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La città

Lavori Piaggio: ulteriore step per visione più ampia di città

Ferrante: “L’idea è connettere Fondovico e Piaggio”

Le parole con cui il sindaco Lagreca ha dato il via al cantiere per la rigenerazione urbana del rione Piaggio sono state chiare: "Oggi è una giornata straordinaria perché daremo vita ad un quartiere fantasma, rigenerando questo pezzo di città" -ha detto il primo cittadino.

Un complesso di opere da realizzar all'incirca in 500 giorni di lavoro per far tornare in vita un'agonizzante pezzo di Gravina. Una progettazione che rinviene dalla vecchia amministrazione Valente, ringraziato nella circostanza dall'attuale primo cittadino insieme all'ex consigliere della città metropolitana Antonio Stragapede, "segnale- ha rimarcato Lagreca- che tutti insieme lavoriamo per questa città".

Gesto di "garbo istituzionale" apprezzato dall'ex Valente che si è detto contento nel vedere andare in porto una idea di città rinveniente dalla sua amministrazione: "un passo importante che aspettavamo con ansia" - ha concluso l'ex primo cittadino.

Alla cerimonia si attendeva la presenza del sindaco della città Metropolitana di Bari Antonio Decaro che però per impegni improrogabili ha dovuto dare forfait. Con l'ente sovraccomunale che ha avuto un ruolo importante per la progettazione – come sottolineato da Antonio Stragapede- che non ha voluto far mancare il suo sostegno all'iter del progetto di rigenerazione del rione Piaggio dopo quello di rigenerazione del rione Fondovico.

Certo, rimangono alcuni dubbi e perplessità circa la capacità, una volta terminale le opere, di animare il quartiere affinchè non resti una cattedrale del deserto. In primis, convincendo/costringendo i proprietari delle private abitazioni ad effettuare opere di restauro e di riqualificazione degli immobili. In secondo luogo, attraverso una visione di ciò che potrà avvenire, nel cuore dell'antico rione, ovvero quale tipo di destinazione d'uso dovrebbero poi avere i locali e gli immobili presenti nel quartiere. Dubbi e perplessità che visto lo stato di fatiscenza di molte strutture sono tutt'altro che ingiustificati.

Preoccupazioni sulle quali l'amministrazione comunale è già a lavoro- rassicura l'assessore ai lavori Pubblici Ferrante. "Abbiamo già contattato numerosi proprietari delle case del Piaggio e altri invece, saputo del progetto, ci hanno contattato loro".

Dunque, su quel fronte ci si è già mossi. Come ci si è mossi per rendere fattiva una idea più ampia di valorizzazione e fruizione dell'intero centro storico della città ed in particolare dei due più antichi quartieri Piaggio e Fondovico, attraverso una visione organica che riconnetta tutte le principali attrattive della città.

Infatti, - ci svela l'assessore ai lavori Pubblici, Filippo Ferrante- "è intenzione dell'amministrazione comunale riuscire a ricongiungere attraverso un camminamento di collegamento i due antichi rioni. E' in corso una progettazione da parte del comune per la riapertura di Via Bordello, che da Fondovico porta direttamente al rione Piaggio" -spiega l'assessore.
L'obiettivo dell'amministrazione è quello di creare un percorso circolare che coinvolga anche via Montea, conducendo fino al ponte acquedotto. Senza rinunciare a sognare un collegamento diretto tra le due sponde del torrente, che magari dal complesso rupestre delle sette camere porti fino alla chiesa di San Michele delle Grotte, realizzato con un ponte sospeso che potrebbe diventare una vera attrattiva turistica, garantita da un percorso altamente emozionante.

Insomma, nei programmi dell'attuale amministrazione, il cantiere della riqualificazione del Piaggio è solo un ulteriore step per realizzare un progetto più globale e organico dell'intero centro antico di Gravina, che assicuri una maggiore vivibilità, anche grazie ad una fruizione altamente suggestiva dei beni monumentali della città.
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