Scuola e Università
Liceo Tarantino, Decaro promette risposte e scarica la colpa sugli uffici
La settimana prossima a Gravina il delegato metropolitano all'istruzione Lacoppola
Gravina - martedì 9 giugno 2015
8.47
Il sindaco metropolitano, Antonio Decaro promette soluzioni rispondendo all'interrogazione del consigliere Mimmo Cardascia a proposito della messa in sicurezza del muro che delimita il Liceo Scientifico "Giuseppe Tarantino" interessato da un preoccupante cedimento strutturale che ha coinvolto anche il piano stradale di via Quasimodo. Una risposta che nella pratica è, però, un rinvio alla prossima settimana quando a Gravina arriverà il consigliere delegato alla pubblica istruzione Vito Lacoppola per appurare di persona la situazione al liceo.
Una situazione portata all'attenzione della città metropolitana alcuni mesi fa ma su cui Decaro si giustifica scaricando le responsabilità sugli uffici: dal 2013 sono state diverse le segnalazioni inviate dall'ufficio tecnico di Gravina agli uffici provinciali. Segnalazioni a cui nessuno ha dato risposta sino ad ora.
Il sindaco metropolitano si è impegnato in prima persona assicurando soluzioni quanto prima, pur ribadendo che occorre fare i conti con situazioni pregresse ereditate dalla Provincia che, a detta del sindaco, ha lascito l'Ente "senza soldi e piena di emergenze".
Parole che tuttavia cozzano con quanto approvato dall'aula. Nel corso del consiglio metropolitano, infatti, l'assise ha approvato il rendiconto di gestione 2014, l'ultimo che richiama l'attività della Provincia di Bari. Il nuovo Ente, come previsto dalla legge n. 56 del 2014, è subentrato in tutti i rapporti attivi e passivi dell'ex Provincia nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica e del Patto di stabilità interno.
"La Città metropolitana - ha spiegato nella sua relazione Alfonso Pisicchio, consigliere delegato al Bilancio e Programmazione economica – rischia, però, di non riuscire ad espletare le sue funzioni fondamentali e ad erogare i servizi essenziali ai cittadini a causa dei progressivi tagli previsti da parte del Governo che si sono tradotti, dapprima, nell'azzeramento dei trasferimenti e, successivamente, in continui contributi dovuti alle casse dello Stato. Di qui il nostro appello al Governo stesso affinchè sia data alla Città metropolitana la possibilità di raggiungere gli obiettivi di sviluppo e di crescita che si è posta in qualità di Istituzione di area vasta".
In particolare, per il triennio 2015 – 2017, la Città metropolitana dovrà versare al Governo centrale circa 39 milioni per il 2015, oltre 53 milioni per il 2016 e 68 milioni per il 2017.
Al 31 dicembre 2014 il saldo di cassa della Città metropolitana di Bari ammonta a oltre 206 milioni di euro con un avanzo di amministrazione pari ad oltre 158 milioni. Nel provvedimento odierno si evidenzia, inoltre, che sono stati rispettati gli obiettivi del Patto di stabilità interno, il limite di spesa del personale e tutti i limiti di spesa soggetti a riduzione ai sensi di legge.
Il Consiglio ha anche approvato, all'unanimità, su relazione del consigliere delegato al lavoro, Giuseppe Valenzano, il nuovo schema dell'atto di intesa con la Regione Puglia per il potenziamento dei Centri per l'Impiego attraverso l'utilizzo di operatori della formazione professionale per attività di accoglienza, informazione, orientamento ed incrocio domanda – offerta.
Una situazione portata all'attenzione della città metropolitana alcuni mesi fa ma su cui Decaro si giustifica scaricando le responsabilità sugli uffici: dal 2013 sono state diverse le segnalazioni inviate dall'ufficio tecnico di Gravina agli uffici provinciali. Segnalazioni a cui nessuno ha dato risposta sino ad ora.
Il sindaco metropolitano si è impegnato in prima persona assicurando soluzioni quanto prima, pur ribadendo che occorre fare i conti con situazioni pregresse ereditate dalla Provincia che, a detta del sindaco, ha lascito l'Ente "senza soldi e piena di emergenze".
Parole che tuttavia cozzano con quanto approvato dall'aula. Nel corso del consiglio metropolitano, infatti, l'assise ha approvato il rendiconto di gestione 2014, l'ultimo che richiama l'attività della Provincia di Bari. Il nuovo Ente, come previsto dalla legge n. 56 del 2014, è subentrato in tutti i rapporti attivi e passivi dell'ex Provincia nel rispetto degli equilibri di finanza pubblica e del Patto di stabilità interno.
"La Città metropolitana - ha spiegato nella sua relazione Alfonso Pisicchio, consigliere delegato al Bilancio e Programmazione economica – rischia, però, di non riuscire ad espletare le sue funzioni fondamentali e ad erogare i servizi essenziali ai cittadini a causa dei progressivi tagli previsti da parte del Governo che si sono tradotti, dapprima, nell'azzeramento dei trasferimenti e, successivamente, in continui contributi dovuti alle casse dello Stato. Di qui il nostro appello al Governo stesso affinchè sia data alla Città metropolitana la possibilità di raggiungere gli obiettivi di sviluppo e di crescita che si è posta in qualità di Istituzione di area vasta".
In particolare, per il triennio 2015 – 2017, la Città metropolitana dovrà versare al Governo centrale circa 39 milioni per il 2015, oltre 53 milioni per il 2016 e 68 milioni per il 2017.
Al 31 dicembre 2014 il saldo di cassa della Città metropolitana di Bari ammonta a oltre 206 milioni di euro con un avanzo di amministrazione pari ad oltre 158 milioni. Nel provvedimento odierno si evidenzia, inoltre, che sono stati rispettati gli obiettivi del Patto di stabilità interno, il limite di spesa del personale e tutti i limiti di spesa soggetti a riduzione ai sensi di legge.
Il Consiglio ha anche approvato, all'unanimità, su relazione del consigliere delegato al lavoro, Giuseppe Valenzano, il nuovo schema dell'atto di intesa con la Regione Puglia per il potenziamento dei Centri per l'Impiego attraverso l'utilizzo di operatori della formazione professionale per attività di accoglienza, informazione, orientamento ed incrocio domanda – offerta.