroppo sono ancora troppo pochi i politici che si adoperano concretamente per abbattere le differenze di genere e quei pregiudizi che sfociano nei drammatici casi di violenza maschile sulle donne".
Non ha bisogno di grandi interpretazioni l'appello diffuso dalla delegata per le pari opportunità dell'Udc, Emmanuella Lorusso, all'indomani della Giornata contro la violenza sulle donne. Dall'inizio del 2012 sono ben 113 le donne uccise in Italia, 73 delle quali vittime del proprio partner.
"Una strage, una violazione perpetrata dei diritti umani", denunciano le associazioni che domenica si sono date appuntamento in tutte le piazze italiane per dire basta a questa barbarie che poco si addice ad un paese moderno. Una vera e propria emergenza che "deve essere affrontata in modo politico, come una piaga sociale, non come episodi di cronaca nera", chiedono con forza le promotrici delle associazioni femminili che mai come quest'anno, si sono mobilitate numerose.
Nello scorso fine settimana anche in Puglia sono state tante le manifestazioni organizzate dalle associazioni ma anche dai partiti, tra cui l'incontro organizzato a Bari dal Dipartimento nazionale delle pari opportunità dell'Udc, al quale ha preso parte anche il leader nazionale centrista, Pier Ferdinando Casini. L'Udc, infatti, di recente ha presentato un'interpellanza urgente al governo centrale per promuovere i centri anti violenza, invitando gli enti locali a fare un miglior uso dei fondi stanziati per il 2012-2013 per una più equa distribuzione degli stessi sul territorio.
All'incontro ha risposto anche una delegazione di donne gravinesi. "Occorre sensibilizzare sul problema della vittimizzazione di genere, cambiare la cultura e promuovere i centri anti violenza - aggiunge ancora Emmanuella Lorusso - e ciò può avvenire solo con una partecipazione più attiva delle donne alla vita politica e sociale. Purtroppo sono ancora troppo pochi i politici che si adoperano concretamente per abbattere le differenze di genere e quei pregiudizi che sfociano nei drammatici casi di violenza maschile sulle donne".