Politica
Lettera aperta di SEL alla città
"La politica è l'arte del possibile"
Gravina - martedì 6 dicembre 2011
18.33
"Recuperare il vero senso della politica e dell'esistenza stessa dei partiti, cercando innanzitutto di porre al centro i bisogni dei cittadini ed una ricerca comune delle soluzioni possibili": questa la chiave di lettura della lettera aperta (qui di seguito) che SEL scrive alla cittadinanza.... tanto per chiarire le motivazioni.
"In un momento di profondissima crisi delle istituzioni e della politica, in un contesto nazionale ed internazionale che non lascia intravedere altro che un pericolosissimo vortice che sta inghiottendo, quasi nell'indifferenza generale, tutte le conquiste sociali ed economiche del nostro mondo, non si può fare altro che mettere la barra al centro e cercare di navigare tra i marosi aggrappandosi a quei valori e ai quei principi che hanno fatto grandi le nostre Nazioni.
Nel piccolo della nostra comunità abbiamo cercato di ripartire da qui: recuperare il vero senso della politica e dell'esistenza stessa dei partiti, cercando innanzitutto di porre al centro i bisogni dei cittadini ed una ricerca comune delle soluzioni possibili. Alla luce di queste riflessioni noi …
1.Vorremmo stilare un programma innovativo, ispirato alle nostre sensibilità sociali e rispettoso delle diversità, da costruire in un confronto aperto, leale e trasparente con la città, sul quale chiamare a discutere e riflettere tutte le forze politiche e sociali che a Gravina vogliono impegnarsi per costruire il CAMBIAMENTO;
2.Vorremmo che tutte le donne e gli uomini di buona volontà, maturino dentro di sé la convinzione che nessun cambiamento è possibile senza partecipazione, e contribuiscano, con la propria riflessione e adesione, alla trasformazione della nostra collettività;
3.Vorremmo con questo metodo costruire le alleanze fra le forze autenticamente democratiche, progressiste e riformiste della città, chiamandole a svolgere, senza indugi e tentennamenti, un ruolo propositivo, che ci consenta di rinsaldare il rapporto con i gravinesi;
4.Vorremmo offrire alla nostra comunità un progetto di futuro che parli il linguaggio della modernità, dell'innovazione e dello sviluppo solidale;
5.Vorremmo condividere con la città la scelta di chi dovrà governare questo processo gravoso e difficile, che non dovrà e non potrà esaurirsi nel breve arco di tempo della campagna elettorale, ma dovrà continuare e protrarsi per l'intera legislatura, all'insegna del rinnovamento: solo la partecipazione attiva e permanente dei cittadini alle scelte strategiche per lo sviluppo può essere garanzia di successo e di stabilità del governo della città!
Questo avremmo voluto esplicitare e condividere nel corso degli incontri promossi dal PD cittadino con altri gruppi politici. Abbiamo quindi chiesto (in un incontro tenutosi due settimane fa) per il tramite di una nostra folta delegazione ai rappresentanti del PD, di rallentare la frenetica corsa da loro avviata, che ci sembrava andasse a suggellare alleanze e a costruire un mero "cartello di forze politiche", unite da non si sa bene che cosa ed a prescindere dalla condivisione di un'idea di società e di un progetto per il futuro della città.
C'era parso che avessero compreso, invece è stato un dialogo tra sordi. Evidentemente finalità ed obiettivi reciproci, in quel momento, non convergevano!
La politica in questo momento deve avere uno sguardo lungo, nel tempo e nello spazio, pensare globalmente e agire localmente, un sguardo che ricostituisca una rinnovata alleanza con gli uomini e le donne di questo paese, che non possono continuare a subire scelte fatte, indipendentemente da loro, nelle "stanze dei bottoni".
"La politica è l'arte del possibile", ci hanno insegnato i Grandi Vecchi della nostra Repubblica, e per questo noi non molleremo e non ci arrenderemo!"
S.E.L. Gravina
"In un momento di profondissima crisi delle istituzioni e della politica, in un contesto nazionale ed internazionale che non lascia intravedere altro che un pericolosissimo vortice che sta inghiottendo, quasi nell'indifferenza generale, tutte le conquiste sociali ed economiche del nostro mondo, non si può fare altro che mettere la barra al centro e cercare di navigare tra i marosi aggrappandosi a quei valori e ai quei principi che hanno fatto grandi le nostre Nazioni.
Nel piccolo della nostra comunità abbiamo cercato di ripartire da qui: recuperare il vero senso della politica e dell'esistenza stessa dei partiti, cercando innanzitutto di porre al centro i bisogni dei cittadini ed una ricerca comune delle soluzioni possibili. Alla luce di queste riflessioni noi …
1.Vorremmo stilare un programma innovativo, ispirato alle nostre sensibilità sociali e rispettoso delle diversità, da costruire in un confronto aperto, leale e trasparente con la città, sul quale chiamare a discutere e riflettere tutte le forze politiche e sociali che a Gravina vogliono impegnarsi per costruire il CAMBIAMENTO;
2.Vorremmo che tutte le donne e gli uomini di buona volontà, maturino dentro di sé la convinzione che nessun cambiamento è possibile senza partecipazione, e contribuiscano, con la propria riflessione e adesione, alla trasformazione della nostra collettività;
3.Vorremmo con questo metodo costruire le alleanze fra le forze autenticamente democratiche, progressiste e riformiste della città, chiamandole a svolgere, senza indugi e tentennamenti, un ruolo propositivo, che ci consenta di rinsaldare il rapporto con i gravinesi;
4.Vorremmo offrire alla nostra comunità un progetto di futuro che parli il linguaggio della modernità, dell'innovazione e dello sviluppo solidale;
5.Vorremmo condividere con la città la scelta di chi dovrà governare questo processo gravoso e difficile, che non dovrà e non potrà esaurirsi nel breve arco di tempo della campagna elettorale, ma dovrà continuare e protrarsi per l'intera legislatura, all'insegna del rinnovamento: solo la partecipazione attiva e permanente dei cittadini alle scelte strategiche per lo sviluppo può essere garanzia di successo e di stabilità del governo della città!
Questo avremmo voluto esplicitare e condividere nel corso degli incontri promossi dal PD cittadino con altri gruppi politici. Abbiamo quindi chiesto (in un incontro tenutosi due settimane fa) per il tramite di una nostra folta delegazione ai rappresentanti del PD, di rallentare la frenetica corsa da loro avviata, che ci sembrava andasse a suggellare alleanze e a costruire un mero "cartello di forze politiche", unite da non si sa bene che cosa ed a prescindere dalla condivisione di un'idea di società e di un progetto per il futuro della città.
C'era parso che avessero compreso, invece è stato un dialogo tra sordi. Evidentemente finalità ed obiettivi reciproci, in quel momento, non convergevano!
La politica in questo momento deve avere uno sguardo lungo, nel tempo e nello spazio, pensare globalmente e agire localmente, un sguardo che ricostituisca una rinnovata alleanza con gli uomini e le donne di questo paese, che non possono continuare a subire scelte fatte, indipendentemente da loro, nelle "stanze dei bottoni".
"La politica è l'arte del possibile", ci hanno insegnato i Grandi Vecchi della nostra Repubblica, e per questo noi non molleremo e non ci arrenderemo!"
S.E.L. Gravina