Raduno corteo storico
Raduno corteo storico
GravinaLife

Manifestazioni ed eventi

E' ora di ragionare in termini economici per lo sviluppo. In città approdano turisti, ma portano economia alla città?

Attirano in città migliaia di visitatori. Tra appassionati di cinema, tradizioni storiche e folklore, creano un flusso che sfiora le 80.000 presenze annue, di cui buona parte giunge da regioni molto distanti dalla Puglia o addirittura dall'estero.

Stiamo parlando di due importanti eventi che da parecchi anni animano il dopo estate gravinese. Il "Murgia Film Festival", creatura dell'associazione "Viagran", ha raggiunto lo scorso anno la sesta edizione (ma non v'è ancora traccia della settima), mentre il centro studi "Nundinae", con il raduno internazionale dei cortei storici, ha tagliato quest'anno per la decima volta il nastro della manifestazione. Frutto di tanta passione e impegno spesso a costo zero di chi ci collabora, questi eventi, oltre ad aver raggiunto una considerevole rinomanza, hanno contribuito alla valorizzazione dello straordinario potenziale cinematografico nonché del ricchissimo patrimonio storico di Gravina.

Il settore turistico è l'unico settore in crescita in Puglia e questo fa sì che in un momento di grandissima crisi quale quello attuale, il suo rilancio da priorità si sia trasformato in una vera e propria necessità per lo sviluppo economico del territorio. Pensare a questi eventi come occasione di crescita non solo culturale bensì economica è allora più che mai opportuno. Parlare di economia in ambito culturale non è mai facile senza correre il rischio di essere additati come speculatori. Fatto sta che ogni anno gli organizzatori di queste manifestazioni devono far i conti con le finanze per permettere all'evento di realizzarsi. Stando ad alcune stime, se per il Festival occorrono quasi trentamila euro, per la rievocazione storica ne sono necessari più del doppio. Entrambi gli eventi vengono sovvenzionati in parte dagli enti pubblici, attraverso la fornitura di servizi o l'erogazione di contributi, in parte da privati commercianti e imprenditori i quali, lamentano gli organizzatori, è sempre più arduo sensibilizzare e coinvolgere.

Eventi che hanno richiamato a Gravina personalità come Sergio Rubini, Tonino Guerra, i Sud Sound System o che hanno dirottato in città intere delegazioni di popoli europei meritano un impegno che vada oltre il mero contributo. Considerato il delicato periodo storico che stiamo vivendo è forse ora che l'Amministrazione comunale, facendo rete con quanti si occupano del turismo e dell'economia cittadina, inizi a pianificare un indotto che sfrutti la notorietà, l'attrattività ed i flussi che tali eventi creano. Ed è necessario iniziare a ragionare in termini di produzione economica anche lì dove si fa cultura non solo perchè il settore turistico possa davvero decollare, ma anche e soprattutto affinchè questi eventi possano trovare linfa vitale per continuare a realizzarsi ed a migliorarsi.
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