Politica
Maggioranza in crisi? Valente nega
"Abbiamo dimostrato di avere i numeri per governare". E sull'azzeramento di giunta: "Non lo ha chiesto nessuno".
Gravina - venerdì 30 novembre 2012
17.15
"Al consiglio comunale di ieri sera abbiamo dimostrato che comunque abbiamo i numeri per governare".
Taglia corto Alesio Valente, a 24 ore dall'ultimo consiglio comunale segnato dalle turbolenze interne alla maggioranza. Questa mattina il sindaco è tornato a Palazzo di città e non ha voglia di rispondere alle domande sulla crisi politica: "Io non parlerei di crisi", si limita a dire, "anche perché ieri in consiglio abbiamo approvato tutti i punti proposti. Per me è questo il dato politico importante".
Valente glissa anche sui dissapori con i cinque consiglieri che ieri, sia nel pomeriggio che durante il consiglio comunale, a porte chiuse hanno chiesto l'azzeramento della giunta: "Lo hanno detto a voi forse, perché a me non è stato chiesto questo". Deciso a mostrarsi sicuro di sè, ma con la consapevolezza che ogni parola potrebbe essere di troppo, il primo cittadino fa appena un passo indietro: "Certo, è innegabile che è in corso un confronto politico tra le forze della maggioranza, ma ieri i cinque consiglieri hanno votato favorevolmente fin dove hanno assistito al consiglio. Poi sono andati via".
Per la cronaca: i cinque hanno votato l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti, ma non il riconoscimento dei debiti fuori bilancio nè l'assestamento di bilancio. Ma questo quasi non conta. Resta il dato che neppure un Valente in difesa può negare: il confronto politico è aperto, "e in settimana ci rivedremo per discutere di tutto a 360 gradi", dice il primo cittadino. "Ridiscutere di tutto, anche della giunta e del suo nuovo assetto?", chiede la cronista. "Ho detto tutto", chiosa Valente.
Ma non chiamatela crisi...
Taglia corto Alesio Valente, a 24 ore dall'ultimo consiglio comunale segnato dalle turbolenze interne alla maggioranza. Questa mattina il sindaco è tornato a Palazzo di città e non ha voglia di rispondere alle domande sulla crisi politica: "Io non parlerei di crisi", si limita a dire, "anche perché ieri in consiglio abbiamo approvato tutti i punti proposti. Per me è questo il dato politico importante".
Valente glissa anche sui dissapori con i cinque consiglieri che ieri, sia nel pomeriggio che durante il consiglio comunale, a porte chiuse hanno chiesto l'azzeramento della giunta: "Lo hanno detto a voi forse, perché a me non è stato chiesto questo". Deciso a mostrarsi sicuro di sè, ma con la consapevolezza che ogni parola potrebbe essere di troppo, il primo cittadino fa appena un passo indietro: "Certo, è innegabile che è in corso un confronto politico tra le forze della maggioranza, ma ieri i cinque consiglieri hanno votato favorevolmente fin dove hanno assistito al consiglio. Poi sono andati via".
Per la cronaca: i cinque hanno votato l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti, ma non il riconoscimento dei debiti fuori bilancio nè l'assestamento di bilancio. Ma questo quasi non conta. Resta il dato che neppure un Valente in difesa può negare: il confronto politico è aperto, "e in settimana ci rivedremo per discutere di tutto a 360 gradi", dice il primo cittadino. "Ridiscutere di tutto, anche della giunta e del suo nuovo assetto?", chiede la cronista. "Ho detto tutto", chiosa Valente.
Ma non chiamatela crisi...