Territorio
Legalità, dalla Regione arriva un disegno di legge
Promozione dei beni confiscati alla malavita e sostegno alle vittime, i pilastri per fermare la criminalità
Gravina - martedì 11 novembre 2014
16.45
Legalità, memoria e impegno racchiuse in un disegno di legge che la Regione Puglia intende approvare prima della fine della legislatura. Il ddl è stato presentato dall'assessore alle Politiche giovanili, cittadinanza sociale e legalità, Guglielmo Minervini, insieme al presidente della Regione, Nichi Vendola. Con loro anche Tonio Dell'Olio, responsabile del settore internazionale di Libera e Mimmo Stufano, coordinatore regionale di Avviso pubblico.
"Questa legge - ha spiegato Minervini - arriva dopo un lungo percorso di promozione della legalità per rendere stabili e sistematiche le scelte innovative per la tutela della legalità. Siamo consapevoli del periodo per così dire "effervescente" che la Puglia sta attraversando. Il crimine si riorganizza e innova, partendo dai traffici storici: con questa legge vogliano alimentare l'azione di contrasto giudiziario con quella sociale, con l'appoggio alla coscienza civile e alle vittime".
Attraverso questa legge, la Regione punta a realizzare un sistema integrato di interventi per la diffusione della cultura della legalità e della pace, con attenzione alle giovani generazioni. Un testo che giunge in un momento in cui sottolinea la Regione Puglia "la crisi economica, la scarsità di risorse pubbliche e la crescente sfiducia verso le istituzioni rischiano di aggravare il problema, e di porre un limite all'efficacia di ogni strategia di ripresa".
Il testo si compone di 16 articoli che disciplinano l'intervento della Regione in cinque ambiti tematici.
Innanzitutto gli interventi per l'educazione, la formazione e la ricerca in materia di legalità, seguiti da quelli di sostegno alla cittadinanza attiva e alla promozione della legalità nelle imprese. Il testo disciplina, inoltre, la promozione di politiche locali per la legalità e il contrasto al crimine organizzato con la valorizzazione di beni immobili e aziende confiscate alla criminalità organizzata. Infine, l'ente regionale intende garantire sostegno alle vittime di mafia. Alla redazione del testo ha collaborato un gruppo di 12 esperti, scelti tra giuristi, insegnanti, amministratori pubblici, operatori di cittadinanza attiva e imprenditori sociali impegnati nella promozione della cultura della legalità e nel riuso dei beni confiscati alle mafie.
Lo schema di disegno di legge sarà pubblicato online sul sito Liberailbene.regione.puglia.it fino al prossimo 17 novembre per raccogliere osservazioni e suggerimenti. Il testo definitivo sarà poi presentato alla Giunta regionale e potrà iniziare l'iter in Consiglio regionale, con l'obiettivo di arrivare all'approvazione entro la fine della legislatura.
"La mafia - ha dichiarato il presidente Vendola - si combatte facendo avanzare la cultura dei diritti». «Se non torna il diritto al lavoro, il diritto ai diritti fondamentali come il fondamento di una cultura della legalità, noi avremmo fatto soltanto degli spot".
"Questa legge - ha spiegato Minervini - arriva dopo un lungo percorso di promozione della legalità per rendere stabili e sistematiche le scelte innovative per la tutela della legalità. Siamo consapevoli del periodo per così dire "effervescente" che la Puglia sta attraversando. Il crimine si riorganizza e innova, partendo dai traffici storici: con questa legge vogliano alimentare l'azione di contrasto giudiziario con quella sociale, con l'appoggio alla coscienza civile e alle vittime".
Attraverso questa legge, la Regione punta a realizzare un sistema integrato di interventi per la diffusione della cultura della legalità e della pace, con attenzione alle giovani generazioni. Un testo che giunge in un momento in cui sottolinea la Regione Puglia "la crisi economica, la scarsità di risorse pubbliche e la crescente sfiducia verso le istituzioni rischiano di aggravare il problema, e di porre un limite all'efficacia di ogni strategia di ripresa".
Il testo si compone di 16 articoli che disciplinano l'intervento della Regione in cinque ambiti tematici.
Innanzitutto gli interventi per l'educazione, la formazione e la ricerca in materia di legalità, seguiti da quelli di sostegno alla cittadinanza attiva e alla promozione della legalità nelle imprese. Il testo disciplina, inoltre, la promozione di politiche locali per la legalità e il contrasto al crimine organizzato con la valorizzazione di beni immobili e aziende confiscate alla criminalità organizzata. Infine, l'ente regionale intende garantire sostegno alle vittime di mafia. Alla redazione del testo ha collaborato un gruppo di 12 esperti, scelti tra giuristi, insegnanti, amministratori pubblici, operatori di cittadinanza attiva e imprenditori sociali impegnati nella promozione della cultura della legalità e nel riuso dei beni confiscati alle mafie.
Lo schema di disegno di legge sarà pubblicato online sul sito Liberailbene.regione.puglia.it fino al prossimo 17 novembre per raccogliere osservazioni e suggerimenti. Il testo definitivo sarà poi presentato alla Giunta regionale e potrà iniziare l'iter in Consiglio regionale, con l'obiettivo di arrivare all'approvazione entro la fine della legislatura.
"La mafia - ha dichiarato il presidente Vendola - si combatte facendo avanzare la cultura dei diritti». «Se non torna il diritto al lavoro, il diritto ai diritti fondamentali come il fondamento di una cultura della legalità, noi avremmo fatto soltanto degli spot".