cultura
Le Gravine del Tarantino: Un Viaggio alla Scoperta di un Territorio da Valorizzare
Riflessioni sulla bellezza e sull'importanza di preservare le gravine del tarantino: un patrimonio naturale e culturale unico.
Gravina - lunedì 20 gennaio 2025
Non si smette mai di scoprire la bellezza intorno a noi, e poterla riscoprire sotto una nuova lente è un privilegio.
L'obiettivo del libro "le gravine del tarantino" è, infatti, quello di raccontare la storia di una bellezza e di un territorio che vengono spesso dati per scontati, offrendo loro la possibilità di essere finalmente valorizzati come meritano.
Presso l'ex Convento di Santa Sofia, si è tenuta la presentazione del libro "Le gravine del tarantino", un evento che ha attirato numerosi appassionati di storia, cultura e natura. L'incontro, ha rappresentato un momento di riflessione e di riscoperta di un territorio spesso trascurato, ma di immensa bellezza e valore storico, reso possibile grazie alla collaborazione del Lions club di Gravina in puglia, del centro studi e ricerche Peucetia e dell'associazione Laverdevia, i cui presidenti, Grazia Pappalardi, Domenico Cornacchia e Vincenzo Coppa, hanno speso poche parole per sottolineare l'importanza di unire le forze per la valorizzazione del territorio e per sensibilizzare la comunità alla tutela di questo straordinario patrimonio naturale e culturale. Ogni presidente ha espresso il proprio impegno nell'incrementare iniziative che possano favorire una maggiore conoscenza delle gravine e, al contempo, stimolare il dialogo tra istituzioni, associazioni e cittadini, affinché il riscatto di questi luoghi possa diventare una realtà concreta.
Per presentare il libro, ha preso la parola anche Nicola Cornacchia, in veste di vicepresidente della fondazione Ettore Pomarici Santomasi, che ha descritto "le gravine del tarantino" come un viaggio in un mondo e in un'epoca a noi sconosciuti, un excursus che affonda le sue radici dalla formazione dei canyon che caratterizzano la conformazione del territorio gravinese, fino a raccontare l'evoluzione che ha reso la biodiversità floristica e faunistica così ricca, facendone così, un patrimonio da tutelare, da valorizzare e da tramandare alle generazioni future.
L'autore del libro, il dottor Valentino Valentini, è stato presente all'evento, condividendo con il pubblico la genesi del suo lavoro e le motivazioni che lo hanno spinto ad esplorare in profondità le gravine del tarantino: un paesaggio unico che racconta secoli di storia, tradizioni e trasformazioni. Nel corso della presentazione, il dottor Valentini ha sottolineato l'importanza di valorizzare e preservare questi luoghi, troppo spesso ignorati, ma che racchiudono un patrimonio culturale e ambientale di inestimabile valore.
Durante tutta la serata, sono state proiettate immagini dei luoghi delle gravine, ma anche di piante e animali che popolano questo territorio, che il dottor Valentini ha analizzato nel dettaglio, focalizzandosi soprattutto su animali e insetti, che costituiscono la sua materia di riferimento. Ha illustrato come questi piccoli abitanti del territorio, spesso invisibili agli occhi più distratti, siano essenziali per l'equilibrio ecologico e per la comprensione della biodiversità che caratterizza le gravine del tarantino.
L'evento ha rappresentato un'importante occasione per riflettere sulla necessità di riscoprire e preservare le ricchezze naturali e storiche del nostro territorio. La presentazione del libro ha aperto uno spiraglio su un mondo affascinante e poco conosciuto, ma ricco di potenziale, che merita di essere esplorato, tutelato e valorizzato.
L'obiettivo del libro "le gravine del tarantino" è, infatti, quello di raccontare la storia di una bellezza e di un territorio che vengono spesso dati per scontati, offrendo loro la possibilità di essere finalmente valorizzati come meritano.
Presso l'ex Convento di Santa Sofia, si è tenuta la presentazione del libro "Le gravine del tarantino", un evento che ha attirato numerosi appassionati di storia, cultura e natura. L'incontro, ha rappresentato un momento di riflessione e di riscoperta di un territorio spesso trascurato, ma di immensa bellezza e valore storico, reso possibile grazie alla collaborazione del Lions club di Gravina in puglia, del centro studi e ricerche Peucetia e dell'associazione Laverdevia, i cui presidenti, Grazia Pappalardi, Domenico Cornacchia e Vincenzo Coppa, hanno speso poche parole per sottolineare l'importanza di unire le forze per la valorizzazione del territorio e per sensibilizzare la comunità alla tutela di questo straordinario patrimonio naturale e culturale. Ogni presidente ha espresso il proprio impegno nell'incrementare iniziative che possano favorire una maggiore conoscenza delle gravine e, al contempo, stimolare il dialogo tra istituzioni, associazioni e cittadini, affinché il riscatto di questi luoghi possa diventare una realtà concreta.
Per presentare il libro, ha preso la parola anche Nicola Cornacchia, in veste di vicepresidente della fondazione Ettore Pomarici Santomasi, che ha descritto "le gravine del tarantino" come un viaggio in un mondo e in un'epoca a noi sconosciuti, un excursus che affonda le sue radici dalla formazione dei canyon che caratterizzano la conformazione del territorio gravinese, fino a raccontare l'evoluzione che ha reso la biodiversità floristica e faunistica così ricca, facendone così, un patrimonio da tutelare, da valorizzare e da tramandare alle generazioni future.
L'autore del libro, il dottor Valentino Valentini, è stato presente all'evento, condividendo con il pubblico la genesi del suo lavoro e le motivazioni che lo hanno spinto ad esplorare in profondità le gravine del tarantino: un paesaggio unico che racconta secoli di storia, tradizioni e trasformazioni. Nel corso della presentazione, il dottor Valentini ha sottolineato l'importanza di valorizzare e preservare questi luoghi, troppo spesso ignorati, ma che racchiudono un patrimonio culturale e ambientale di inestimabile valore.
Durante tutta la serata, sono state proiettate immagini dei luoghi delle gravine, ma anche di piante e animali che popolano questo territorio, che il dottor Valentini ha analizzato nel dettaglio, focalizzandosi soprattutto su animali e insetti, che costituiscono la sua materia di riferimento. Ha illustrato come questi piccoli abitanti del territorio, spesso invisibili agli occhi più distratti, siano essenziali per l'equilibrio ecologico e per la comprensione della biodiversità che caratterizza le gravine del tarantino.
L'evento ha rappresentato un'importante occasione per riflettere sulla necessità di riscoprire e preservare le ricchezze naturali e storiche del nostro territorio. La presentazione del libro ha aperto uno spiraglio su un mondo affascinante e poco conosciuto, ma ricco di potenziale, che merita di essere esplorato, tutelato e valorizzato.