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La città

Lilt: si moltiplicano i casi di tumore al seno

Ma la prevenzione può salvare la vita. A confronto con Arcangela Parrulli, presidente della sezione di Gravina.

Si avvia a conclusione l'esperienza di Arcangela Parrulli alla guida della sezione gravinese della Lega italiana per la lotta ai tumori. Previsto per il 30 giugno l'avvicendamento con l'avvocato Marialina Lo Schiavo, chiamata a coordinare un centro che è stato il primo del circondario, negli ultimi trent'anni, ad offrire un servizio di sensibilizzazione e tutela per la prevenzione dei tumori.

"Negli ultimi anni i tumori sono aumentati, forse a causa dell'inquinamento, ma ne abbiamo salvate moltissime di donne", dice la Parrulli durante l'intervista, e aggiunge: "Abbiamo salvato una signora alla quale è stato scoperto un melanoma. Donna di 32 anni, con tre figli. A Natale mi ha chiamata e mi ha ringraziata. E' stato il miglior premio della mia attività". Tra le patologie più diffuse in città, dicono dalla Lilt, il tumore al seno, "sia benigno che maligno", precisa la presidentessa. "Invece abbiamo avuto pochissimi casi di tumore all'utero, solo uno o due. Per ciò che riguarda i noduli alla tiroide, si sono verificati pochi casi, alcuni benigni, altri maligni. Poi i pazienti non ci aggiornano sulla continuazione dei controlli. Tante volte, dopo aver diagnosticato la patologia, abbiamo consigliato cosa fare, ma non siamo stati aggiornati", specifica ancora la Parrulli.

Presso la Lilt si effettuano solo controlli, non operazioni. Il medico, dopo essersi accertato della patologia, dove presente, indirizza il paziente verso la struttura sanitaria, per ulteriori accertamenti e le cure del caso. pubblica piuttosto che un'altra. Far parte della lega (la tessera ha un costo annuale di 30 euro) garantisce la possibilità di accedere a diversi servizi. E' possibile, ad esempio, usufruire di una visita ginecologica, senologica, dermatologica e otorinolaringoiatrica. E' previsto solo un'ulteriore contributo di quindici euro per chi decida di sottoporsi al pap–test, perché l'esame comporta un prezzo aggiuntivo.

"Il numero delle donne che si controlla abitualmente, in città, è molto basso, rispetto al numero della popolazione. E' importante che si cominci da subito, appena inizia l'attività sessuale delle donne", si raccomanda Arcangela Parrulli: "Le malattie sono aumentate: solo con la prevenzione si possono salvare le vite delle donne".

Il gruppo di lavoro della Lilt è nutrito e affiatato, all'insegna del puro volontariato. Gli orari di apertura, dal lunedì al venerdì, sono dalle 1.30 alle 19. Per informazioni si può chiamare lo 080 3269130.
5 fotoLe volontarie della Lilt
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