La città
“Marcuccio” murato: grillini e Bosco-città dicono la loro
Intanto l’amministrazione pensa al centro visite.
Gravina - sabato 16 novembre 2013
15.55
Il Bosco dimenticato.
E' questo lo j'accuse degli attivisti del Movimento cinque stelle gravinese e dell'associazione Bosco-città. Il vaso di Pandora che porta il nome del proprietario del bar "Il rifugio", (meglio conosciuto dai gravinesi come "Marcuccio") in questo caso non è stato aperto, ma al contrario sigillato, murato, in attesa di un bando che ne affidi la struttura, dopo decenni, ad una nuova gestione. Non prima però di aver disseminato dissensi.
"Ci risiamo, come al solito non siete in grado di agire in tempo utile e piuttosto che procedere ad un passaggio di consegne tra il vecchio gestore ed uno nuovo, si procede a murare la struttura per chissà quanto tempo" scrivono i grillini in una nota indirizzata al sindaco, Alesio Valente. E incalzano con tutta una serie di domande alle quali, almeno per il momento, non è stata data ancora una risposta: "Come mai alla chiusura non si è ancora pronti per il subentro, visto che si sapeva dello sfratto di Lobaccaro già da diversi anni? Non potevate preparare un bando di gara per l'affidamento già l'anno scorso? Perché tanta segretezza, sono forse vere le voci che parlano di una cooperativa già pronta a prendere il posto di Marcuccio?".
L'associazione Bosco-città dal canto suo, pur apprezzando quanto fatto dall'Amministrazione, la invita a non abbassare la guardia e a "lavorare anche con l'associazionismo e la parte sana di questa città per la creazione di un presidio in bosco che possa offrire un minimo di servizi e di serenità ai tanti amanti dello sport e della natura", muovendo un passo in avanti per occuparsi gratuitamente di tali servizi. Si dicono preoccupati, si legge nella nota: "con il centro visite non ancora attivo e con la chiusura dell'ultimo presidio antropizzato in bosco, abbiamo lasciato completamente privo di ogni servizio e controllo un'area frequentata con regolarità".
E a proposito del centro visite e della rete sentieristica è arrivata pochi giorni fa, da Palazzo di città, la rettifica del bando per il completamento dei lavori. Modifica che permette anche alla categoria degli architetti di presentare la propria idea progettuale, accanto ad altre professionalità quali ingegneri, dottori agronomi, forestali, faunisti e diplomati geometri iscritti nel rispettivo albo, ordine o collegio professionale.
Il termine di scadenza è stato prorogato fino al 25 novembre.
E' questo lo j'accuse degli attivisti del Movimento cinque stelle gravinese e dell'associazione Bosco-città. Il vaso di Pandora che porta il nome del proprietario del bar "Il rifugio", (meglio conosciuto dai gravinesi come "Marcuccio") in questo caso non è stato aperto, ma al contrario sigillato, murato, in attesa di un bando che ne affidi la struttura, dopo decenni, ad una nuova gestione. Non prima però di aver disseminato dissensi.
"Ci risiamo, come al solito non siete in grado di agire in tempo utile e piuttosto che procedere ad un passaggio di consegne tra il vecchio gestore ed uno nuovo, si procede a murare la struttura per chissà quanto tempo" scrivono i grillini in una nota indirizzata al sindaco, Alesio Valente. E incalzano con tutta una serie di domande alle quali, almeno per il momento, non è stata data ancora una risposta: "Come mai alla chiusura non si è ancora pronti per il subentro, visto che si sapeva dello sfratto di Lobaccaro già da diversi anni? Non potevate preparare un bando di gara per l'affidamento già l'anno scorso? Perché tanta segretezza, sono forse vere le voci che parlano di una cooperativa già pronta a prendere il posto di Marcuccio?".
L'associazione Bosco-città dal canto suo, pur apprezzando quanto fatto dall'Amministrazione, la invita a non abbassare la guardia e a "lavorare anche con l'associazionismo e la parte sana di questa città per la creazione di un presidio in bosco che possa offrire un minimo di servizi e di serenità ai tanti amanti dello sport e della natura", muovendo un passo in avanti per occuparsi gratuitamente di tali servizi. Si dicono preoccupati, si legge nella nota: "con il centro visite non ancora attivo e con la chiusura dell'ultimo presidio antropizzato in bosco, abbiamo lasciato completamente privo di ogni servizio e controllo un'area frequentata con regolarità".
E a proposito del centro visite e della rete sentieristica è arrivata pochi giorni fa, da Palazzo di città, la rettifica del bando per il completamento dei lavori. Modifica che permette anche alla categoria degli architetti di presentare la propria idea progettuale, accanto ad altre professionalità quali ingegneri, dottori agronomi, forestali, faunisti e diplomati geometri iscritti nel rispettivo albo, ordine o collegio professionale.
Il termine di scadenza è stato prorogato fino al 25 novembre.