Palazzo di città
Maggioranza al capolinea: in consiglio manca il quorum
Valente dichiara aperta la crisi e chiede aiuto alle opposizioni. Già conclusi i lavori dell'assemblea consiliare.
Gravina - giovedì 7 febbraio 2013
19.00
La seduta del consiglio comunale inizia alle 19.
Pochi i punti all'ordine del giorno. Infatti, oltre alle consuete interrogazioni, questa sera la maggioranza è chiamata a dare il via libera al regolamento per i controlli interni che per legge i consigli comunali d'Italia avrebbero già dovuto adottare entro il 10 gennaio e che, in caso di mancata approvazione, porterebbe allo scioglimento dell'assemblea ed all'indizione di elezioni anticipate. A seguire, all'ordine del giorno figurano un debito fuori bilancio, l'affidamento della tesoreria comunale e infine l'istituzione di una commissione speciale per il lavoro.
Questa sera, però, la maggioranza è chiamata ad una grande prova dopo le dimissioni dell'assessore Lorenzo Carbone e le fibrillazioni nate nel rapporto col neonato partito del "Centro Democratico": dimostrare unità e la forza per proseguire il cammino istituzionale.
In aula sono presenti al momento 21 consiglieri su 25. Il presidente Lupoli ha appena annunciato le dimissioni del consigliere Mazzarella da capogruppo dell'Udc. Gli subentrerà il collega di gruppo Giovanni Carbone. Inoltre è stata ufficializzata la fuoriuscita del consigliere Michele Tedesco dal suo partito.
Ore 19:20
Il presidente del consiglio Giacinto Lupoli, insieme ai consiglieri e colleghi di gruppo Ariani, Mazzilli e Santomasi abbandona l'aula.
Ore 19:25
Petrara chiede la verifica del numero legale, ma interviene il sindaco per chiedere aiuto all'opposizione: "Non posso più nascondere la crisi - dice Valente - ma chiedo aiuto all'opposizione per il bene della città".
E' in corso la verifica del numero legale. Anche l'opposizione abbandona l'aula.
Presenti 12 consiglieri. Determinanti l'assenza dell'Udc Mazzarella e l'abbandono dei lavori da parte dei quattro consiglieri del "Centro Democratico". Non sussiste il numero legale. La seduta e' tolta.
Ore 19.40
L'aula è ormai vuota: i gruppi consiliari sono riuniti a porte chiuse, ciascuno al proprio interno, mentre si susseguono i contatti. Il banco è ormai saltato: la presa di posizione del "Centro Democratico", l'assenza numericamente determinante del consigliere Udc Mazzarella e l'appello rivolto dal sindaco alle opposizioni dimostrano l'inesistenza, nei fatti, della maggioranza uscita vincitrice dalle urne del maggio 2012. E la crisi, come ha ammesso in consiglio lo stesso primo cittadino, è ormai ufficialmente aperta.
Due, adesso, le opzioni praticabili: dar vita al Valente bis oppure tornare alle urne. Intanto, però, il consiglio potrebbe tornare a riunirsi già nella serata di venerdì 8 febbraio, in seconda convocazione, anche se sul punto non v'è, sotto il profilo dell'interpretazione del diritto e dei regolamenti, unità di intenti. La questione è in questi momenti oggetto di approfondimenti. Ma se il consiglio dovesse tornare a riunirsi davvero venerdì, per rimettere assieme i cocci restano meno di 24 ore. Basteranno?
Ore 21
Sciolti i dubbi regolamentari: essendosi svolta la seduta, sarà necessario procedere ad una nuova convocazione dell'assemblea. Si allungano dunque i tempi della crisi e dell'approvazione del regolamento sui controlli. Termine massimo, la fine di marzo. Poi, in mancanza, tutti a casa.
Si conclude la diretta di Gravinalife. Nella giornata di domani ulteriori aggiornamenti e approfondimenti.
Pochi i punti all'ordine del giorno. Infatti, oltre alle consuete interrogazioni, questa sera la maggioranza è chiamata a dare il via libera al regolamento per i controlli interni che per legge i consigli comunali d'Italia avrebbero già dovuto adottare entro il 10 gennaio e che, in caso di mancata approvazione, porterebbe allo scioglimento dell'assemblea ed all'indizione di elezioni anticipate. A seguire, all'ordine del giorno figurano un debito fuori bilancio, l'affidamento della tesoreria comunale e infine l'istituzione di una commissione speciale per il lavoro.
Questa sera, però, la maggioranza è chiamata ad una grande prova dopo le dimissioni dell'assessore Lorenzo Carbone e le fibrillazioni nate nel rapporto col neonato partito del "Centro Democratico": dimostrare unità e la forza per proseguire il cammino istituzionale.
In aula sono presenti al momento 21 consiglieri su 25. Il presidente Lupoli ha appena annunciato le dimissioni del consigliere Mazzarella da capogruppo dell'Udc. Gli subentrerà il collega di gruppo Giovanni Carbone. Inoltre è stata ufficializzata la fuoriuscita del consigliere Michele Tedesco dal suo partito.
Ore 19:20
Il presidente del consiglio Giacinto Lupoli, insieme ai consiglieri e colleghi di gruppo Ariani, Mazzilli e Santomasi abbandona l'aula.
Ore 19:25
Petrara chiede la verifica del numero legale, ma interviene il sindaco per chiedere aiuto all'opposizione: "Non posso più nascondere la crisi - dice Valente - ma chiedo aiuto all'opposizione per il bene della città".
E' in corso la verifica del numero legale. Anche l'opposizione abbandona l'aula.
Presenti 12 consiglieri. Determinanti l'assenza dell'Udc Mazzarella e l'abbandono dei lavori da parte dei quattro consiglieri del "Centro Democratico". Non sussiste il numero legale. La seduta e' tolta.
Ore 19.40
L'aula è ormai vuota: i gruppi consiliari sono riuniti a porte chiuse, ciascuno al proprio interno, mentre si susseguono i contatti. Il banco è ormai saltato: la presa di posizione del "Centro Democratico", l'assenza numericamente determinante del consigliere Udc Mazzarella e l'appello rivolto dal sindaco alle opposizioni dimostrano l'inesistenza, nei fatti, della maggioranza uscita vincitrice dalle urne del maggio 2012. E la crisi, come ha ammesso in consiglio lo stesso primo cittadino, è ormai ufficialmente aperta.
Due, adesso, le opzioni praticabili: dar vita al Valente bis oppure tornare alle urne. Intanto, però, il consiglio potrebbe tornare a riunirsi già nella serata di venerdì 8 febbraio, in seconda convocazione, anche se sul punto non v'è, sotto il profilo dell'interpretazione del diritto e dei regolamenti, unità di intenti. La questione è in questi momenti oggetto di approfondimenti. Ma se il consiglio dovesse tornare a riunirsi davvero venerdì, per rimettere assieme i cocci restano meno di 24 ore. Basteranno?
Ore 21
Sciolti i dubbi regolamentari: essendosi svolta la seduta, sarà necessario procedere ad una nuova convocazione dell'assemblea. Si allungano dunque i tempi della crisi e dell'approvazione del regolamento sui controlli. Termine massimo, la fine di marzo. Poi, in mancanza, tutti a casa.
Si conclude la diretta di Gravinalife. Nella giornata di domani ulteriori aggiornamenti e approfondimenti.