La città
Lode alla morte
Vannisio Lavecchia racconta di don Carlo Caputo...
Gravina - domenica 22 gennaio 2012
Due anni fa, il 24.01.2010, ci lasciava Mons. Don Carlo Caputo. Una partenza per la casa del Padre che è stata vissuta sotto gli occhi di tutti, accompagnata da un affetto e da un dolore grande ma anche dalla preghiera, dalla solidarietà e dalla riconoscenza di moltissima gente.
Nel secondo anniversario della sua morte, ci ritroviamo, insieme a tutti gli amici che lo hanno conosciuto e amato, per ricordare Don Carlo come Maestro e Testimone di un avvenimento di vita che continua ancora oggi. Don Carlo ha rappresentato, nella nostra Parrocchia di S. Domenico e nella nostra Città, un punto di riferimento spirituale e culturale cui tanti, giovani soprattutto, hanno guardato con stima e tanto affetto. Noi familiari, gli amici e i tanti che con stima ed affetto ne continuano a mantenere viva la memoria nella comunità gravinese, lo ricorderanno sempre con tanta gioia.ll suo ricordo è particolarmente vivo e molti saranno i fedeli che, in occasione del secondo anniversario della morte, parteciperanno alle Messe di suffragio per la sua anima.
Don Carlo si era preparato a morire degnamente, da perfetto cristiano, da generoso sacerdote, da parroco solerte.
Mio zio Don Carlo ha sempre avuto un buon rapporto con la Morte : "… perché essa supera la vita, solo per un momento, ma non la distrugge." Ricordo bene che Il pensiero della morte lo accompagnava sempre; ne parlava in ogni occasione, nelle sue periodiche catechesi, nelle sue incantevoli omelie, nelle sue affollate conferenze. Nell'Omelia della S. Messa vespertina del 29 Novembre 2008, in occasione dei festeggiamenti del 50.mo ANNIVERSARIO DELLA PARROCCHIA SAN DOMENICO (1958-2008), Don Carlo diceva:…e per quanto mi riguarda personalmente, dopo essere stato con voi circa mezzo secolo, stasera celebro il mio AMEN finale.…a Gerusalemme ci sono stato molte volte…ed ogni volta non ho mai mancato a trascorrere un'ora di Preghiera nella Grotta Mistica, chiamata " la Grotta del Padre Nostro". In quella grotta Gesù rispose agli Apostoli, che Gli chiesero : "Maestro, insegnaci a pregare! " E Gesù rispose : "Quando pregate dite : Padre nostro che sei nei cieli….sia fatta la tua volontà… rimetti a noi i nostri debiti…liberaci dal male. Amen" In quella grotta ho meditato tanto sulla parola finale AMEN.
Moriva un anno fa un sacerdote, profeta dei nostri tempi, don Oreste Benzi, il quale pochi giorni prima di morire disse : " Nel momento in cui chiuderò gli occhi su questa terra,la gente che sarà vicino dirà : è morto. In realtà è una bugia…le mie mani saranno fredde, il mio corpo non potrà più vedere, ma in realtà la morte non esiste, perché appena chiudo gli occhi, mi apro all'infinito di Dio. Noi Lo vedremo come dice Paolo, faccia a faccia, così come Egli è…La morte è il bacio di Dio, il momento dell'abbraccio con il Padre…"
E ancora, in occasione dell'Omelia recitata davanti alla bara del suo carissimo amico fraterno, il compianto Prof. Mimi' Mastromatteo, Don Carlo diceva:
… Mi piace ricordare a me ed a voi le parole che ricordo d'aver letto in un'antica preghiera funebre: "Dopo la mia morte non cercate la mia tomba : la mia tomba è nel cuore di coloro che mi hanno amato". Carissimi, la morte di Mimì non spegnerà mai la sua anima. La sua morte odora di Resurrezione!
Mentre nelle mani materne della Vergine Santa affidiamo questo nostro padre, fratello ed amico, vi invito a recitare questa bella preghiera in suffragio del nostro amatissimo e indimenticabile Don Carlo:
OFFERTORIO DI INTENZIONI
Oh Signore, Don Carlo ha amato con la stessa forza il cielo e la terra. Solo il morire ha fatto
tacere la sua voce, il suo grido, il suo impeto. Oh Angelo di Dio, custode della sua anima,
Tu che lo hai guidato a varcare la notte, assicuragli il riposo eterno e la gioia nella pace.
Signore, pietà.
Oh Signore, ora che la morte ha fatto cadere ombre ed esitazioni, ti chiediamo che il silenzio di questa scomparsa sia per tutti noi stimolo di speranza e conferma nella fede.
Signore, pietà.
Oh Signore, questo tuo servo in vita ripeteva sempre "noi siamo terra orante". Tra la terra e questo tuo servitore ora la partita e' chiusa, il suo compito di rappresentanza e' finito. Ora sta a noi percorrere la lunga vita terrena, risvegliare le nostre coscienze, raggiungere da questa terra il paese di Dio dove scorre latte e miele. Dacci, Oh Signore, la forza di lottare e vincere.
Signore, pietà.
E per ultimo, oh Signore, donaci la speranza. Ora che la speranza non compete più al tuo servo che riposa nella morte e nelle certezze, compi in noi il grande prodigio di continuare a sperare. Oh Padre dei cieli, commuoviti per la nostra speranza, la virtù in cui ha creduto e vissuto Don Carlo che hai chiamato con Te nella tua dimora celeste.
Signore, pietà.
Oh Vergine Maria, tu che sei icona della Trinità, il Tempio di Dio, testimonianza dell'uomo che risorge, in Te Dio sorride e respira, fa germogliare nel tuo grembo il piccolo e povero seme sacerdotale di questo nostro fratello e figlio tuo e genera nella Chiesa vocazioni sante e sacerdoti degni e fedeli così come lo e' stato Don Carlo.
Signore, pietà.
Vannisio Lavecchia
Nel secondo anniversario della sua morte, ci ritroviamo, insieme a tutti gli amici che lo hanno conosciuto e amato, per ricordare Don Carlo come Maestro e Testimone di un avvenimento di vita che continua ancora oggi. Don Carlo ha rappresentato, nella nostra Parrocchia di S. Domenico e nella nostra Città, un punto di riferimento spirituale e culturale cui tanti, giovani soprattutto, hanno guardato con stima e tanto affetto. Noi familiari, gli amici e i tanti che con stima ed affetto ne continuano a mantenere viva la memoria nella comunità gravinese, lo ricorderanno sempre con tanta gioia.ll suo ricordo è particolarmente vivo e molti saranno i fedeli che, in occasione del secondo anniversario della morte, parteciperanno alle Messe di suffragio per la sua anima.
Don Carlo si era preparato a morire degnamente, da perfetto cristiano, da generoso sacerdote, da parroco solerte.
Mio zio Don Carlo ha sempre avuto un buon rapporto con la Morte : "… perché essa supera la vita, solo per un momento, ma non la distrugge." Ricordo bene che Il pensiero della morte lo accompagnava sempre; ne parlava in ogni occasione, nelle sue periodiche catechesi, nelle sue incantevoli omelie, nelle sue affollate conferenze. Nell'Omelia della S. Messa vespertina del 29 Novembre 2008, in occasione dei festeggiamenti del 50.mo ANNIVERSARIO DELLA PARROCCHIA SAN DOMENICO (1958-2008), Don Carlo diceva:…e per quanto mi riguarda personalmente, dopo essere stato con voi circa mezzo secolo, stasera celebro il mio AMEN finale.…a Gerusalemme ci sono stato molte volte…ed ogni volta non ho mai mancato a trascorrere un'ora di Preghiera nella Grotta Mistica, chiamata " la Grotta del Padre Nostro". In quella grotta Gesù rispose agli Apostoli, che Gli chiesero : "Maestro, insegnaci a pregare! " E Gesù rispose : "Quando pregate dite : Padre nostro che sei nei cieli….sia fatta la tua volontà… rimetti a noi i nostri debiti…liberaci dal male. Amen" In quella grotta ho meditato tanto sulla parola finale AMEN.
Moriva un anno fa un sacerdote, profeta dei nostri tempi, don Oreste Benzi, il quale pochi giorni prima di morire disse : " Nel momento in cui chiuderò gli occhi su questa terra,la gente che sarà vicino dirà : è morto. In realtà è una bugia…le mie mani saranno fredde, il mio corpo non potrà più vedere, ma in realtà la morte non esiste, perché appena chiudo gli occhi, mi apro all'infinito di Dio. Noi Lo vedremo come dice Paolo, faccia a faccia, così come Egli è…La morte è il bacio di Dio, il momento dell'abbraccio con il Padre…"
E ancora, in occasione dell'Omelia recitata davanti alla bara del suo carissimo amico fraterno, il compianto Prof. Mimi' Mastromatteo, Don Carlo diceva:
… Mi piace ricordare a me ed a voi le parole che ricordo d'aver letto in un'antica preghiera funebre: "Dopo la mia morte non cercate la mia tomba : la mia tomba è nel cuore di coloro che mi hanno amato". Carissimi, la morte di Mimì non spegnerà mai la sua anima. La sua morte odora di Resurrezione!
Mentre nelle mani materne della Vergine Santa affidiamo questo nostro padre, fratello ed amico, vi invito a recitare questa bella preghiera in suffragio del nostro amatissimo e indimenticabile Don Carlo:
OFFERTORIO DI INTENZIONI
Oh Signore, Don Carlo ha amato con la stessa forza il cielo e la terra. Solo il morire ha fatto
tacere la sua voce, il suo grido, il suo impeto. Oh Angelo di Dio, custode della sua anima,
Tu che lo hai guidato a varcare la notte, assicuragli il riposo eterno e la gioia nella pace.
Signore, pietà.
Oh Signore, ora che la morte ha fatto cadere ombre ed esitazioni, ti chiediamo che il silenzio di questa scomparsa sia per tutti noi stimolo di speranza e conferma nella fede.
Signore, pietà.
Oh Signore, questo tuo servo in vita ripeteva sempre "noi siamo terra orante". Tra la terra e questo tuo servitore ora la partita e' chiusa, il suo compito di rappresentanza e' finito. Ora sta a noi percorrere la lunga vita terrena, risvegliare le nostre coscienze, raggiungere da questa terra il paese di Dio dove scorre latte e miele. Dacci, Oh Signore, la forza di lottare e vincere.
Signore, pietà.
E per ultimo, oh Signore, donaci la speranza. Ora che la speranza non compete più al tuo servo che riposa nella morte e nelle certezze, compi in noi il grande prodigio di continuare a sperare. Oh Padre dei cieli, commuoviti per la nostra speranza, la virtù in cui ha creduto e vissuto Don Carlo che hai chiamato con Te nella tua dimora celeste.
Signore, pietà.
Oh Vergine Maria, tu che sei icona della Trinità, il Tempio di Dio, testimonianza dell'uomo che risorge, in Te Dio sorride e respira, fa germogliare nel tuo grembo il piccolo e povero seme sacerdotale di questo nostro fratello e figlio tuo e genera nella Chiesa vocazioni sante e sacerdoti degni e fedeli così come lo e' stato Don Carlo.
Signore, pietà.
Vannisio Lavecchia