Politica
Maggioranza, grandi manovre al centro
Voci di malumori intorno agli assessori Varvara e Carbone. Intanto Upc e Moderati si uniscono
Gravina - martedì 24 luglio 2012
09.00
Le vacanze agostane potrebbero veder incresparsi le acque del mare magnum della maggioranza, sempre che qualche ciclone di natura politica (e non meteorologica) non scoppi prima.
Voci sempre più insistenti, infatti, riportano di malumori e polemiche crescenti al centro dello scacchiere politico della coalizione che sostiene il sindaco Valente. L'uscita di Giuseppe Mazzilli dal gruppo consiliare dell'Api sarebbe stata la spia di un disagio tutt'altro che isolato. E se per mister preferenze i soliti ben informati parlano di dissidi (ufficialmente sempre smentiti) nei confronti dell'assessore Sergio Varvara, la cui nomina non sarebbe stata gradita da altri membri del movimento di Rutelli, in queste ore oggetto di roventi discussioni, ma in casa Fli, sarebbe l'assessore Lorenzo Carbone, con la nomina di Giacinto Lupoli alla presidenza del consiglio che avrebbe un pò acquietato i bollenti spiriti. Eppure, da ambienti del partito finiano trapela l'insoddisfazione per il mancato ottenimento di un secondo posto in giunta, argomento su cui il sindaco è stato tuttavia irremovibile. Di qui il malcontento di altri esponenti di spicco del partito, caratterizzato dalla presenza di personalità provenienti da diverse esperienze politiche. Voci sempre più insistenti, inoltre, davano anche il consigliere Dipalma in rotta con il movimento dei Democratici Riformisti, riferendo addirittura di una lettera sul punto di essere protocollata. Raggiunto telefonicamente, l'interessato smentisce su tutta la linea, dichiarando: "Quando ci saranno novità di qualsiasi genere, le faremo conoscere alla città".
Quel che appare certo è che i sommovimenti politici a livello romano non potranno non avere ripercussioni anche in ambito locale. Da una parte la crisi del Fli ed un cambio di rotta con eventuale riavvicinamento al centrodestra, oltre alle recenti scaramucce tra Bersani e Casini, potrebbero mettere in crisi la formula dell'alleanza del Terzo Polo con il Pd. Dall'altra nascono nuove alleanze, come quella tra l'Unione Popolare Cristiana (Upc) e il movimento 'I Moderati', che in una nota fanno sapere di voler "partecipare alle prossime elezioni politiche dando vita ad una lista civica nazionale, sotto il simbolo de 'I Moderati', per dare maggiore forza all'azione politica da parte delle due realtà". L'accordo prevede di designare "di comune intesa i responsabili regionali incaricati di procedere alla selezione della classe dirigente ed alla formazione e presentazione delle liste elettorali"
Voci sempre più insistenti, infatti, riportano di malumori e polemiche crescenti al centro dello scacchiere politico della coalizione che sostiene il sindaco Valente. L'uscita di Giuseppe Mazzilli dal gruppo consiliare dell'Api sarebbe stata la spia di un disagio tutt'altro che isolato. E se per mister preferenze i soliti ben informati parlano di dissidi (ufficialmente sempre smentiti) nei confronti dell'assessore Sergio Varvara, la cui nomina non sarebbe stata gradita da altri membri del movimento di Rutelli, in queste ore oggetto di roventi discussioni, ma in casa Fli, sarebbe l'assessore Lorenzo Carbone, con la nomina di Giacinto Lupoli alla presidenza del consiglio che avrebbe un pò acquietato i bollenti spiriti. Eppure, da ambienti del partito finiano trapela l'insoddisfazione per il mancato ottenimento di un secondo posto in giunta, argomento su cui il sindaco è stato tuttavia irremovibile. Di qui il malcontento di altri esponenti di spicco del partito, caratterizzato dalla presenza di personalità provenienti da diverse esperienze politiche. Voci sempre più insistenti, inoltre, davano anche il consigliere Dipalma in rotta con il movimento dei Democratici Riformisti, riferendo addirittura di una lettera sul punto di essere protocollata. Raggiunto telefonicamente, l'interessato smentisce su tutta la linea, dichiarando: "Quando ci saranno novità di qualsiasi genere, le faremo conoscere alla città".
Quel che appare certo è che i sommovimenti politici a livello romano non potranno non avere ripercussioni anche in ambito locale. Da una parte la crisi del Fli ed un cambio di rotta con eventuale riavvicinamento al centrodestra, oltre alle recenti scaramucce tra Bersani e Casini, potrebbero mettere in crisi la formula dell'alleanza del Terzo Polo con il Pd. Dall'altra nascono nuove alleanze, come quella tra l'Unione Popolare Cristiana (Upc) e il movimento 'I Moderati', che in una nota fanno sapere di voler "partecipare alle prossime elezioni politiche dando vita ad una lista civica nazionale, sotto il simbolo de 'I Moderati', per dare maggiore forza all'azione politica da parte delle due realtà". L'accordo prevede di designare "di comune intesa i responsabili regionali incaricati di procedere alla selezione della classe dirigente ed alla formazione e presentazione delle liste elettorali"