La città
Lovero: bocciato il progetto del nuovo cimitero
Adesso bisogna restituire i soldi ai cittadini. “Sul cimitero si discuta in consiglio comunale”
Gravina - martedì 28 luglio 2020
Non ci sono le condizioni perché il progetto presentato dal Comune per la realizzazione del nuovo cimitero recepisca il nulla osta dalla sovraintendenza archeologica. Una notizia diffusa dal consigliere di Primavera Popolare, Ignazio Lovero, che conferma l'ennesima bocciatura del progetto presentato dall'amministrazione comunale all'organo di tutela dei beni archeologici.
La soprintendenza, infatti, ha inviato un nuovo parere contrario all'autorizzazione paesaggistica per la realizzazione del primo stralcio funzionale per la costruzione del nuovo cimitero.
Le motivazioni che hanno spinto la soprintendenza al diniego dell'autorizzazione riguardano il ricadere dell'area in un fascia di rispetto delle componenti culturali, prevista per il sito archeologico di Botromagno; e lo stesso dicasi per la vicinanza con il torrente Gravina, riconosciuto di interesse paesaggistico "anche perché gli scavi necessari per la sua realizzazione comporterebbero la trasformazione profonda dei suoli"- spiegano dalla sovraintendenza, che poi aggiunge anche la sussistenza del muro di cinta sul tratturello "Tolve Gravina", strada di valenza paesaggistica: "per questo si evidenzia che non è stata preparata alcuna documentazione atta a valutare l'eventuale impatto visivo che l'impianto fotovoltaico su una porzione dei tetti del manufatto, potrebbe avere sulla tutela paesaggistica di tale bene"- sottolineano dall'ente di tutela.
Insomma, -sintetizza Lovero- l'ente ha ribadito che "il nuovo cimitero non s'ha da fare, semplicemente perché l'intervento proposto non è ammissibile". E dunque a nulla sono servite le passate spiegazioni del Comune che ha giustificato "la realizzazione del nuovo cimitero come opera di "lieve entità" e di pubblica utilità a realizzarsi in area annessa a quella cimiteriale". La sovraintendenza è stata categorica: l'opera sarebbe contraria ai vincoli archeologici e paesaggistici, per cui non se ne fa nulla.
Una vicenda che non può non far scaturire alcune riflessioni- commenta il consigliere comunale di opposizione. Innanzitutto, il Comune dalla vendita dei realizzandi loculi e loculetti ha ricavato già il 50% delle somme, pari a circa 500 mila euro. Soldi versati dai cittadini che il municipio trattiene da anni e che adesso andranno restituiti, onde evitare inutili citazioni che nuocerebbero ulteriormente sulle casse comunali. Poi, in maniera avventata, l'amministrazione "ha già affidato l'incarico tecnico all'ingegnere che ha realizzato e consegnato, lo scorso febbraio, il progetto esecutivo".
Una condotta, dal punto di vista della strategia e della pianificazione, errata- a detta di Lovero- per una amministrazione che non dovrebbe prendere soldi dai cittadini e non dovrebbe affidare progetti, se non ha acquisito "preventivamente i pareri che potrebbero rivelarsi vincolanti".
"Considerate le numerose vicende che hanno visto il cimitero coinvolto in diverse circostanze, non sarebbe il caso di portare il tema come punto di discussione all'attenzione della massima assise, il consiglio comunale?" si chiede Lovero, riferendosi anche alle altre questioni legate alla gestione dei servizi cimiteriali e al progetto di realizzazione del forno crematorio.
"La città attende di sentire, anche sulla questione del cimitero, una parola da parte del sindaco che da troppi mesi è in altro affaccendato"- conclude il consigliere di Primavera Popolare.
La soprintendenza, infatti, ha inviato un nuovo parere contrario all'autorizzazione paesaggistica per la realizzazione del primo stralcio funzionale per la costruzione del nuovo cimitero.
Le motivazioni che hanno spinto la soprintendenza al diniego dell'autorizzazione riguardano il ricadere dell'area in un fascia di rispetto delle componenti culturali, prevista per il sito archeologico di Botromagno; e lo stesso dicasi per la vicinanza con il torrente Gravina, riconosciuto di interesse paesaggistico "anche perché gli scavi necessari per la sua realizzazione comporterebbero la trasformazione profonda dei suoli"- spiegano dalla sovraintendenza, che poi aggiunge anche la sussistenza del muro di cinta sul tratturello "Tolve Gravina", strada di valenza paesaggistica: "per questo si evidenzia che non è stata preparata alcuna documentazione atta a valutare l'eventuale impatto visivo che l'impianto fotovoltaico su una porzione dei tetti del manufatto, potrebbe avere sulla tutela paesaggistica di tale bene"- sottolineano dall'ente di tutela.
Insomma, -sintetizza Lovero- l'ente ha ribadito che "il nuovo cimitero non s'ha da fare, semplicemente perché l'intervento proposto non è ammissibile". E dunque a nulla sono servite le passate spiegazioni del Comune che ha giustificato "la realizzazione del nuovo cimitero come opera di "lieve entità" e di pubblica utilità a realizzarsi in area annessa a quella cimiteriale". La sovraintendenza è stata categorica: l'opera sarebbe contraria ai vincoli archeologici e paesaggistici, per cui non se ne fa nulla.
Una vicenda che non può non far scaturire alcune riflessioni- commenta il consigliere comunale di opposizione. Innanzitutto, il Comune dalla vendita dei realizzandi loculi e loculetti ha ricavato già il 50% delle somme, pari a circa 500 mila euro. Soldi versati dai cittadini che il municipio trattiene da anni e che adesso andranno restituiti, onde evitare inutili citazioni che nuocerebbero ulteriormente sulle casse comunali. Poi, in maniera avventata, l'amministrazione "ha già affidato l'incarico tecnico all'ingegnere che ha realizzato e consegnato, lo scorso febbraio, il progetto esecutivo".
Una condotta, dal punto di vista della strategia e della pianificazione, errata- a detta di Lovero- per una amministrazione che non dovrebbe prendere soldi dai cittadini e non dovrebbe affidare progetti, se non ha acquisito "preventivamente i pareri che potrebbero rivelarsi vincolanti".
"Considerate le numerose vicende che hanno visto il cimitero coinvolto in diverse circostanze, non sarebbe il caso di portare il tema come punto di discussione all'attenzione della massima assise, il consiglio comunale?" si chiede Lovero, riferendosi anche alle altre questioni legate alla gestione dei servizi cimiteriali e al progetto di realizzazione del forno crematorio.
"La città attende di sentire, anche sulla questione del cimitero, una parola da parte del sindaco che da troppi mesi è in altro affaccendato"- conclude il consigliere di Primavera Popolare.