La città
Le barriere architettoniche? Tutte ancora al loro posto
Ancora inattuato il protocollo d'intesa. Pronto, sulla carta, solo il progetto per l'ufficio anagrafe.
Gravina - domenica 17 febbraio 2013
09.35
Tempi non ancora maturi per rimuovere la prima di una serie di barriere architettoniche. Come invece previsto da un progetto mirato a garantire vivibilità e facile transito a quanti sono costretti a muoversi in carrozzina.
Dopo la firma a dicembre scorso del protocollo d'intesa tra l'associazione "Bosco-città. Io ci tengo", il Caba (Comitato per l'abolizione delle barriere architettoniche) e l'amministrazione comunale "per eliminare una barriera al mese", come recitava l'intesa, la prima barriera da rimuovere avrebbe dovuto far rima con ufficio anagrafe. Anzi a quest'ora i disabili avrebbero già dovuto poter accedere liberamente a quell'ambiente. E invece nessun lavoro in corso.
Eppure, il progetto a firma degli ingegneri Giovanni Colafiglio, Michele Vicino e Francesco Bovio è pronto. Si tratta di una rampa in acciaio zincato a caldo, a forma di elle, con parapetto. Da realizzare lungo la parete tra l'ingresso del Comune e l'ufficio anagrafe, rimuovendo la fioriera adiacente a quel lato della scalinata, spiegano gli ingegneri, pur consapevoli che dall'ufficio tecnico del comune potrebbero decidere di adottare eventuali modifiche o ritocchi.
Trattandosi di strutture prefabbricate, i tempi non dovrebbero andare oltre i 15 giorni, a partire dall'affidamento dei lavori, aggiungono i tecnici. Nessuna certezza, invece da Palazzo di Città. "Si tratta di una priorità assoluta", fanno sapere. Sebbene l'affermazione non trovi conferma nei fatti.
Buio sull'inizio dei lavori, tenebre sui costi, ombre sulle modalità di affidamento dell'opera. Non sarà mica il revival di una storia già vista, che se facessimo nomi si chiamerebbe Cattedrale?
Dopo la firma a dicembre scorso del protocollo d'intesa tra l'associazione "Bosco-città. Io ci tengo", il Caba (Comitato per l'abolizione delle barriere architettoniche) e l'amministrazione comunale "per eliminare una barriera al mese", come recitava l'intesa, la prima barriera da rimuovere avrebbe dovuto far rima con ufficio anagrafe. Anzi a quest'ora i disabili avrebbero già dovuto poter accedere liberamente a quell'ambiente. E invece nessun lavoro in corso.
Eppure, il progetto a firma degli ingegneri Giovanni Colafiglio, Michele Vicino e Francesco Bovio è pronto. Si tratta di una rampa in acciaio zincato a caldo, a forma di elle, con parapetto. Da realizzare lungo la parete tra l'ingresso del Comune e l'ufficio anagrafe, rimuovendo la fioriera adiacente a quel lato della scalinata, spiegano gli ingegneri, pur consapevoli che dall'ufficio tecnico del comune potrebbero decidere di adottare eventuali modifiche o ritocchi.
Trattandosi di strutture prefabbricate, i tempi non dovrebbero andare oltre i 15 giorni, a partire dall'affidamento dei lavori, aggiungono i tecnici. Nessuna certezza, invece da Palazzo di Città. "Si tratta di una priorità assoluta", fanno sapere. Sebbene l'affermazione non trovi conferma nei fatti.
Buio sull'inizio dei lavori, tenebre sui costi, ombre sulle modalità di affidamento dell'opera. Non sarà mica il revival di una storia già vista, che se facessimo nomi si chiamerebbe Cattedrale?